Il 5 giugno l’Arma dei Carabinieri celebrerà il 211° anniversario della propria fondazione, risalente al 13 luglio 1814, quando il Re Vittorio Emanuele I, con Regie Patenti, costituì i Carabinieri Reali.

Le Regie Patenti Istitutive

Il 13 luglio 1814 è la data della nascita del Corpo dei Carabinieri Reali: Vittorio Emanuele I emanò le Regie Patenti con cui organizzò tutto il settore dell’ordine e della sicurezza pubblica, prevedendo l’istituzione della Direzione Generale di Buon Governo che si sarebbe avvalsa dei Carabinieri Reali per il raggiungimento dei suoi scopi:

“Per ristabilire ed assicurare il buon ordine e la pubblica tranquillità, che le passate vicende hanno non poco turbato …, abbiamo riconosciuto che sia necessario mettere in atto tutti quei mezzi che possono essere confacenti per scoprire e sottoporre alla legge i malviventi … per prevenire le perniciose conseguenze che da simili soggetti, … , possono derivare a danno dei privati cittadini e dello Stato….. Abbiamo … ordinato … la formazione di un corpo di militari, distinti per buona condotta e saggezza, chiamati col nome di Corpo dei Carabinieri Reali. Essi avranno le speciali prerogative, attribuzioni ed incombenze finalizzate allo scopo di contribuire sempre più alla maggiore prosperità dello Stato, che non può essere disgiunta dalla protezione e difesa dei buoni e fedeli sudditi nostri”. La parola Carabiniere, di per sé, non era affatto nuova; derivava dall’arma, la carabina, caratteristica dei reparti di fanteria leggera, …

Per il nuovo Corpo vennero stabiliti ordinamento, uniformi, armamento, modalità del servizio e pure l’aspetto esteriore: i Carabinieri dovevano esprimere anche nei dettagli il fatto di essere i difensori dell’ordine ricostituito talché, equipaggiati di tutto punto, erano pronti a fare il loro ingresso nella storia.

5 giugno  1920

Il 5 giugno è stata individuata quale data per commemorare la fonazione dell’Arma dei Carabinieri poiché coincidente con il giorno in cui la Bandiera fu insignita della prima Medaglia d’oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla prima guerra mondiale, cerimonia svoltasi, appunto, il 5 giugno 1920.

I Carabinieri si distinsero nelle battaglie dell’Isonzo, del Carso, del Piave, sul Sabotino, sul San Michele ed in particolare nei combattimenti sulle pendici del Podgora. Durante il conflitto caddero 1.400 Carabinieri; i feriti furono 5.000. A reparti e singoli militari furono conferiti: 1 Croce dell’Ordine Militare d’Italia, 4 Medaglie d’Oro, 304 d’Argento, 831 di Bronzo, 801 Croci di Guerra al Valor Militare, migliaia di encomi solenni.

La motivazione che accompagnò la medaglia alla Bandiera è la seguente: “Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d’Italia”.

Il 5 giugno p.v., a Trieste, la celebrazione di tale ricorrenza, assumerà una veste particolare in quanto, nella prestigiosa cornice di Piazza Unità d’Italia, per la prima volta, saranno schierate le rappresentanze di tutti i Reparti presenti sul territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (4 Comandi Provinciali, 14 Compagnie, 1 Tenenza e 110 Stazioni). In particolare, militari effettivi:

  • alle Stazioni Carabinieri, unità elementari dell’Organizzazione territoriale dell’Arma, legate a doppio filo con il territorio in cui operano e dislocate capillarmente su tutta la Penisola, dalle grandi città ai centri maggiormente impervi. Oggi, questi Comandi guardano con particolare attenzione alle nuove fragilità collettive, individuali e territoriali, per la promozione del bene comune, quale presidio di legalità attraverso la costante prossimità verso il cittadino, l’ascolto e il sostengo ai più fragili;
  • ai Nuclei Investigativi/Operativi che si occupano di dirigere, sviluppare e svolgere le attività di indagine più complesse, d’intesa con l’Autorità giudiziaria;
  • al 13° Reggimento Carabinieri Friuli Venezia Giulia di Gorizia, reparto mobile con propensione all’impiego all’estero, la cui Bandiera è stata decorata due volte con Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia;
  • ai Reparti dipendenti dalla Divisione Unità Specializzate (tra cui, il Nucleo Antisofisticazione, il Nucleo Operativo Ecologico e il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine nonché il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trieste) che svolgono compiti particolari o di elevata specializzazione, ad integrazione e supporto dell’Organizzazione territoriale;
  • al Nucleo CITES di Trieste, al Reparto CC Biodiversità di Tarvisio e al Centro Anticrimine Natura di Udine;
  • al servizio navale e al servizio di soccorso piste;
  • a varie articolazioni dipendenti dal Comando Provinciale Carabinieri di Trieste che, negli anni, hanno fatto parte del Gruppo Sportivo dell’Arma, vincendo medaglie olimpiche oltre che a campionati mondiali ed europei in svariate discipline: nuoto, salto con l’asta, marcia e pentathlon.

A completamento dello schieramento, saranno presenti dei mezzi storici e moderni in dotazione ai reparti dell’Arma che operano nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Saranno presenti, oltre che tutta la cittadinanza che è invitata a partecipare, le più alte cariche civili, militari e religiose regionali, rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nonché numerosi studenti frequentatori delle scuole di ogni ordine e grado della provincia. Alcuni di essi saranno premiati quali autori di elaborati, in poesia o prosa, dal titolo “Trieste e i suoi Carabinieri”, un progetto connesso con la più ampia iniziativa conosciuta come “cultura della Legalità”. Il progetto è stato condiviso dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia – Ufficio Ambito Territoriale di Trieste, a cui hanno aderito molti istituti del capoluogo giuliano.

Nel corso della cerimonia, presieduta dal Comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia, Gen. B. Gabriele Vitagliano, verranno letti i messaggi augurali del Presidente della Repubblica e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, oltre che essere premiati alcuni militari distintisi in particolari operazioni di servizio o atti di coraggio.

Nell’ambito delle celebrazioni, sono state organizzate, a corollario, altre iniziative.

  • Cittadinanza onoraria all’Ama dei Carabinieri

Il Sindaco Roberto Dipiazza, il 4 giugno 2025, alle ore 11.00, nella sala del Consiglio Comunale consegnerà la cittadinanza onoraria del Comune di Trieste all’Arma dei Carabinieri in segno di gratitudine e apprezzamento della comunità, per l’alto senso del dovere e la costante vicinanza alla popolazione nel corso del giornaliero servizio di istituto, svolto con incessante abnegazione, dal 26 ottobre 1954, quando una coppia di motociclisti dell’Arma fu tra i primi ad entrare in città tra l’affetto e l’entusiasmo dei cittadini. Saranno presenti le più alte Autorità locali.

  • Mostra di uniformi e cimeli storici dell’arma

Dal 3 al 6 giugno 2025, sarà allestita un’area espositiva presso la “Sala Adriano Biasutti” ubicata all’interno del “Palazzo Lloyd”, sede della Giunta Regionale, per richiamare e divulgare, fra le Autorità e la cittadinanza, le tradizioni che, da sempre, caratterizzano l’Arma dei Carabinieri attraverso la presentazione di documenti, cimeli ed uniformi storiche. Il pubblico potrà, altresì, ammirare un settore dedicato alle “due ruote” in uso all’Arma dei Carabinieri nel corso degli anni ‘50 e ‘70, al modellismo in scala e al collezionismo tematico. L’ingresso sarà libero e gratuito.

Mostra di uniformi e cimeli storici dell’arma

L’esposizione sarà suddivisa, fondamentalmente, in quattro settori:

  • storica: attestante la presenza e l’opera dei Carabinieri che operano nell’ambito della Regione;
  • documentale: esposizione della collezione completa del Calendario Storico dell’Arma;
  • uniformologica: uniformi storiche (1^, 2^ Guerra Mondiale, dopoguerra ed attuali);  
  • modellistica: esposizione di modelli in scala e diorami ispirati all’Arma dei Carabinieri.

La mostra verrà arricchita dalla presenza, tra gli altri, da:

numerosi documenti, attualmente custoditi presso la Sezione ANC di Trieste, relativi al Brigadiere dei Carabinieri Reali Giovanni LANZILLOTTO, Comandante della Stazione Trieste – via Pasquale Revoltella, Medaglia d’Argento al Valor Militare, colpito a morte il 22 agosto del 1926 nel tentativo di arrestare due malviventi che, armati, avevano scatenato una rissa in un pubblico esercizio nei pressi del porto.

la Bandiera appartenuta alla soppressa Legione Carabinieri Reali di Trieste. Il vessillo, il 25 luglio 1944, era stato tolto dall’asta che lo sorreggeva all’interno della caserma di via dell’Istria e nascosto dal Mar. Magg. Giulio CAVIGLIOLI, intenzionato a restituirla allorquando i Carabinieri fossero rientrati in Trieste. Nel 1954, due anni dopo la morte del Maresciallo CAVIGLIOLI, la moglie, rispettando la volontà del marito, restituì la Bandiera al Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, dove è rimasta custodita per lungo tempo per poi essere finalmente collocata in una teca posta nell’androne sede del Comando Legione Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” di Udine;

le decorazioni e relativi diplomi della M.O.V.M. Carabiniere Enea CODOTTO, originario di Latisana (UD), che la sera del 5 febbraio 1981, nel quartiere Bassanello di Padova, perdeva la vita unitamente al collega Luigi MARONESE nel corso di un conflitto a fuoco con alcuni militanti del gruppo terroristico NAR riuscendo a ferirne uno che sarà arrestato;

il medagliere, composto da una Medaglia d’Oro e una di Bronzo al Valor Militare del Brig. dei Reali Carabinieri Attilio BASSO, originario di Pravisdomini (PN), caduto nel corso di combattimenti avvenuti a Cheren (Eritrea – allora Africa Orientale Italiana) il 16 marzo 1941;

la raccolta completa del Calendario dell’Arma dei Carabinieri dal primo numero (anno 1928, unico esemplare al Mondo) ad oggi di proprietà del Brig. Predan Dino, in servizio presso la Stazione Carabinieri di Aiello del Friuli;  

  • Altro Materiale: motociclo Moto Guzzi 500 SUPERALCE, in uso dal 1946 al 1957, con livrea verde oliva; motociclo Bianchi MT 61 (motociclo tattico) da 318 cc, in uso negli anni ’60, con livrea verde oliva; motociclo Moto Guzzi Nuovo Falcone 500, in uso dalla fine degli anni ‘70 e ’80; biciletta in uso negli anni 50.
  • Uniformi (circa 20 manichini e 10 busti):

L’esposizione contempla una serie di uniformi in uso dalla 1^ Guerra Mondiale ai nostri giorni fra le quali spiccano:

  • giubba da sottotenente dell’uniforme grigio -verde da guerra (1915-1918);
  • giubba da carabiniere grigio-verde mod.1940 con cappello con telino;
  • giubba da 1° Capitano in cordellino nero mod.1934 con elmetto brunito e granata argentata;
  • giacca e casco coloniale bianchi (uniforme ordinaria) da appuntato del Gruppo Carabinieri Somalia, in uso dal 1950 al 1960 durante l’Amministrazione Fiduciaria della Somalia;
  • giacca e casco coloniale cachi (uniforme di servizio) da Sottotenente del Gruppo Carabinieri Somalia, in uso dal 1950 al 1960 durante l’Amministrazione Fiduciaria della Somalia;
  • un completo, impiegato per un brevissimo periodo negli anni ’60, da Brigadiere – Comandante di unità navale e capo nocchiere, allestito con materiale della Marina Militare;
  • uniformi varie utilizzate dai reparti territoriali e mobili negli anni ’60 e ’70;
  • uniformi di specialità (elicotteristi, paracadutisti, sciatori, ecc.) degli anni ’80, ’90 ed attuali nonché del personale femminile;
  • uniformi specifiche riconducibili a missioni di “peace keeping” (Libano 1982, Somalia, Bosnia, Kosovo, Iraq, Afghanistan, ecc.).
  • Modellismo:
  • numerosi diorami in scala 1/35 con modelli di mezzi ruotati e cingolati in uso all’attuale 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” di Gorizia ed al 1° Rgt. Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”;
  • alcuni elicotteri in scala 1/32 e 1/48 riproducenti l’AB 205, l’AB 206 e l’AB 47 J;
  • Materiale collezionistico ed artistico:
  • figurino in scala 1/3 (60 cm.), opera del Brig. Capo in quiescenza Leonardo Pellegrino riproducente l’autore stesso in uniforme da servizio invernale della Radiomobile;
  • riproduzione della rievocazione della carica di Pastrengo su metallo, opera del sopracitato Brig. Ca. Pellegrino;
  • soldatini in pasta, piombo e plastica riproducenti uniformi dell’Arma dei Carabinieri;
  • cartoline, buste primo giorno e medaglie dedicate alla M.O.V.M. V.Brig. Salvo D’Acquisto;
  • ingrandimenti di fotografie del ritorno di Trieste all’Italia.
  • Mostra di pittura

Mostra di pittura personale del Brigadiere dei Carabinieri in congedo Adolfo Svetina. L’esposizione, che si terrà presso la Sala Comunale d’Arte, piazza dell’Unità d’Italia, nr. 4, offrirà un’inedita prospettiva sulla vita e le passioni di chi ha dedicato anni al servizio della Patria. La mostra sarà aperta, gratuitamente, al pubblico dal 1° all’8 giugno con orario 10:00-12:00 e 17:00-20:00. Ingesso libero e gratuito.

L’autore, di origini triestine, dopo aver svolto regolare servizio nell’Arma, appassionato di pittura, partecipa a svariate manifestazioni culturali nel Varesotto e nella vicina Svizzera.

Tra il 1990 e il 2024, ha ottenuto vari riconoscimenti tra cui la citazione sul “Dizionario Critico Artitalia”, a cura del prof. Mario Monteverdi (Edizioni Artitalia); il 1° posto alla XXII edizione del concorso Arti Figurative, con il quadro dal titolo “SENZA VOLTO SENZA NOME EPPUR QUOTIDIANAMENTE EROI”; vincitore del V^ concorso internazionale indetto dal Comune di Vengono Superiore (VA) con il quadro “IL SENTIERO CHE PORTA AL MARE”; si classifica al 1° posto del concorso Interministeriale di arti Figurative “Ritorno alla Terra e al Mare” indetto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; premiato nell’ambito del Concorso Internazionale di Arte Contemporanea “Natale Con l’Arte” indetto dal Comune di Aurisina ed espositore alla “Biennale di Venezia Padiglione Italia Friuli Venezia Giulia”.

Tra i quadri più significativi che verranno esposti (in totale 19), in stretta attinenza all’attività istituzionale dell’Arma dei Carabinieri, si ricordano:

  • “Ingresso a Trieste”, riproduzione pittorica di una foto iconica dell’arrivo di due motociclisti dell’Arma il 26 ottobre 1954, in Trieste;
  • “Virgo Fidelis”, la patrona dell’Arma dei Carabinieri sullo sfondo di San Giusto;
  • “Scarpetta rossa”, una testimonianza dell’impegno dell’Arma dei Carabinieri contro la violenza di genere e il contrasto posto in essere verso ogni forma di supruso;
  • “Il Comandante”, una tela dedicata ai Comandanti di Stazione, vero nerbo dell’Arma dei Carabinieri.
  • Mostra grandi uniformi speciali

Il Caffè degli Specchi ed il Caffè Sacher hanno offerto la loro disponibilità ad ospitare, nelle proprie vetrine, l’esposizione di Grandi Uniformi Speciali e di Gala, di Ufficiali e Carabinieri, ancora in uso. L’esposizione sarà visitabile dal 1° all’8 giugno.