È pronto a debuttare nel circuito dei festival cinematografici il docufilm “Memorabilia – Una storia di famiglia”, un’opera intensa che esplora l’epopea della ditta Paolo Morassutti, leader italiano negli anni ’60 nel commercio di ferramenta e casalinghi, e l’incredibile resilienza della sua compagnia teatrale amatoriale interna, attiva ancora oggi.

Scritto e diretto da Giovanni Enrico Morassutti, attore e regista nonché discendente della famiglia, il film è una profonda riflessione sulla distruzione del patrimonio umano e sociale causata dall’avidità finanziaria e sulla perseveranza della cultura e dell’etica imprenditoriale a fronte delle avversità.

La ditta Morassutti, fondata a fine Settecento, arrivò a contare oltre 2000 dipendenti e 40 punti vendita durante il boom economico del secolo scorso. In quegli anni di prosperità, l’azienda promosse attivamente una cultura aziendale che andava oltre il profitto, incarnata in particolare dalla Compagnia Stabile Paolo Morassutti.

“Ho voluto indagare l’epopea della mia famiglia per comprendere il legame con la mia vita da attore,” spiega il regista Giovanni Morassutti. “Scoprire questa storia straordinaria mi ha fatto rivalutare l’etica dei miei antenati, che non pensavano solo al profitto, ma erano legati alla cultura, all’arte e alla generosità. Hanno sostenuto il sogno dei loro dipendenti di essere attori, un’impresa virtuosa e a misura d’uomo che è per me un motivo di grande orgoglio.”

“Memorabilia” intreccia i ricordi di gioventù del regista all’Actors Studio di New York con le testimonianze degli ex dipendenti e attori della compagnia padovana. Attraverso rare immagini d’archivio, registrazioni audio su vecchi nastri a bobina e interviste esclusive agli attori ed ex dipendenti, il film ricompone il mosaico di un’azienda che aveva creato un profondo senso di “famiglia” tra proprietà e maestranze.

Il docufilm non evita però le ombre, affrontando la drammatica vendita dell’azienda negli anni ’70, avvenuta a causa delle pressioni mafiose esercitate dal finanziere Michele Sindona. La pellicola denuncia come l’avidità possa distruggere un inestimabile patrimonio umano e sociale. Nonostante il destino dell’impresa principale, l’attuale compagnia teatrale, oggi nota come “Arlecchino Morassutti“, è l’emblema di una resistenza culturale che continua a vivere. La rinnovata collaborazione con la Morassutti Group per mantenere vivo il legame tra impresa e cultura dimostra che la perseveranza e l’amore per il teatro possono sconfiggere la sete di potere.

“Il messaggio centrale è una profonda riflessione sulla distruzione del patrimonio umano e sociale causata dall’avidità finanziaria, contrapposta a modelli aziendali basati su etica e benessere dei dipendenti,” conclude Morassutti. “L’obiettivo è lasciare nello spettatore la consapevolezza del valore perduto di un’imprenditoria a misura d’uomo e dell’importanza della solidarietà oltre a focalizzarsi sul valore dei ricordi da intendersi come fonte di ispirazione per il presente e per le nuove generazioni .”

Il film ha ultimato la post-produzione ed è in fase di candidatura per festival di cinema documentario, sia nazionali che internazionali.