Villa Savoye di Le Corbusier Giovedì 9 ottobre ore 18 Treviso, auditorium di palazzo Bomben

Giovedì 9 ottobre alle ore 18, nell’auditorium di palazzo Bomben di Treviso, prosegue, con un nuovo incontro,L’architettura per tutti. Le case più famose del mondo,una rassegna di divulgazione dell’architettura, – che ogni anno toccherà una specifica categoria di edifici –, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche,a cura di J.K. Mauro Pierconti, storico dell’architettura e curatore dello spazio espositivo di Ca’ Scarpa.

In questo appuntamento, protagonista sarà Villa Savoye, a Poissy, Parigi, edificio simbolo del Movimento Moderno in architettura.

Progettata da Le Corbusier, a partire dal 1928, per Pierre Savoye, amministratore di una compagnia di assicurazione, la villa omonima nasce come residenza poco lontana da Parigi, comoda per i fine settimana, ma destinata ben presto a diventare il manifesto di una nuova architettura, moderna e funzionale, spinta e sostenuta da Le Corbusier insieme ad altri architetti della sua generazione.

Secondo Le Corbusier, la casa moderna dovrà essere sviluppata secondo cinque punti fondamentali, che puntualmente ritroviamo applicati nella casa: i pilotis, ovvero i sottili pilastri che hanno il compito di sollevare l’edificio dal terreno; il tetto-giardino, possibile grazie alla copertura piana, che recupera alla casa un intero piano; la pianta libera, resa possibile dalla separazione dei pilastri portanti dai muri, che diventano semplici elementi di divisione dello spazio interno; la finestra nastro, che taglia orizzontalmente la parete esterna; la facciata libera, ottenuta grazie all’assenza di schemi prestabiliti.

Scriverà in seguito Le Corbusier a proposito del progetto della casa: «Partiti alla ricerca dell’architettura, siamo arrivati ai domini della semplicità. Il semplice è effetto di giudizio, di scelta; è il segno della maestria. Distogliendoci dalla complessità, riusciremo a trovare i mezzi per rivelare la nostra coscienza. Un sistema spirituale si manifesterà attraverso il gioco evidente delle forme. Si tratterà di una specie di affermazione. Un cammino che conduce dalla confusione alla chiarezza della geometria. Così il semplice non vuol dire povertà, il semplice rappresenta bensì una scelta, una discriminazione, una cristallizzazione che ha per effetto la purezza stessa. Il semplice è una concentrazione».

E la Villa Savoye rappresenta di tutto ciò la piena e naturale realizzazione.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

Treviso, auditorium di palazzo Bomben, via Cornarotta 7, Treviso.

Verranno riconosciuti i crediti formativi per gli iscritti all’Ordine degli Architetti, Pianificatori e Paesaggisti e Conservatori di Treviso. La conferenza sarà visibile in un secondo momento sul sito web della Fondazione Benetton, www.fbsr.it