La conclusione dei lavori di ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento/raffreddamento della Residenza Campanelle, Struttura Residenziale per disabili gravi e gravissimi con annesso Centro Diurno di via Modiano, 1 con relativa inaugurazioneè stata illustrata oggi, nel corso di una conferenza stampa sul posto, dall’Assessore alle Politiche Sociali, Massimo Tognolli con Stefano Chicco, Direttore del Servizio Sociale del Comune di Trieste.

Accanto al taglio del nastro, alla presenza del Direttore dei Servizi Sociosantari di ASUGI, Giulio Antonini e della Presidente della Società Cooperativa Sociale La Quercia, Emanuela Pascucci, l’Assessore Tognolli ha scoperto anche il murale “L’Albero della vita” con lo slogan “Insieme… lasciamo il segno”.

“Nel giorno dell’inaugurazione – ha spiegato Tognolli, apponendo uno dei cuoricini di legno sagomati messi a disposizione su cui scrivere un messaggio di augurio – abbiamo voluto lasciare un segno di questo percorso sui muri della struttura, in modo che ognuno possa esprimere ciò che ha vissuto e che vuole condividere”.

È seguito un brindisi con sottofondo musicale per gli ospiti della Residenza.

“Oggi – ha esordito l’Assessore Tognolli – anche se fuori piove, è una giornata bellissima, perché qui in questa struttura splende il sole. E per questo devo ringraziare tutti i presenti, a cominciare dagli ospiti, dalle famiglie e da tutti coloro i quali hanno consentito che si compisse questo piccolo miracolo, perché nove mesi fa quando abbiamo iniziato a programmare i lavori eravamo consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato, ma siamo riusciti a superarle tutti assieme, grazie al metodo che abbiamo adottato: quello di lavorare tutti insieme per le persone. Spero che questo metodo vincente, considerata la gioia che avverto qui questa mattina, si diffonda a tutto il sociale della nostra città”.

“Penso che il sociale – ha dichiarato Stefano Chicco, Direttore del Servizio Sociale del Comune di Trieste – abbia il compito di avere cura delle persone anche agevolando la loro condizione attraverso interventi come quello di ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento/raffreddamento della struttura che ospita la Residenza e il Centro Diurno Campanelle in modo da consentire agli ospiti di potere disporre di tutte le comodità possibili. L’ammodernamento si era reso necessario per l’ammaloramento elle tubature e siamo riusciti a svolgerlo nel migliore dei midi grazie alla collaborazione di tutti: ringrazio quindi per la loro disponibilità tutti i soggetti che operano assieme al Comune di Trieste a favore della cittadinanza”.

Nel mese di luglio 2024 – è stato ricordato nel corso della conferenza stampa – sono partiti i lavori di ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento/raffreddamento della struttura che ospita la Residenza e il Centro Diurno Campanelle.

Lavori che – è stato ricordato ancora dai relatori – hanno visto la compartecipazione di tanti attori, con ruoli e strumenti diversi, ma legati dall’unico obiettivo di rendere questa casa accogliente e confortevole per chi la abita.

Allo sforzo dell’Amministrazione Comunale per reperire i fondi necessari, è stato riferito, sono seguiti lo studio e la definizione dei progetti da parte degli uffici tecnici del Comune di Trieste, la valutazione delle possibili soluzioni per lo spostamento degli ospiti e i sopralluoghi per costruire un sistema che portasse il minor disagio possibile.

È stata quindi condivisa la necessità di mantenere gli ospiti della Residenza all’interno dell’ambiente di vita abituale, senza sradicare alcuno dalle mura conosciute e rassicuranti, chiedendo ai “ragazzi del Centro Diurno” la disponibilità a spostarsi negli spazi messi a disposizione dal centro diurno C.E.S.T. in via De Ralli e successivamente in via Weiss. È quindi partito il trasloco, o meglio, i vari traslochi, che hanno coinvolto tutti gli ospiti e tutti gli operatori, i quali, indipendentemente da ruoli e mansioni, si sono rimboccati le maniche e hanno vuotato e riadattato spazi e ambienti, trasformando un momento di possibile disagio in un’occasione per ripensare a un contesto di vita diverso, dove giocare al campeggio piuttosto che condividere la camera con altre persone.

Grazie alla possibilità fornita dalla ditta Carmet di lavorare per piani, in un primo momento è stato svuotato il secondo piano; successivamente, a lavori terminati, il primo, e alcuni inquilini sono scesi al piano terra fino al momento in cui ognuno è potuto rientrare nella propria stanza e la ristrutturazione è passata al piano terra, suddividendo gli interventi a zone, così da permettere l’accesso anche alle visite dei parenti. Ultimo passaggio quello al piano interrato nei locali tecnici, da dove far partire poi il collaudo del nuovo impianto.

“Non è stato un percorso sempre semplice, sicuramente faticoso per tutti, in particolare per chi ha visto la propria casa sottosopra e gli spazi di fruizione ridotti, con la conseguenza che non sempre riusciva a trovare un momento di tranquillità e silenzio, ma – ha spiegato l’Assessore Tognolli – anche per chi ha dovuto lavorare in queste superfici ristrette, facendo in modo che non creassero disagio agli ospiti. È comunque stato un percorso di profonda condivisione, per trovare insieme le soluzioni maggiormente facilitanti, piuttosto che sperimentare attività ludiche e occupazionali diverse, mettendo in gioco fantasia, compartecipazione e creatività, per superare ogni giornata con il sorriso, cercando di rendere leggeri anche i momenti di caos e stanchezza. Condivisione con tanti attori diversi che si sono conosciuti e capiti, accolti e coinvolti e hanno saputo collaborare considerando le rispettive necessità e diversità, mostrando un sistema perfettamente funzionante nelle sue diverse parti”.

L’Assessore Tognolli ha quindi ricordato “l’impegno economico dell’Amministrazione Comunale attraverso l’interessamento dell’Assessorato alle Politiche Sociali e della dirigenza del Dipartimento Servizi e Politiche Sociali, l’Area Lavori Pubblici, che ha sempre verificato e controllato l’andamento dei lavori e le necessità della struttura, i tecnici e gli operai della ditta Carmet che – ha detto Tognolli – oltre al rispetto dei tempi stabiliti, hanno lavorato nel rispetto degli ospiti, attenti a ogni particolare e a ogni richiesta, costruendo anche simpatici momenti di scambio alla macchinetta del caffè, in un clima di allegra normalità. E poi va ringraziato tutto il personale coinvolto nella gestione dell’appalto: dalla cucina Cirfood, che ha confezionato i pasti monoporzione per il Centro Diurno, al personale di Idealservice che, rinunciando a volte ad alcune giornate di riposo, hanno nuovamente reso agibili e splendenti i piani, a tutto il personale interno: oss, educatori, infermieri, fisioterapisti e ausiliari cucina, lavanderia, manutenzione, portineria e pulizie, che hanno saputo reinventare ogni giorno il modo di lavorare”.