UNA SERATA SPECIALE CON IL REGISTA E IL DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA FRANCO LECCA. NEL GIARDINO DI PALAZZO BUROVICH, alle 20.30, LA PROIEZIONE DI “PASOLINI, UN DELITTO ITALIANO”, TRA MEMORIA, CINEMA E IMPEGNO CIVILE. UN EVENTO DEL CENTRO STUDI PASOLINI CON LE GIORNATE DELLA LUCE, PER PARLARE AI GIOVANI DI OGGI CON LE IMMAGINI DI IERI
Casarsa della Delizia, che custodisce nel suo cimitero la tomba di Pier Paolo Pasolini, è da sempre luogo di memoria e riflessione sulla vita e l’opera del grande poeta e intellettuale. Una riflessione che, nell’anno in cui si ricordano i 50 anni della morte di Pasolini, venerdì 13 giugno passerà attraverso le immagini e le parole del cinema, linguaggio potente e diretto capace di dialogare anche con le nuove generazioni. Alle 20.30, nel giardino di Palazzo Burovich – sede del Municipio – sarà proiettato “Pasolini, un delitto italiano”, film-inchiesta del 1995 diretto da Marco Tullio Giordana. Ad aprire la serata sarà proprio il regista, in dialogo con Franco Lecca, direttore della fotografia del film.
L’appuntamento, organizzato dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini nell’ambito del festival Le Giornate della Luce di Spilimbergo, e in collaborazione con il Comune di Casarsa della Delizia, offrirà al pubblico una nuova occasione per rileggere la figura del poeta e cineasta friulano.
“Pasolini, un delitto italiano” è un film che ha segnato profondamente il racconto cinematografico degli anni Novanta. Attraverso un impianto narrativo lucido e asciutto, il regista racconta la vicenda giudiziaria e umana seguita all’assassinio di Pasolini, avvenuto nella notte tra l’1 e il 2 novembre del 1975 a Ostia. Protagonista della pellicola è Giuseppe “Pino” Pelosi, unico imputato, la cui confessione verrà messa in discussione da una lunga serie di elementi mai chiariti.
Il film non cerca verità assolute, ma solleva interrogativi. Attraverso l’intreccio tra scene girate e materiali d’archivio, Giordana costruisce un’opera che ricorda per molti versi il cinema civile americano – da JFK di Oliver Stone a Il caso Moro di Giuseppe Ferrara – e mette a fuoco le zone d’ombra di un processo discusso, in cui l’ipotesi di un delitto politico si scontra con quella, più comoda, di un omicidio passionale.
Nel cast figurano attori del calibro di Giulio Scarpati, Nicoletta Braschi, Andrea Occhipinti, Claudio Amendola e Ivano Marescotti, interpreti capaci di restituire con intensità le tensioni sociali e culturali di un’Italia attraversata da profonde fratture.
L’incontro con Marco Tullio Giordana e Franco Lecca rappresenta non solo un’occasione rara per ascoltare dalla viva voce degli autori il processo creativo dietro il film, ma anche per riflettere sull’attualità del pensiero pasoliniano a cinquant’anni dalla sua morte.
Come sottolinea Marco Salvadori, presidente del Centro Studi Pasolini: «Abbiamo scelto, per ricordare i 50 anni dalla morte di Pasolini, di parlare soprattutto ai giovani, utilizzando i loro linguaggi, come il cinema, per riscoprire insieme quanto sia attuale la sua voce. La presenza a Spilimbergo, nell’ambito delle Giornate della Luce, di un grande regista come Marco Tullio Giordana che ha affrontato direttamente la morte del poeta, ci ha dato la possibilità di portare questo evento a Casarsa, grazie alla collaborazione con Il Circolo di Spilimbergo: un dono alla nostra comunità e a tutti gli amici del Centro Studi. Ma soprattutto un’occasione di confronto vivo e profondo con l’autore di un’opera così importante e delicata».
L’ingresso alla serata è libero fino a esaurimento posti. In caso di maltempo l’evento si terrà in sala consiliare.

