Con l’affascinante performance di arte digitale e danza Hakanaï della compagnia francese Adrien M & Claire B si è conclusa mercoledì 8 ottobre la 34esima edizione dell’Alpe Adria Puppet Festival, il festival internazionale di teatro di figura ideato dal CTA di Gorizia che fin dalle sue prime edizioni si è presentato come evento borderless. Una qualità, quest’ultima, che si è amplificata nell’edizione 2025 grazie all’incalzare di 86 appuntamenti con 48 spettacoli di cui 9 prime nazionali, 2 workshop e la presenza di 8 Paesi europei.
«Si è trattato di un’edizione importante, che apre prospettive per il futuro – ha dichiarato il direttore artistico del festival Roberto Piaggio – Il festival ha avuto l’opportunità, con questa edizione così ricca, di essere ulteriormente riconosciuto a livello europeo come punto di riferimento del teatro di figura. Punti di forza sono stati i progetti Transport e Art&puppets ma la rilevanza del festival è dovuta alla sua articolazione: accanto agli spettacoli il calendario ha previsto workshop e incontri mentre fra i temi trattati un posto di primo piano è stato quello riservato all’inclusività» conclude Piaggio.
All’inclusività sotto diversi punti di vista sono stati infatti dedicati gli incontri organizzati in collaborazione con ISIG (Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia) all’interno del progetto Art&Part finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Fondo per piccoli progetti (Small Project Fund) GO! 2025 del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027, gestito dal GECT GO.
Maggiormente orientata alle tematiche di genere, con un focus sulla violenza contro le donne, è stata invece la mattinata dedicata alla
cantante e attrice israeliana Yael Rasooly che ha raccontato il suo toccante spettacolo Edith &me in un momento di confronto cui hanno preso parte le operatrici di SOS Rosa e la giornalista Margherita Reguitti.
Inclusività fra discipline è stata quella che ha guidato i due workshop che si sono svolti all’intero del festival, 3, 2, 1…Click, i cui partecipanti, dopo una prima lezione teorica, hanno potuto cimentarsi nella fotografia di spettacolo guidati dai consigli di Luca A. d’Agostino. Una serata emozionante è stata poi quella offerta dagli iscritti al workshop di videomapping Lighting Guerrilla di Strip Core/Forum Ljubljana che, in sole tre lezioni, sotto la guida delle media artists Stella Ivšek e Urša Čuk del collettivo multidisciplinare Beam Team, sono riusciti ad allestire un affascinante Flash Art nel cortile interno di Palazzo De Grazia.
Grande entusiasmo ha raccolto poi il progetto SpettAttore, varato lo scorso anno con l’obiettivo di contribuire a creare una comunità di spettatori consapevoli e formati. Provenienti da tutta Italia, i 13 partecipanti hanno potuto assistere agli spettacoli in programma avendo inoltre la possibilità di confrontarsi con gli artisti, le compagnie, i giornalisti e i critici di settore presenti al festival.
Punto di forza del festival sono stati i progetti europei Transport e Art&Puppets. Il primo (un progetto europeo di co-produzione triennale premiato da fondi della Commissione Europea nel programma Creative Europe Programme) ha visto inaugurare come sede per spettacoli il nuovo spazio dell’EPICenter dove si sono alternate alcune delle 6 compagnie coinvolte nel progetto diretto da Tin Grabnar e che ha visto riuniti il CTA di Gorizia a Klaipėdos Lėlių Teatras (Lituania), Białostocki Teatr Lalek (Polonia), Eesti Noorsooteater (Estonia), Divadlo Alfa Plzeň (Repubblica Ceca), Lutkovno gledališče Ljubljana (Slovenia) e Lutkovno Gledališče Maribor (Slovenia).
Finalizzato alla diffusione e promozione del teatro di figura in tutte le sue forme, il progetto Art&Puppets, finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Fondo per piccoli progetti (Small Project Fund) GO! 2025 del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027, gestito dal GECT GO, ha visto la proposta di due produzioni CTA (Lidia Poët, prima avvocata d’Italia e Atalanta. Partitura a tre voci), cui si sono affiancati Edith&me (produzione internazionale con l’attrice e cantante Yael Rasooly), Electric Shadows (prima nazionale della compagnia tedesca Florschütz & Dohnert), dalla Sardegna Signora Rossetta di Is Mascareddas e la
spettacolare performance di arte digitale e danza Hakanaï di Adrien M & Claire B.
Grande interesse ha suscitato anche Gora, una coproduzione italo slovena del Teatro stabile del Friuli-Venezia Giulia e Lutkovno Gledališče Ljubljana, vincitrice nel 2024 del bando del “Fondo per piccoli progetti GO! 2025” gestito dal GECT GO e finanziato dal Programma INTERREG VI-A ITALIA-SLOVENIA 2021/2027.
Lo spettacolo, costruito attraverso una residenza transfrontaliera che ha visto lavorare assieme attori e attrici italiani e sloveni, è stato proposto alle scuole nella versione slovena e nella variante italiana per il pubblico del pomeriggio ponendosi come perfetto esempio del concetto “borderless” promosso da Gorizia – Nova Gorica Capitale della Cultura 2025.
Le compagnie della 34esima edizione dell’Alpe Adria Puppet Festival: Adrien M & Claire B (Francia), Figuren Theater Tübingen (Germania), Is Mascareddas (Italia), Florschütz & Döhnert (Germania), Yael Rasooly (Israele/Francia), Teatro Stabile del FVG/Piccoli di Podrecca (Italia), Carola Maternini ed Elisa Sarchi, CrepaMuro Teatro, Lutkovno Gledališče Theatre (Slovenia), Maribor Puppet Theatre (Slovenia), Eesti Noorsooteater (Estonia), Klaipėdos Lėlių Teatras (Lituania), Białostocki Teatr Lalek (Polonia), Divadlo Alfa Plzeň puppet theatres (Repubblica Ceca), Forum Ljubljana (Slovenia).
Contributi
Il festival è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Promoturismo, il patrocinio dei comuni di Gorizia e Nova Gorica.