Il Piccolo Festival dell’Animazione quest’anno ha concluso la sua 18esima edizione portando con se oltre 110 animazioni d’autore provenienti da tutto il mondo in Friuli Venezia Giulia, ma masterclass con Juan Pablo Zaramella, laboratori, incontri, la performance “Pasolini, Concerto Disegnato” con i Tre Allegri Ragazzi Morti, oltre 50 registi e illustratori e più di 120 disegni e illustrazioni in mostra al PFA HUB coinvolgendo una larga fetta di studenti della della regione, circa 2000, pubblico adulto alle proiezioni che si sono tenute al Zotti di San Vito al Tagliamento, al Visionario di Udine, al Cinemazero di Pordenone e all’Ariston di Trieste per un totale di circa 5000 presenze.

Il Festival, diretto da Paola Bristot, ha annunciato domenica 23 novembre pomeriggio, sul palco dell’Auditorium “Zotti” di San Vito al Tagliamento, alla presenza del Sindaco del Comune di San Vito al Tagliamento Alberto Bernava e l’Assessore alla Vitalità Andrea Bruscia, tutti i premiati delle sei sezioni, giudicati da esperti del settore e dallo staff del PFA18.

A decretare la vittoria della Main Competition con corti animati d’autore, riconosciuti a livello internazionale (molti già vincitori di premi importanti ma anche molte prime nazionali) è stata la giuria composta da Juan Pablo Zaramella, acclamato regista di Buenos Aires noto per il suo Luminaris, detentore del Guinness World Record nel 2018 come cortometraggio più premiato avendo vinto 324 premi, Michaela Müller, artista svizzera specializzata nella tecnica dell’animazione “pittura su vetro” e l’illustratore, animatore e fumettista Riccardo Atzeni.

Per le sezioni Green Animation e Visual&Music le animazioni vincitrici sono state scelte dalla giuria composta da Milanka Fabjančič docente all’Accademia di Nova Gorica, nota per aver vinto un Vesna come miglior film d’animazione con il suo cortometraggio Liliana, Michelangelo Morello, art director del Festival Stop e-Motion e Solenn Le Marchand, fondatrice insieme ad Alberto Stevanato del progetto artistico Grimoon e dello studio FrameByFrame, con cui ha firmato la regia di numerosi pluripremiati videoclip.Per le sezioni Animayoung e Animakids hanno deciso il miglior corto animato gli oltre 2000 studenti coinvolti nelle diverse scuole in Friuli Venezia Giulia.

Su tutti per la sezione Main Competition trionfa il film francese “Sisowath Quay” di Stéphanie Lansaque e François Leroy, una animazione horror ambientato in Cambogia “per essere riuscito a mescolare diverse tecniche e le tradizionali leggende dell’orrore, trasportandole nei tempi presenti”.

“Per averci immerso in un flusso personale di immagini travolgenti e suoni inquietanti, conducendoci verso i lati oscuri dell’esistenza umana una Menzioni Speciale va a “Tinnitus #3” di Michele Bernardi, grande nome nell’animazione italiana per aver portato con i suoi disegni la Pimpa di Altan sullo schermo. Ancora una menzione speciale va al coreano “Boundaries” di Seun Yee “per la sua riflessione sociologica sul nostro bisogno di spazio nella vita moderna, dalle situazioni quotidiane alle metafore audiovisive astratte.”

Grande notizia finale, il premio del pubblico che ha seguito le Main Competition a Udine, Pordenone, Trieste e San Vito al Tagliamento, è andato a “Dog Alone” di Marta Reis Andrade (2025, Portogallo, Francia).

“Rukeli” di Alessandro Rak ha vinto la Competizione Italiana, nuova sezione di quest’anno. Il suo lavoro particolarissimo racconta la storia di Johann Wilhelm Trollmann, detto Rukeli o Gypsy, che diventa campione dei pesi medi nella Germania nazista; il primo pugile rom al mondo a vincere il titolo. Con l’emanazione delle leggi razziali, viene imprigionato nei campi di concentramento di Wittenberge e Neuengamme, dove morirà all’età di 37 anni. Decide di morire da campione e combatte contro un kapò nazista che lo sfida. Lo zingaro Rukeli (che vuol dire albero), mette KO il nazista e l’intero apparato di potere.«La scelta di realizzare un cortometraggio è stata fatta dall’associazione Chi rom e… chi no con un gruppo di giovani rom e italiani nell’ambito del progetto internazionale Tracer sul Porrajmos Samudaripen, l’Olocausto dei rom e dei sinti. Abbiamo deciso di adottare un punto di vista individuale, la storia del pugile Trollmann, per concentrarci su una narrazione attraverso musica e immagini che avesse un impatto emotivo e poetico e raggiungesse il cuore del pubblico, per creare un legame empatico e fare leva sulla memoria per contrastare le discriminazioni odierne, il nazifascismo e l’antiziganismo.» La Competizione Italiana è stata valutata dalla Giuria del PFA18 composta da 13 membri dello staff.

Per la sezione Green Animation vince l’indiano “Desi Oon” di Suresh Eriyat in cui si esplora il profondo legame tra la lana Deccani, la terra e la sua gente, evidenziandone il significato culturale, spirituale ed ecologico. La giuria ha così motivato la scelta: “perchè rappresenta perfettamente la categoria, trasmette bene il messaggio legato alla tematica locale senza essere moralizzante e la tecnica e la componente artistica sono eccellenti”. Riceve una Menzione Speciale “Amarello Banana” il corto d’esordio di Alexandre Sousa perchè “cinematograficamente perfetto e per il suo sguardo deliziosamente bizzarro sull’alienazione urbana”.

Per Visual&Music invece trionfa il giapponese “Cannot Sleep” di Yingjie Zhou di cui è stata apprezzata la connessione fra stile e elementi musicali e perchè – secondo la giuria – lo spettatore è “visivamente torturato quanto può torturare l’insonnia” mentre una Menzione speciale va al greco “Dream” di Semiramis Mamata “in quanto riesce a costruire un piccolo universo stilistico e la rappresentazione estetica nostalgica si fonde con l’idea di rompere le catene di un pensiero omologato e alienante”.

Per Anima Kids I e sezione Animakids II gli studenti delle scuole elementari hanno votato come vincitore il tedesco “First Flight” di Adrián Jaffé e “Forever” di Théo Djekou, Pauline Philippart, Cyrine Jouini, Pierre Ferrari, Anissa Terrier (Ecole des Nouvelles Images) mentre in Animakids III il più votato dalle scuole secondarie è stato “Atlante” di Filippo Biasiotto, Gabriele Carollo e Massimo Vagliviello del Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino.

Tra i corti animati della sezione Anima Young, giudicati da studenti delle superiori, vince “The Undyng Pain of Existence” di Oscar Jacobson della Filmakademie Baden-Württemberg.

«Quest’anno c’è stata una grande partecipazione – conclude la direttrice artistica del festival, Paola Bristot – di un pubblico giovane, cosa che ci fa molto piacere. Molti autori italiani e internazionali si sono trovati a scambiarsi esperienze e potenziali collaborazioni nei giorni del festival. Ma dobbiamo veramente ringraziare Juan Pablo Zaramella per essere stato presente con la sua genialità e umorismo a dare un tono speciale al festival. I film hanno in generale messo a confronto un malessere esistenziale sia per la qualità della vita in città sempre più alienanti sia per l’accesa e drammatica conflittualità sociale e politica. Ma in tutti i film, a fronte di questa visione molto critica, emerge, quasi unica salvezza, la Natura. Una natura sfolgorante ad evidenziare il contrasto con le miserie umane. Tanta bellezza e forza sono evidentemente la risorsa che spinge tutti a sperare in un futuro migliore. A noi, al pubblico e agli autori resta l’incanto della performance di Michaela Müller e Fa Ventilato, a dimostrazione che l’arte è pura magia» www.piccolofestivalanimazione.it