Primo spettacolo della 26.a Rassegna regionale di teatro popolare, domenica 16 novembre, alle 16, nell’Auditorium Concordia a Pordenone. La compagnia “La Moscheta” di Colognola ai Colli (Verona) porterà in scena la commedia brillante “Ladro di razza” di Gianni Clementi

La Rassegna regionale di teatro popolare è realizzata dal Comitato provinciale della Fita di Pordenone in collaborazione con il Gruppo Teatro Pordenone Luciano Rocco, grazie al sostegno di Comune del Pordenone e Regione Friuli Venezia Giulia e con il contributo della Banca 360 Fvg Credito Cooperativo. La 26.a Rassegna regionale di teatro popolare riceve il sostegno della Fondazione Friuli che continua a credere e a sostenere il progetto culturale della Fita di Pordenone, da oltre 20 anni in prima linea nella promozione e nella valorizzazione del teatro amatoriale.

Il cartellone 2025-2026 della Rassegna regionale di teatro amatoriale propone dieci spettacoli in programma da novembre a marzo, nell’Auditorium Concordia di Pordenone: si tratta di appuntamenti che, come da tradizione, sapranno divertire, emozionare e far riflettere il fedele pubblico che, con la propria presenza costante anche nei momenti più difficili, ha sempre dimostrato di apprezzare l’impegno della Fita nel promuovere e diffondere il teatro popolare in tutte le sue forme.

TRAMA. Verona, ottobre 1943. Bruno, un modesto ladro e truffatore, esce dal carcere e si ritrova catapultato in un’Italia completamente diversa da come l’aveva lasciata, in cui chi prima era alleato è ora un temuto e violento invasore. Impreparato alla situazione e per di più in fuga da un crudele usuraio, Bruno cerca l’appoggio dell’amico Sandro, un umile operaio, che involontariamente gli presenterà una possibile soluzione ai suoi problemi, una soluzione che porta il nome di Rachele. La tragicomica narrazione di “Ladro di razza” crea un acuto parallelismo tra il conflitto che scoppia nelle strade e quello interiore di queste persone semplici, sopraffatte dai drammatici eventi storici e costretti a destreggiarsi nel precario equilibrio tra sopravvivere e vivere, tra salvare la pelle e difendere i valori di amore ed amicizia.