La casa editrice Italo Svevo di Trieste era presente anche quest’anno al Salone Internazionale del Libro di Torino ospite dello Stand collettivo della Regione Autonoma FVG, dove sabato 17 maggio 2025, in collaborazione con Pordenonelegge e Premio Friuli Venezia Giulia – Il racconto dei luoghi e del tempo, ha presentato all’interno della Sala della Poesia il libro “Lingua Virale” di Diego Marani (Italo Svevo, 2024)
Sabato 17 maggio nella Sala della Poesia ospitata presso il PADIGLIONE OVAL nello Stand della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la casa editrice Italo Svevo di Trieste, presente anche quest’anno al Salone Internazionale del Libro di Torino ospite dello Stand collettivo della Regione Autonoma FVG – che ringrazia per l’opportunità riservatale – ha presentaro con successo il libro “Lingua virale” di Diego Marani (Italo Svevo, 2024).
Nel corso dell’incontro dal titolo “La lingua virale. Il contagio delle lingue e i confini della cultura“, svolto in collaborazione con pordenonelegge.it e Premio Friuli Venezia Giulia – Il racconto dei luoghi e del tempo, l’autore del racconto lungo ha dialogato con Alberto Garlini, curatore del Festival Pordenonelegge e al termine ha incontrato il folto e interessato pubblico per il firmacopie.
Erano presenti all’incontro, inserito nel ricco programma proposto all’iterno dello Stand della Regione FVG dal titolo “Friuli Venezia Giulia: la cultura come valore per raccontare il confine“, il direttore editoriale della casa editrice Italo Svevo, Dario De Cristofaro, l’Amministratore delegato, Victor Giachino e il Presidente onorario, Alberto Gaffi.
Il libro
Diego Marani
La lingua virale
Collana: i germogli
V Compendio Regione Friuli Venezia Giulia
Isbn: 978-88-99028-85-5
pp. 80
formato 11,8×18,5
Brossura con bandelle
Euro 15
Spesso i confini sono sotto accusa, poiché dividono, è la loro colpa. Però i confini sono aree dentro le quali si formano e si sviluppano caratteri materiali e simbolici di efficace funzionalità. E ciò non vale per gli stati in particolare, ma in generale per la geografia di tutti i viventi, come anche per la socialità, la religione e la lingua. Il confine ha due versanti che si interfacciano, e hanno nella possibilità di essere attraversati l’allarme e il nutrimento (anche la membrana che divide due cellule è un confine).
Diego Marani costruisce una vicenda composta di scene sospese tra il serio e il grottesco, dove il virus che attraversa i confini e “infetta” le cellule della lingua ufficiale – difesa da un’istituzione che la soffoca – porta all’eccesso e al delirio. Questa lingua trasgressiva, che è l’Europanto inventato nel ’96 dallo stesso Marani, rappresenta il sogno di parlare tutte le lingue europee e l’incubo di non capirsi mai. È una lingua che funziona se chi la parla sa con chi sta parlando. Ma è lo stesso Marani, alla fine di una narrazione densa di trovate e di sorprese, a mostrarci che la lingua è il mondo che abbiamo in comune con chi non conosciamo.
L’autore
Diego Marani è nato a Ferrara nel 1959. È direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi ed è stato per lungo tempo funzionario dell’UE, dove si è occupato di lingue e di diplomazia culturale. Inventore della lingua-gioco Europanto, ha pubblicato diversi romanzi, tra cui Nuova grammatica finlandese, tradotto in quindici lingue e vincitore tra gli altri del premio Grinzane Cavour 2001 e dell’Oxford-Weidenfeld Translation prize 2012.

