APPELLO ALL’USO DELLA DIPLOMAZIA INVECE DELLE GUERRE PER RISOLVERE LE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI

“Chiediamo a Bruxelles meno burocrazia e di essere ascoltati prima della redazione dei Regolamenti, perché la loro eccessiva complessità strozza le nostre imprese”. Questo il grido di allarme condiviso che il Network delle Camere di commercio della Nuova Alpe Adria ha lanciato da Gorizia. “Rappresentiamo quasi 850.000 imprese in quattro Paesi e nove milioni di persone – ha sottolineato Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia – e i colleghi italiani, sloveni, austriaci e croati hanno tutti condiviso la necessità di chiedere all’Unione Europea di non complicare con l’eccessiva burocrazia la vita alle piccole, medie imprese che sono l’asse portante delle economie di questi Paesi”.

Prima di entrare nel merito del confronto, proprio su proposta della Camera di commercio Venezia Giulia, il Network che ricomprende anche la Camera di commercio Udine-Pordenone, la Camera di commercio di Bolzano, Unioncamere Veneto, la Camera nazionale dell’artigianato e della piccola impresa della Slovenia, la Camera nazionale dell’Industria e del commercio della Slovenia, la Camera dell’economia della Carinzia (Austria), la Camera dell’Economia della Stiria (Austria), la Camera della contea di Pola (Croazia), la Camera nazionale croata del commercio e dell’artigianato ha espresso un “forte richiamo alla Pace Giusta, frutto di dialogo, compromessi, confronti diplomatici. Lo dimostra quanto sta avvenendo in Medio Oriente – è stato  evidenziato – dove l’Accordo per la Pace a Gaza è stato definito sedendosi a parlare. Le Camere di commercio della Nuova Alpe Adria sono convintamente contro ogni guerra. È solo in un’economia di pace che i traffici non lasciano spazio alle armi, ma portano benessere ed equilibrio sociale”.

Molti i progetti europei presi in considerazione dal network quali potenzialità per l’area di riferimento. In particolare, proprio in considerazione di Gorizia, Capitale Europea della Cultura congiuntamente a Nova Gorica, la Camera di commercio Venezia Giulia ha inteso evidenziare l’importanza del settore culturale e creativo come volano di sviluppo per il nostro territorio. 

“Il settore culturale creativo – ha detto Paoletti – nella nostra regione ha numeri importanti: gli ultimi dati della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia hanno censito 5.038 Imprese Culturali e Creative (ICC), nelle quali sono impiegati 31.500 dipendenti. Il loro indice di produttività stimato è del 5,8% sul totale dell’economia regionale”. L’invito odierno del GECT GO (che ricomprende i Comuni di Gorizia in Italia, Nova Gorica e Šempeter Vrtojba in Slovenia) e dell’ISIG hanno sottolineato le capacità presenti sul territorio, non solo nel settore culturale, ma anche nel gestire, sviluppare e partecipare ai finanziamenti di diversi Programmi comunitari (soprattutto Interreg). 

Il network  ha quindi condiviso di prendere il settore culturale creativo in considerazione nella redazione dei prossimi progetti a valere su fondi europei, valutando positivamente anche le opportunità offerte dalla Enterprise Europe Network, la più grande rete mondiale a supporto delle piccole e medie imprese (Pmi) per aiutarle a migliorare la loro competitività, sviluppare il potenziale di innovazione e confrontarsi su scala internazionale.

Attenzione è stata posta al tema dei trasporti e dei traffici. Di rilievo la sottolineatura del presidente della Camera dell’Economia della Carinzia, Jurgen Mandl relativamente al tunnel della Koralm tra la Carinzia e la Stiria che sarà aperto il 14 dicembre prossimo: “I nostri territori – ha detto – avranno un collegamento veloce per persone e merci che sarà il vero asse di trasferimento su ferrovia dal Baltico al Mediterraneo, con tempi di percorrenza ridotti rispetto ad adesso”.