A conclusione di un anno particolarmente intenso per la sua programmazione culturale, avviata a inizio 2025 con l’inaugurazione di GO! 2025 Capitale europea della Cultura e proseguita con un intenso calendario di eventi che hanno incluso la partecipazione ufficiale al Salone del Libro di Torino e alla Buchmesse di Francoforte nonché la proclamazione di Pordenone 2027 Capitale Italiana della Cuiltura, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia annuncia il suo ritorno alla Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria Più libri più liberi, di scena al Roma Convention Center “La Nuvola” – la vasta e suggestiva location progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas – dal 4 all’8 dicembre 2025. Lo stand L39, curato dalla Direzione centrale Fvg Cultura e Sport con la collaborazione di PromoTurismo FVG, sarà dedicato all’editoria regionale e saranno presenti l’Associazione Editori del Friuli Venezia Giulia – di cui fanno parte Aviani e Aviani editori, Battello Stampatore, Bottega Errante Editore, Editoriale Stampa Triestina, Editrice Custom, Edizioni Segno, Gaspari Editore, Kappa Vu, Mladica, Orto della Cultura, Qudulibri, Qubì Editore, Tiglio Edizioni, Vita Activa Nuova eWhite Cocal Press – e Campanotto Editore. Il Friuli Venezia Giulia, come rilevato da ISTAT costantemente nell’ultimo decennio, è una regione di forti lettori, ma anche fucina di case editrici e autori e autrici che sono nati in Fvg o l’hanno scelta come loro dimora. Nel 2024 la Regione FVG faceva il suo primo ingresso ufficiale a Più libri più liberi, testimoniando di essere –ha sottolineato il Vicepresidente e Assessore alla Cultura e Sport Mario Anzil – non solo un luogo di fruizione di cultura, ma anche di realizzazione di prodotti culturali e creativi di significativo livello. Per questo la Regione è orgogliosa di sostenere anche a Roma la piccola e media editoria del proprio territorio, che rappresenta una parte essenziale del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, la prima regione italiana per investimenti in cultura in relazione alla propria popolazione». Nelle giornate di Più libri più liberi la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia proporrà anche tre incontri pubblici di diversa atmosfera, spaziando fra la fiction narrativa di due romanzi pubblicati quest’anno e una ricostruzione di carattere storico- saggistico. Con i protagonisti converserà la giornalista culturale Madia Mauri.

Si parte sabato 6 dicembre, alle 13.00 nella Sala Marte de La Nuvola, con la presentazione de L’ombra del Tiepolo (Arkadia Editore), l’ultimo romanzo dello scrittore friulano Alberto Frappa Rauncery, che rimanda al misterioso soggiorno del genio della pittura veneziana a Udine, nel 1726. Laureato in Storia del Diritto Romano all’Università Cattolica di Milano, l’autore ripercorre l’avventura di Giambattista Tiepolo, astro nascente della pittura veneziana, incaricato di affrescare la cattedrale di Udine, dove darà libero sfogo al suo genio, e dove sarà soprattutto una donna la musa ispiratrice delle sue raffigurazioni oscure e allegoriche. Un affresco storico potente e originale, per scoprire i primi anni di uno degli artisti più importanti della storia dell’arte italiana e internazionale.
Domenica 7 dicembre, alle 18.30 in Sala Antares, il testimone passerà al giornalista Mauro Mazza, che ha seguito e documentato i maggiori avvenimenti degli ultimi decenni del Novecento prima di dirigere Tg2, RaiUno e RaiSport, ed è stato commissario straordinario del Governo italiano alla Buchmesse 2024. Autore di diversi saggi e romanzi, da tempo ha scelto Lignano Sabbiadoro (Ud) come sua dimora: a Più libri più liberi presenterà il suo ultimo libro Mostruosa mente (Fazi editore), un viaggio nella follia che si è fatta storia. La parabola del nazismo viene ricostruita infatti attraverso gli occhi e i ricordi di Magda Goebbels che, nell’aprile del 1945, decise di porre fine alla sua vita e a quella dei sei figli avuti da Joseph Goebbels, il gerarca più vicino a Hitler, ideatore della poderosa macchina propagandistica del regime. La tragica storia di una delle donne più enigmatiche che siano mai esistite, per una riflessione su un momento storico cruciale e le ragioni che hanno condotto il nazismo a una clamorosa sconfitta e alla condanna senza appello nel tribunale della Storia.
Il terzo e conclusivo incontro, lunedì 8 dicembre, è in programma alle 10.30 in Sala Vega, con la scrittrice e giornalista pordenonese Odette Copat, che racconterà il suo ultimo romanzo, Come si esprime un desiderio, edito da Bompiani. Un libro che si legge con un fazzoletto in mano per asciugare qualche lacrima e con una grande allegria nel cuore. Un romanzo sulla nostra tentazione di cedere al cinismo o allo sconforto e sulla possibilità sempre aperta di ricominciare a parlarci, ad ascoltarci. Spiega la protagonista: “mi chiamo Luisa Marini, ho un figlio di quattordici anni, un cane di due e un mutuo di dieci. Sommati fanno ventisei anni di responsabilità. Pari alla durata di un ergastolo, al netto della buona condotta. Nel mio caso tutta da dimostrare. Come madre mi sento una schiappa, come padrona non ho polso, sulle rate incedo a passo variabile”.