Quest’anno la risposta alla fatidica domanda “Cosa fai a Capodanno?” potrebbe arrivare molto prima del solito, perchè Zed Live presenta una doppietta per trascorrere il 31 dicembre a suon di risate: da una parte al Gran Teatro Geox di Padova salirà sul palco PINTUS, dall’altra alla Prealpi Sanbiagio Arena di Conegliano (TV) toccherà a NATALINO BALASSO!

I biglietti per entrambi gli show soo già disponibili su Ticketmaster, Ticketone e in tutti i punti vendita autorizzati.

In entrambi i casi, come da tradizione, è previsto un momento di brindisi festeggiamenti allo scoccare della mezzanotte, dopo il quale riprenderanno i rispettivi spettacoli.

PINTUS

Angelo Pintus, conosciuto per il suo stile di umorismo energico e per le sue performance esilaranti, tornerà sul palco il 31 dicembre al Gran Teatro Geox con il suo nuovo spettacolo “NABANA”, riguardo al quale – come al solito – regna il mistero e verosimilmente sarà così finchè il pubblico non avrà l’occasione di assistervi dal vivo. Una cosa è certa: il divertimento è assicurato.

Nato il 21 maggio 1975 a Trieste, Pintus ha guadagnato una grande popolarità grazie ai suoi spettacoli teatrali, poi trasmessi da Tv e piattaforme e alla sua partecipazione a programmi televisivi di successo. Si tratta di un comico che ha saputo costruire una carriera solida nel panorama italiano, conquistando il pubblico teatrale con il suo carisma, la sua simpatia e il suo talento indiscusso nell’improvvisare ed intrattenere.

NATALINO BALASSO

Il modo migliore per accogliere il nuovo anno è farlo col sorriso e, su questo, Natalino Balasso è una garanzia. Per la notte di San Silvestro il comico veneto porterà sul palco della Prealpi SanBiagio Arena di Conegliano (TV) una versione speciale del suo spettacolo “Dizionario Balasso (colpi di tag)“, che, come fa intuire il titolo, ruota attorno all’importanza delle parole e del significato che attribuiamo loro. Riflessioni profonde, sì, ma anche ironia e risate in abbondanza: in pieno stile Balasso. 

C’è un grande libro al centro del palco, al suo interno oltre duecentocinquanta lemmi incolonnati come in un dizionario. Un libro che il comico consulterà col pubblico, pieno di parole in cerca di definizione. A seconda della parola casualmente trovata, Balasso improvviserà monologhi a partire dalla definizione del lemma. Lo speciale di Capodanno sarà condito dal racconto esilarante della sua percezione dei programmi televisivi di quand’era bambino.

Il “Dizionario Balasso” è un corollario al precedente monologo, “Velodimaya”, sulla nostra comprensione del mondo. Ciò che governa questo nuovo monologo è la parola “definizione”: questo termine sarà disinnescato e raccontato perché la definizione è ciò che ci fa vedere il mondo in maniera distorta, che ci fa credere che la Verità sia una sentenza “definitiva”. Nel mondo contemporaneo le parole diventano “tag”, cioè etichettano le cose come si etichettano le mele: una ad una ma con lo stesso disegno. Ogni concetto è una scatola chiusa di cui leggiamo solo l’etichetta: il tag. Cosa c’è nella scatola? Perché ci ostiniamo a tenerle chiuse quelle scatole? È qui che Balasso si produrrà nell’arte in cui è ormai specializzato: rompere le scatole.