Da ottobre 2025, 600 ore con 200 di stage. Risultati occupazionali positivi. Attivi anche corsi brevi su Tig, Mig/Mag ed elettrodo. La coordinatrice della formazione per le politiche del lavoro, Daniela Bortoluzzi: L’iniziativa rientra in politiche per ridurre il mismatch tra domanda e offerta”. Il presidente Ial Fvg Giulio Arbanassi: “Diamo risposte concrete al fabbisogno del manifatturiero regionale”.

Gemona del Friuli, 1 ottobre 2025 — Nella sede Ial Fvg di Gemona del Friuli (Udine) riparte ad ottobre 2025 il percorso per ottenere la qualifica per saldatore: 600 ore complessive, di cui 200 di stage in azienda. Accanto alla qualifica sono previsti percorsi di durata inferiore, senza stage, dedicati alla saldatura Tig, Mig/Mag ed elettrodo. I corsi rispondono a una domanda stabile di saldatori qualificati nell’Alto Friuli e nel resto della regione. La referente dei corsi collabora con i Centri per l’Impiego del territorio e con associazioni che supportano persone straniere in cerca di lavoro.

Da febbraio 2025 il laboratorio è stato rinnovato e oggi dispone di 10 banchi di lavoro con impianto di aspirazione e ricircolo, grazie a finanziamenti regionali. L’aggiornamento delle attrezzature consente esercitazioni in condizioni sicure e in linea con gli standard produttivi.

I risultati occupazionali registrati nel corso degli anni sono stati molto positivi: circa l’80% di quanti hanno concluso il percorso hanno trovato un impiego. Inoltre, le aziende contattano direttamente la referente per ospitare gli allievi in stage e per inserimenti lavorativi. La professione interessa anche le donne: nell’ultima edizione si sono qualificate due partecipanti. Per la nuova edizione sono già pervenute numerose manifestazioni di interesse.

“Consolidiamo un’offerta che unisce laboratorio, stage e collegamento con le imprese. Investire su saldatura significa dare risposte concrete al fabbisogno del manifatturiero regionale e offrire opportunità di ingresso qualificato nel lavoro”, evidenzia Giulio Arbanassi, presidente di Ial Fvg.

“Progettiamo i percorsi partendo dalle richieste delle aziende. Lo stage di 200 ore è spesso il primo passo verso l’assunzione. Lavoriamo in rete con i Centri per l’Impiego e con le associazioni del territorio per facilitare l’accesso anche di chi è alla prima esperienza in Italia”, afferma Simona Celotti, referente del corso.

“Questa iniziativa rientra nelle politiche regionali per ridurre il mismatch tra domanda e offerta – commenta Daniela Bortoluzzi, coordinatrice regionale Ial Fvg della formazione per le politiche del lavoro -; la qualifica e i corsi brevi sostengono sia giovani sia adulti in riqualificazione, con attenzione all’inclusione di donne e persone migranti”. Informazioni e iscrizioni: contattare la sede Ial Fvg di Gemona del Friuli telefono 0432 898611, e-mail: [email protected].