Cromatismi 5.0, la Stagione Cameristica Chamber Music 2026 al Teatro Miela

Cromatismi 5.0 al Teatro Miela di Trieste schiude 15 concerti in abbonamento, programmati nell’eufonica camera acustica predisposta al Teatro Miela da Chamber Music e curata da SuonoVivo, con il sostegno dei Soci e della Fondazione CRTrieste. A inaugurare la stagione sarà, domenica 25 gennaio alle 20.30, il Concerto Ricordando Benjamin Britten: dopo il «successo clamoroso» ottenuto nel 2013 con un concerto all’Auditorium di Roma, l’Orchestra d’Archi di Santa Cecilia ha avviato una collaborazione stabile con Luigi Piovano, primo violoncello solista dell’Orchestra. A Trieste il sodalizio si rinnoverà con il valore aggiunto di una grande solista, la pianista olandese Gile Bae, per rendere omaggio a Britten, un nome che, a cinquant’anni dalla morte, continua a risuonare come una rivelazione nella storia della musica. Visionario e profondo, è stato capace di trasformare l’opera lirica e le sue composizioni parlano ancora oggi con forza sorprendente. Lo ricorderà una selezione di pagine che si apre con Arvo Pärt e il suo Cantus in Memoriam Benjamin Britten, prosegue con il Concerto in la maggiore per pianoforte e orchestra K.414 di Mozart, quindi la Serenata per archi in mi minore op.20di Edward Elgar e infine la Simple Symphony op.4 firmata proprio da Britten.

Mercoledì 11 febbraio si prosegue sul filo rosso di Musica e libertà per il piano recital di Emanuele Arciuli: una serata davvero speciale che unisce mondi lontani, ma legati dal tema della Variazione. Pianista raffinato e profondo conoscitore del repertorio americano contemporaneo, Arciuli apre con l’Andante e Variazioni di Haydn, esempio perfetto dell’eleganza classica. A seguire, il monumentale ciclo di 36 Variazioni di Frederic Rzewski su El pueblo unido jamás será vencido, inno della resistenza cilena. Una straordinaria fusione di politica, virtuosismo e poesia, che trasforma un canto popolare in un viaggio musicale coinvolgente.

Nella consapevolezza che Il violoncello è una donna, come disse più volte il grande M. Rostropovich, suggestivo filo rosso della serata, mercoledì 25 febbraio farà tappa a Trieste una “star” pluripremiata di questo strumento, l’olandese Ella van Poucke, vincitrice del prestigioso Premio Chigiana 2017, primo Premio all’International Isang Yun Cello Competition 2015 e di una miriade di altri contest. In Duo con il pianista Severin von Eckardstein, saldissima presenza sui palcoscenici delle più prestigiose sale da concerto del mondo, si esibirà in un florilegio di pagine che spaziano da Schubert ai Phantasiestücke op.73 di Schumann, alla Sonata in sol minore di Chopin.

Ancora un piano recital, mercoledì 11 marzo: quello del talento uzbeko Evgeny Konnov, uno dei pianisti più premiati della sua generazione, capace di conquistare il Primo Premio in oltre 30 Competizioni internazionali di grande prestigio, prima fratutte il 64° Concorso Internazionale Maria Canals di Barcellona. A Trieste offrirà un concerto a tema sulle Sonate a confronto, in un percorso che abbraccia Ludwig van Beethoven con la Sonata “quasi una fantasia” in mi bemolle maggiore op.27, Sergej Rachmaninov e Franz Liszt.

La purezza di Schubert ispira tematicamente il concerto dell’Armida Quartett, in programma mercoledì 25 marzo: Martin Fulda e Johanna Staemmler violino, Teresa Schwamm-Biskamp viola e Peter-Philipp Staemmler violoncello offriranno la prima assoluta della loro nuova impresa, l’esecuzione dell’Integrale dei Quartetti di Schubert. A Trieste apriranno con due selezioni, il Quartetto in sol minore D.173 e il Quartetto in sol maggiore D.887. Fondato a Berlino nel 2006, il Quartetto dedicato all’ “Armida” di Haydn si è rivelato vincendo il prestigioso Concorso ARD di Monaco e si è dedicato recentemente alla revisione critica dei Quartetti di Mozart, un impegno fortemente apprezzato dalla critica internazionale.

Le piace Brahms?, percorso accolto con successo nel 2025, torna in cartellone mercoledì 8 aprile con il Duo composto da Danusha Waskiewicz viola e Andrea Rebaudengo pianoforte: spaziando fra pagine di Schumann, Waskiewicz e naturalmente di Johannes Brahms con Fünf Lieder op.49e laSonata in fa minore op.120, L’occasione per ascoltare due straordinari musicisti di vasto repertorio, con una particolare predilezione per gli ultimi cento anni di musica.

Mercoledì 22 aprile si prosegue Guardando a est, in particolare verso l’Ungheria: il testimone di questo percorso passerà alla prestigiosa formazione del Boccherini String Trio. Suyeon Kang violino, Vicki Powell viola e Paolo Bonomini violoncello ci proietteranno fra pagine di Leo e Lásló Weiner, Zoltán Kodály ed Ernő Dohnányi. Il Boccherini String Trio si propone la valorizzazione di centinaia di opere scritte per il loro organico strumentale, una vera e propria miniera, molte delle quali sconosciute al grande pubblico, malgrado siano dei veri e propri capolavori.

Danzas poéticas, mercoledì 13 maggio, è la traccia del concerto affidato al grande flautista Andrea Oliva, dal 2003 Primo Flauto solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, in Duo con il chitarrista Giuseppe Bandini, certamente fra i migliori solisti sulla scena internazionale, da alcuni anni impegnato anche nella direzione d’orchestra in Italia e all’estero. Il concerto offrirà un suggestivo “slalom” fra partiture appassionante, dalle Sei Danze popolari rumene di Béla Bartók alla Sonatina in sol maggiore op.100 di Antonín Dvořák, passando attraverso le Macedonian Dances di Miroslav Tadić, i Valses Poéticos di Enrique Granados, per culminare nella Histoire du Tango di Astor Piazzolla e Nubes de Buenos Aires di Máximo Diego Pujol.

Intorno a La purezza di Schubert si cimenterà, mercoledì 27 maggio, il pianista Luigi Carroccia, talento in grande ascesa internazionale, noto come “l’aristocratico del pianoforte”. A Trieste proporrà l’esordio dell’Integrale delle Sonate del grande compositore austriaco, spaziando dalla Sonata in la maggiore D 664 alla Sonata in la minore D 784, alla Sonata in sol maggiore “Fantasia”.

mercoledì 10 giugno si torna sulle tracce di Brahms con una formazione familiare e amata dal pubblico di Chamber Music, lo Josef Suk Piano Quartet che nel 2013 si aggiudicava il Premio Trio di Trieste. Radim Kresta violino, Eva Krestová viola, Aneta Šudáková violoncello e il pianista Pavel Zemen si cimenteranno nei due Quartetti per pianoforte e archi di Brahms in do minore e in sol minore op. Il gruppo ha avuto l’opportunità di esibirsi in importanti teatri di tutto il mondo, accolto con entusiasmo dalla critica internazionale come The Guardian e Gramophone.

Alle soglie dell’autunno, il cartellone riparte con un concerto esclusivo, quello che, mercoledì 16 settembre, vedrà protagonisti i vincitori del 23° Concorso Internazionale Premio Trio di Trieste, sumusiche di Mozart e Beethoven. E si prosegue, mercoledì 7 ottobre, con una serata che invita al divertimento, Amusing con sax, protagonista il sassofono solista del grande Federico Mondelci, accanto alla nota Orchestra d’Archi I Virtuosi italiani, guidata dal Primo violino direttore, Alberto Martini. Cinema fantaisie sarà il filo rosso della serata, sulle grandi colonne sonore di film indimenticabili firmate da Nino Rota, Ennio Morricone, Nicola Piovani, John Williams, Roberto Molinelli e Michael Nyman.

Mercoledì 21 ottobre torna Le piace Brahms? con il Duo di pianoforte a quattro mani composto da Beatrice e Eleonora Dallagnese, sorelle gemelle, attualmente impegnate alla rinomata Università Mozarteum di Salisburgo. Nel 2022 sono state nominate “Yamaha Artist” e nella stessa occasione hanno inciso il loro primo album, Iter, dedicato a Schubert e Brahms. Proprio al genio tedesco sarà dedicata l’esecuzione dei 16 Valzer op.39, integrata da pagine di Franz Schubert (Rondò in la maggiore D 951) e Sergej Rachmaninov(Six Morceaux op.11).

Mercoledì 11 novembre si prosegue Guardando a est: protagonista sarà il Trio Concept, già notissimo come Trio Chagall (nome dovuto cambiare non per scelta dei musicisti stessi!)formatosi nel 2013 dall’incontro di tre giovani musicisti torinesi – Edoardo Grieco violino, Francesco Massimino violoncello e Lorenzo Nguyen pianoforte – nell’ultimo anno è stato nominato Echo Rising Star per la stagione 2025/2026. Nel 2019 il Trio vinceva il Secondo Premio – con il primo non assegnato – e tre Premi Speciali al “Premio Trio di Trieste”, diventando, con una media di appena vent’anni, il più giovane ensemble da camera mai premiato nella storia del Concorso.

Mercoledì 25 novembre il cartellone Cromatismi 5.0 si congeda ancora con Guardando a est, protagonista lo Škampa Quartet, Quartetto d’Archi che da 25 anni esprime la tradizione di Musica da Camera raffinatissima della cultura musicale ceca ed è composto da Petra Brabcová e Adéla Štajnochrova violini, Martin Stupka viola e Lukáš Polák violoncello. Pagine di Josef Suk, Bedřich Smetana e Aleksandr Borodin risuoneranno nel concerto conclusivo della Stagione Cameristica Chamber Music 2026.

Fuori abbonamento, domenica 13 dicembre si preannuncia imperdibile il tradizionale concerto degli Auguri di Natale in musica all’Hotel Savoia, con una dedica speciale alla Spagna di Manuel de Falla, negli 80 anni dalla scomparsa del grande compositore: protagonista sarà il pianista Axel Trolese, amato per il suoapproccio alla musica e all’arte rotondo ed appassionato, grande appassionato di musica spagnola alla quale ha dedicato alcune memorabili incisioni.

Premio Trio di Trieste, 23^ edizione

Si svolgerà dal 12 al 16 settembre 2026 l23^ edizione del Premio Trio di Trieste, con una prima selezione della giuria nel giugno 2026, dedicata alle formazioni di Duo, Trio e Quartetto per pianoforte e archi. I complessi selezionati si esibiranno a Trieste per la seconda eliminatoria, la prova semifinale e la prova finale dal vivo. Il Concorso è rivolto a musicisti di qualsiasi nazionalità i cui componenti non superino in media i 32 anni d’età alla data del 31 dicembre 2026. La deadline iscrizioni è fissata per l’11 giugno 2026, info sul sito www.acmtrioditrieste.itIl Concerto dei finalisti si svolgerà il 16 settembre 2026 al Teatro Miela di Trieste, numerosi e rilevanti i Premi che al gettone affiancano la possibilità di contare su un vasto calendario di concerti in Italia e all’estero, e di registrazioni. Prestigiosissima la Giuria 2026 del Premio, con sette componenti votanti: il violinista e direttore d’orchestra Pavel Berman, il violista Simone Gramaglia, la pianista Márta Gulyás, il violinista Johannes Meissl, il violoncellista Miloš Mlejnik, il pianista Dirk Mommertz e la violista Danusha Waskiewicz. Dal 1996 ad oggi il Concorso Internazionale per complessi da camera con pianoforte Premio Trio di Trieste attira giovani musicisti da ogni angolo del mondo e delle più svariate nazionalità: viene annoverato fra i cinque più importanti concorsi cameristici del mondo, in grado di lanciare carriere musicali internazionali. Il Premio si propone di evidenziare il lavoro cameristico di quei gruppi che, per mentalità e gusto, seguono criteri cameristici affini a quelli che hanno condotto il Trio di Trieste ai vertici mondiali in più di sessant’anni d’attività cameristica e didattica. Quindi, formazioni stabili, lettura attenta della partitura, fusione tra pianoforte e archi, nettezza di fraseggio e determinatezza critica ed autocritica, tali da affinare i risultati nel tempo e da definire un complesso dalla spiccata personalità in grado di rappresentare il Premio nel mondo.