La quinta edizione di Vicino/lontano mont, la rassegna che vicino/lontano dedica alle Terre Alte, conclude il suo cammino tra i comuni montani del Friuli domenica 23 novembre a Paluzza. Al Cinema Teatro Daniel, alle 18.00, torna in scena “Cantata per il Cid. Scatti di libertà per i giorni che verranno”, lo spettacolo dedicato al partigiano Sergio Cocetta, che ha debuttato lo scorso maggio al festival vicino/lontano, con Danilo De Marco, Angelo Floramo, Massimo Somaglino – che firma anche la regia – Paolo Forte alla fisarmonica e il coro di quattro voci femminili: Caterina Di Biaggio, Miriam Foresti, Eleonora Lana e Nicoletta Taricani, alla quale si devono composizione e arrangiamento. Accompagnano lo spettacolo brevi frammenti video, di Andrea Trangoni, e le fotografie di Danilo De Marco.
Sergio Cocetta si arruolò nella Resistenza a 18 anni. Prese il nome da partigiano di Cid. Divenne commissario politico del Battaglione Gregoratti. A guerra finita, riparò a Praga. Per lui la lotta per gli ideali partigiani non era conclusa. Dopo durissime vicende umane e politiche, alla fine degli anni ’50 rientrò in Friuli. Fu artista e scultore, anche se amava definirsi semplicemente scalpellino. Rimase partigiano a vita. Danilo De Marco, che lo conobbe a Tarvisio quand’era bambino e poi continuò a frequentarlo fino alla sua morte, ne ha raccolto gli scritti. È andato a cercarli tra cantine e vecchie case abbandonate. Quaderni sdruciti dal tempo e foglietti di tutti i tipi. Insieme ad Angelo Floramo li ha riuniti in un prezioso volumetto, “Cantata per il Cid”, edito da Forum e nato insieme allo spettacolo. “Raccontare uno che fu maestro senza chiederlo – scrive Angelo Floramo nella prefazione – non è facile. (…) Allora abbiamo pensato che la cosa migliore fosse quella di lasciar parlare lui. Il testo nasce dalla meticolosa giustapposizione di quei frammenti. Li abbiamo disposti a tessera di mosaico, con pazienza, con attenzione, in punta di piedi, con rispetto e pudore. Le altre parole, che con queste intessono tele di dubbi, reminiscenze, ricordi, emozioni, sono quelle di Danilo. Che idealmente parla con quel maestro. Lo chiama, lo interroga. Non per illuminare il tempo che è andato, ma questo nostro, drammatico e privo di speranza”.

Lo spettacolo, a ingresso libero, si realizza con il patrocinio del Comune di Paluzza, che già con il Comune di Sutrio aveva accolto la scorsa edizione di vicino/lontano mont. Anche quest’anno i due comuni carnici hanno ospitato la maggior parte degli eventi in programma. Un breve percorso a tappe, partito in agosto nella Tualis di Pierluigi Di Piazza, che ha collegato esperienze, testimonianze, analisi, linguaggi, mantenendo fede allo spirito che anima vicino/lontano: tenere aperti spazi di riflessione – a beneficio di generazioni diverse e diverse comunità – sui grandi temi del presente e sugli scenari del futuro.
Vicino/lontano mont 2025 si è realizzato grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, della Comunità di Montagna della Carnia, dei Comuni di Paluzza e di Sutrio e con il patrocinio di tutti i Comuni coinvolti.