Un viaggio tra ricordi, appartenenza e identità. Radici che affondano nei racconti di un mare gonfio di sogni, culla di persone che vanno e ritornano. Da una parte, c’è il Friuli di Pasolini. Dall’altra, c’è l’Albania di Ilir, trasparente alter ego di Klaus Martini, che ricava dal ritrovarsi di Pasolini nella terra d’origine della madre la spinta a ritrovarsi a sua volta in un mondo dal quale si era disgiunto bambino, dimenticandolo e censurandolo per preservare la possibilità d’una nuova e diversa integrazione.
È “P.P.P. Ti presento l’Albania”, spettacolo di e con Klaus Martini ospite sabato 10 maggio alle 20.15 del Palio Teatrale Studentesco che festeggia così il giro di boa della 54a edizione, in programma al Palamostre di Udine fino al 22 maggio. Un’edizione, come sempre organizzata da Teatro Club Udine, che sta riscuotendo un notevole successo di pubblico pronto a riempire “la casa” storica del Palio per applaudire i 26 gruppi teatrali partecipanti per un totale di oltre 400 ragazzi.
Lo spettacolo ospite
“P.P.P. Ti presento l’Albania”, vincitore di MittelYoung 2021, è un monologo composto di storie autobiografiche, estratti da scritti di Pasolini e rielaborazioni autoriali. La scenografia è composta da un tavolo e una sedia bianche, un libro e un reticolo di lampadine con appese delle foto in bianco e nero di luoghi e persone significativi per il protagonista. Lo spettacolo mostra l’incontro fra un ventenne figlio di migranti albanesi e Il sogno di una cosa di Pier Paolo Pasolini. Leggendo questo romanzo, Ilir balza in piedi e corre a recuperare il suo diario dove scrive: “Gentile PPP le scrivo prima di tutto per dirle grazie…”. Inizia così una corrispondenza immaginaria che lo porta a raccontare la migrazione dei suoi genitori, le leggende tramandate dai nonni, le danze e le cerimonie che ritmano la vita del mondo contadino. Ilir rielabora in questo modo, a poco a poco, il senso dell’appartenenza alle proprie origini, ritrovando sé stesso nelle parole di un grande scrittore.
“Così come ‘la meglio gioventù’ ne ‘Il sogno di una cosa’ si lanciava nell’ignoto con un semplice bagaglio di sogni e paure – scrive nelle note di regia lo stesso Martini, nato in Albania e cresciuto tra Umbria e Friuli Venezia Giulia –, così rivedevo i miei genitori lasciare una terra allo sbaraglio per un avvenire migliore ma incerto. I giovani friulani scappavano dalle campagne misere del dopoguerra, i miei genitori da quelle logorate da cinquant’anni di regime ma in entrambi riconoscevo la stessa necessità di sognare, ribadita con forza di fronte alle avversità. Come Pasolini per Casarsa anch’io ho conosciuto l’Albania durante i mesi estivi oppure nei momenti di ritrovo collettivi: funerali e matrimoni, presenti anch’essi nel romanzo. L’uno proprio al termine della vicenda con la morte di Eligio, l’altro rivisto nelle festose sagre di cui ama parlare lo scrittore“.
Tutti gli spettacoli del Palio, che lo ricordiamo proseguiranno fino al 24 maggio, vanno in scena alle 20.15 ad eccezione di domenica 18 quando il sipario si alzerà alle 18. I biglietti possono essere acquistati al Teatro Palamostre in piazzale Paolo Diacono 21 (0432 506925, [email protected]), dal lunedì al sabato dalle 17:30 alle 19:30, oppure un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Informazioni possono essere richieste anche al Teatro Club Udine scrivendo a [email protected] o telefonando al 327 001 0477.