Secondo i dati dell’indagine Kantar per idealo – portale internazionale leader nella comparazione prezzi – c’è ancora molta paura per i rincari che non si fermeranno e per non riuscire a coprire le spese con le proprio entrate. La GenZ si rivela più previdente dei Boomer ed è già attenta al risparmio.

Si avvicina la giornata mondiale del risparmio, che ricorre il 31 ottobre, e, come ogni anno, idealo – portale internazionale leader nella comparazione prezzi – ha indagato il rapporto degli italiani con le spese, in tempi di inflazione, prezzi in aumento e preoccupazioni crescenti da parte dei consumatori.

Nonostante l’inflazione in Italia si mantenga su livelli relativamente contenuti (in aumento del 1,6% su base annua1) e potrebbe far pensare a una maggiore stabilità, oltre che portare fiducia nei consumatori, dai risultati dell’indagine Kantar per idealo, emerge ancora notevole preoccupazione per la gestione delle spese.

Il 61%2 del campione ha, infatti, paura di non riuscire a far quadrare i conti con i propri guadagni, mentre più della metà degli intervistati (52%), ha la sensazione di non potersi più permettere la vecchia vita. Un quadro a cui si aggiunge poi la sensazione, per l’82% del campione, che i prezzi continueranno ulteriormente a salire, aggravando ancora di più le capacità di spesa.

Nonostante queste dichiarazioni, si cerca sempre di provare a risparmiare, e il 60% cerca di farlo in ogni caso, anche quando ha la sensazione di non riuscirci.

Come si risparmia e dove si tagliano le spese

L’attenzione costante alle spese viene veicolata soprattutto tramite la ricerca del risparmio, che può poi attuarsi in modi diversi. In generale, resta un forte orientamento al controllo con l’81% degli italiani che afferma di dover prestare più attenzione alle proprie spese, mentre solo il 6% dichiara di poter affrontare gli acquisti senza preoccupazioni legate all’inflazione.

Le strategie per il contenimento delle spese nel quotidiano sono principalmente orientate alla ricerca di offerte speciali e prodotti scontati: quasi 6 persone su dieci (56%) dichiarano di essere molto attente alle offerte speciali e alle merci scontate, con il 49% che considera il confronto prezzi come un elemento centrale della propria strategia di risparmio.

Vengono infatti confrontati regolarmente prezzi e tariffe di diversi fornitori, ricorrendo sia alle piattaforme digitali di comparazione prezzi (54%) che ai volantini promozionali (48%).

Le aree in cui vengono confrontati maggiormente i prezzi sono i beni di uso quotidiano (72%), come il cibo o i prodotti per l’igiene, e i grandi acquisti (65%), come elettrodomestici o biciclette, che già di loro tendono ad essere acquisti più ragionati perché più dispendiosi.

Un’altra strada per risparmiare è quella di tagliare alcune spese. Gli intervistati hanno dichiarato che nell’ultimo anno hanno cercato di risparmiare tagliando spese su abbigliamento e accessori (42%), hobby e tempo libero (37%) ed elettronica (35%).

Tagli significativi sono stati attuati anche per quanto riguarda le attività culturali e di svago: quasi il 40% ha dovuto ridurre le spese relative a ristoranti e bar, mentre 1 italiano su 3 ha tagliato quelle legate a club e vita notturna, concerti e festival.

Al contrario, risultano meno soggetti a riduzioni i consumi legati a prodotti per la salute (13%), alimentari e bevande (19%) e drogheria/cosmetici (21%), a conferma della natura essenziale di queste categorie.

Una curiosità, quando si tratta di spendere per gli altri, quindi magari per un regalo o un acquisto necessario che non serve però direttamente a noi, gli italiani tendono ad essere più generosi e a guardare meno al prezzo: ben più della metà (56%) afferma di risparmiare di più quando si tratta di prodotti per il proprio uso personale rispetto a quando acquista qualcosa per gli altri.

Le generazioni a confronto

Le diverse generazioni si distinguono per avere un livello di preoccupazione per l’andamento economico sensibilmente diverso, oltre che un approccio opposto nella gestione delle spese e del risparmio. Andando più nel dettaglio, infatti, emerge un quadro dove le generazioni più in là con l’età sembrano essere anche quelle meno attente a risparmi e spese.

I Boomer restano i più preoccupati per la propria condizione economica, con il 66% del campione intervistato tra i 59 e i 64 anni che ritiene di non riuscire a far quadrare i conti a fine mese, e quasi il 40% che invece sostiene di avere una situazione finanziaria leggermente o molto peggiore rispetto all’anno precedente. Del parere completamente opposto l’ultima generazione spendente, la GenZ. I giovani tra i 16 e i 28 anni abbassano la percentuale della preoccupazione per le spese al 57%, mentre solo il 14% ritiene di avere una situazione finanziaria leggermente o molto peggiore rispetto all’anno precedente e ben il 42% ritiene invece che sia molto o leggermente migliore. Un dato che potrebbe essere generato dall’approccio al mondo del lavoro che la GenZ sta vivendo e che infonde forse fiducia nelle nuove generazioni.

Le due generazioni sono agli estremi opposti anche nel monitoraggio delle spese, uno strumento che sicuramente aiuta a tenere sotto controllo i costi. Se infatti la GenZ è quella che segna la percentuale più alta relativamente all’abitudine di avere un registro (analogico o digitale) delle spese, oltre la metà dei rispondenti lo ha (56%), i Boomer si distinguono per affermare il contrario e ben il 66% dichiara di non avere un registro delle proprie uscite, un’abitudine non certo amica del risparmio.

La comparazione e il prezzo dinamico, due validi alleati per il risparmio

Ci sono momenti dell’anno in cui certi acquisti diventano quasi obbligati, spinti dalla stagionalità o dall’immediata utilità dei prodotti. Tuttavia, questa tendenza può portare i consumatori a spendere più del previsto, rendendo più difficile una gestione consapevole del budget. Grazie all’analisi di idealo, è possibile individuare i periodi dell’anno in cui è più conveniente fare determinati acquisti e, di conseguenza, risparmiare.

“L’osservazione dell’andamento dei prezzi medi mensili su idealo consente di mettere in evidenza le fluttuazioni nel corso del tempo e di individuare i periodi in cui l’acquisto risulta più conveniente. Questa dinamica offre ai consumatori l’opportunità di massimizzare il risparmio sfruttando i momenti di ribasso.” ha sottolineato Antonio Pilello, Responsabile della comunicazione di idealo per l’Italia.
Così si può per esempio pianificare l’acquisto di un nuovo condizionatore nel mese di ottobre oppure quello di un nuovo smartphone nel mese di dicembre, entrambi situazioni in cui si ottiene il prezzo migliore rispetto a qualsiasi altro momento dell’anno.

A proposito di idealo
idealo è un comparatore prezzi internazionale con un totale di oltre 350 milioni di offerte da circa 50.000 negozi online. L’azienda
viene fondata a Berlino nel 2000 e da allora è cresciuta costantemente. Dal 2006 entra a far parte del gruppo editoriale Axel
Springer SE (editore anche di Bild Zeitung). Attualmente è presente in Germania, Austria, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, con
sei portali nazionali. Nel corso dei suoi primi 25 anni di attività ha ricevuto eccellenti recensioni e ha vinto numerosi test condotti
da enti autorevoli e indipendenti impegnati nella tutela dei consumatori. Nel 2014 ha ottenuto dall’ente di certificazione tedesco
TÜV Saarland il marchio di “comparatore certificato” per la qualità delle informazioni reperibili sul portale e le misure a protezione
dei dati degli utenti. idealo mette a disposizione dei propri utenti centinaia di test sui prodotti e opinioni di altri utenti, non
limitandosi ad offrire un servizio di comparazione per individuare i prezzi più convenienti, ma ponendosi anche come una guida
autorevole e imparziale allo shopping online con schede tecniche, filtri di ricerca avanzati e recensioni di esperti. Circa 1000
persone provenienti da oltre 60 nazioni lavorano nella sede di Berlino. idealo è una partecipazione di maggioranza di Axel Springer
SE. Compara e risparmia! Per maggiori informazioni: www.idealo.it