“ALEGRÍA – IN A NEW LIGHT” STA PER COMINCIARE DAL 13 GIUGNO AL 13 LUGLIO PORTO VECCHIO -SILOS TRIESTE

Come accade a volte come per le “Madeleine” di Proust, quest’oggi nel primo pomeriggio siamo tornati bambini. Non solo un odore, un profumo può richiamare alla mente momenti di felicita fanciullesca, anche un gesto, un’azione come l’apertura sopra i nostri occhi dello “ Grand Chapiteau” del più famoso circo mondiale, ci ha ridestato ricordi vissuti da bambini, assieme ai nostri cari, nel vedere che la “favola” che saremmo andati a vedere si stava innalzando sotto i nostri occhi. Ed è stato così: oggi finalmente, il magnifico e mastodontico tendone bianco del “Cirque du Soleil” ha preso forma sostanziale e grandiosa, apparendo nello skyline di Trieste. Non per nulla tra mare e Carso, tutti saranno invitati ad individuarlo, chi da San Giusto, chi magari da Monte Grisa o Opicina ed inviare le loro foto sui social come #alegriatrieste.

Tralasciamo per ora di parlare dello spettacolo, fino alla conferenza stampa del 12 giugno, precedente alla grande “prima”, del 13 giugno prossimo quando il magico mondo del “Cirque du Soleil” tornerà a scintillare anche sotto il cielo di Trieste con lo spettacolo “Alegría – In a New Light”, nell’area del Silos in Largo Santos, trasformata per l’occasione in una vera e propria cittadella del sogno circense. Ma a dirla così è riduttivo, il “Cirque du Soleil” è molto di più che un circo, ad iniziare dai suoi vari interpreti: è una elaborazione maestosa, che unisce tradizione e innovazione, portando in scena da mercoledì 13 giugno una delle opere più iconiche della compagnia canadese che ha il suo headquarter e la sua native residence a Montrèal in Quebec, proprio nel suo “Porto Vecchio”. Oggi è comparso come per una magia il suo tendone da 2350 posti nel nostro “Porto Vecchio” e che a detta di tutti gli intervenuti, dalla Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Economiche, Serena Tonel, anche lei con elmetto da cantiere e pettorina fluorescente assieme a il Presidente de “Il Rossetti” Francesco Granbassi e Marzia Ginocchio Managing Director de “L’Alveare Produzioni”, hanno sottolineato che anche grazie a questo grandioso evento culturale, tutta l’area in questione è stata rivalutata e ha avuto una riqualificazione anche nella pavimentazione, inaspettatamente veloce grazie a questo evento. La stessa portavoce della “Coop-Alleanza 3.0” che ha offerto gratuitamente, in comodato d’uso quasi tutta l’area, per una parte della stessa si deve ringraziare anche le Ferrovie dello Stato, era entusiasta di questa incredibile joint venture, che sembrava impossibile da realizzare: ma oggi il sogno si è avverato.

Facciamo presente che a livello mondiale Trieste è l’unica che ha potuto innalzare questa gigante struttura, in una posizione così centrale per una città o metropoli, tutta la location del “Cirque du Soleil “: l’imponente organizzazione e le strutture collaterali del “Grand Chapiteau” hanno bisogno di un’ area vastissima; basti pensare che il solo tendone si estende su oltre 4.505 metri quadrati.

Per presentare questo spettacolo “Alegría – In a New Light”, spettacolo nato 40 anni fa che compie e esaurisce a Trieste il suo quarantennale, il “Cirque du Soleil” ha reinventato e rivisitato completamente lo spettacolo offrendo allo spettatore una veste completamente rinnovata.

A tutti gli intervenuti in rappresentanza delle varie istituzioni, per parlare e rispondere alle domande dei giornalisti, già precedentemente nominati, Stefano Curti, Direttore Organizzativo de “Il Rossetti”.non poteva credere ai suoi occhi: in 10 minuti il tendone si è innalzato, un sogno che pensava irrealizzabile fino a pochi anni fa, dove città come Roma e Milano – le precedenti tappe italiane di questa riedizione dello spettacolo.-. potevano permettersi di accogliere il “Cirque du Soleil”, ma facendo accollare agli spettatori anche 30 minuti di metropolitana, come ribadiva la Ginocchio de “L’ Alveare Produzioni” e proprio Francis Jalbert , il portavoce del “Cirque du Soleil”, ribadendo la splendida sinergia con tutti gli enti interessati, riaffermava due punti essenziali: il pensare che gli spettatori di una città possano giungere anche a piedi a vedere lo spettacolo è una cosa impensabile per altre location e la grande professionalità di uomini e donne, non solo del “Cirque du Soleil”, ma anche dell’indotto triestino che hanno collaborato e continueranno a farlo per questo lungo mese di spettacoli. Tutti hanno inoltre evidenziato il ritorno finanziario sulla città, il Presidente Granbassi.ha anche sottolineato che Trieste si sta ponendo, dopo spettacoli come questo o come “Les Miserables” sulla scena internazionale o almeno del Nord-Est europeo, come punta di richiamo e centro, della vita artistica. Basti pensare che si dovrebbero avere, secondo previsioni almeno 40.000 spettatori, cosa che per la Ginocchio potrebbero arrivare a 60.000 biglietti staccati.

E’ chiaro che la ricaduta economica non è indifferente: i ticket venduti giungono non solo da tutte le regioni italiane ma anche da più di ottantasei paesi e non bisogna dimenticare l’attracco delle navi croceristiche nel nostro Porto; è chiaro, inoltre, che non si parla più di uno “spettatore” mordi e fuggi, ma di intere famiglie che, compiendo centinaia di chilometri, si fermeranno nella nostra città, avendo così l’occasione di ammirare e scoprire quanto Trieste può offrire: la natura con il mare e il suo Carso, i suoi Musei e la sua enogastronomia.

Per portare in tournée questa grande kermesse dalla durata di un mese, vogliamo sottolineare che è un’impresa non da poco, anzi, una movimentazione molto complessa e articolata di 77 tir, ricordiamo che il solo peso per le attrezzature è di quasi 2000 tonnellate e solo per l’enorme tendone, alto 20 metri per 50 di diametro che potrà ospitare fino a 2.350 spettatori a serata, sono serviti per sostenerlo 300 pali di cui 4 di acciaio portanti, con 550 picchetti e ci sono voluti più di 100 addetti tra maestranze del “Cirque” e addetti della città per innalzarlo, ma non solo attrezzisti triestini hanno trovato un lavoro anche se temporaneo, il recruiting day del 20 maggio al “Il Rossetti” è stato fondamentale per reclutare 180 figure lavorative tra cui personale per i servizi anche di supporto quali il facchinaggio, la biglietteria, la vigilanza non armata, per l’area retail e per il food&beverage.

Sono 119 le persone del “Cirque du Soleil” coinvolte, tra artisti e tecnici, provenienti da 25 nazionalità diverse che parlano 14 lingue differenti, dove l’inglese è la lingua ufficiale di questo microcosmo. Per attrezzare l’allestimento di tutto il sito: dai camerini al foyer, dalla biglietteria alla zona vip a sovra prezzo.-. zona per circa cento ospiti dove potranno consumare e bere sia prima che durante l’intervallo bevande e spuntini sia dolci che salati e avere un’entrata di cortesia per loro nel Grand Chapiteau.- dalle varie postazioni di merchandising, dalla zona sicurezza e per posizionare i cartelloni e affissi del “Cirque du Soleil” ci vogliono almeno 8 giorni di ininterrotto lavoro di più di 150 persone.

Per un mese Trieste diventerà un centro ancora più attrattivo e turistico grazie a questo evento con più spettatori si presume del Triveneto, secondo solo al Jova Beach Party del 2024 a Lignano, ma lo spettacolo era gratuito.

Alcune info:

Biglietti disponibili su www.ticketone.it

Per seguire gli eventi e novità dello spettacolo

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Per l’evento a Trieste:

#alegriatrieste