Si rinnova e si arricchisce la pluriennale collaborazione tra l’Università di Udine e l’Accademia di studi pianistici “Antonio Ricci”. La nuova stagione concertistica 2025–2026, ormai alle porte, prevede 54 appuntamenti e si aprirà proprio all’Ateneo friulano. Concerti, conferenze-concerto, seminari con artisti di fama provenienti da tutto il mondo, ospiti abituali di teatri quali “La Scala” di Milano o la “Philarmonie” di Berlino, si alterneranno a giovani vincitori dei più importanti concorsi internazionali. Arriveranno musicisti ospiti per la prima volta nella regione e ospiti storici dell’Accademia, attesi di anno in anno per portare a termine percorsi pluriennali, quali quelli iniziati da Anna Kravtchenko e da Benedetto Lupo. Tutti gli eventi organizzati dall’Accademia in sinergia con l’Università permettono a studenti e docenti di assistere gratuitamente e di partecipare in vario modo agli eventi.

La stagione inizierà sabato 11 ottobre, alle 17.30, nel Palazzo Antonini dell’Università di Udine, con un appuntamento interdisciplinare dedicato ai 300 anni dalla pubblicazione dei “Principi di una scienza nuova” di Giambattista Vico, uno dei più influenti pensatori del suo tempo. Interverranno lo scrittore Marcello Veneziani, il pluripremiato pianista Francesco Nicolosi e la voce storica de La7, Luca Violini.

Il calendario vede poi la presenza del cinese Yifan Wu (15 novembre), recente vincitore del Concorso Internazionale Busoni, uno dei più prestigiosi del mondo. Ma anche i graditi ritorni di Giuseppe Andaloro (29 novembre), Michele Campanella (6 dicembre) e Anna Kravtchenko (10 gennaio) e la prima volta di Julian Kainrath, vincitore del Concorso Internazionale di Liegi. Ci sarà poi la celebrazione dell’anniversario dei trecento anni dalla scomparsa di Alessandro Scarlatti con un progetto di Simone Vallerotonda (6 novembre). Non mancheranno poi i concerti nell’ambito delle “Le giornate del Tiepolo”, giunte alla sedicesima edizione. Il programma proseguirà con molti altri appuntamenti musicali e culturali a 360 gradi.

«Grazie alla partnership con l’Accademia “Antonio Ricci” – sottolinea il rettore Roberto Pinton – diamo l’opportunità alla comunità universitaria, e in primis gli studenti, di poter assistere liberamente e dal vivo alle performace di grandi musicisti. Per noi tutti è una straordinaria opportunità di arricchimento culturale e civico perché diamo la possibilità di aprire gli spazi dell’ateneo a tutta la cittadinanza per poter assistere eventi unici e di grande livello».

«Vivere e fare musica negli spazi universitari – sottolinea la presidente dell’Accademia, Flavia Brunetto – è un’esperienza unica che ci ha consentito di portare direttamente ai giovani esperienze musicali e culturali straordinarie, in un format ideato insieme all’ateneo, in una dilatazione culturale e formativa ad ampio raggio del fatto artistico. Da tempo le conferenze-concerto dell’Accademia richiamano a Palazzo Antonini grandi musicisti e concertisti emergenti, critici militanti e studiosi di chiara fama per illustrare strutture compositive e strategie dell’interpretazione, valori storici e ragioni di attualità dei massimi capolavori del repertorio come delle proposte più nuove e avanzate. Ricordiamo, ad esempio, che proprio grazie alla “Ricci” è arrivata per la prima volta ad Udine Beatrice Rana, ora acclamata dal New York Times come una delle più grandi pianiste del mondo. Particolare è anche l’attenzione all’internazionalità, con i legami con importanti istituzioni straniere» evidenzia infine la professoressa Brunetto.