Nella cornice di Palazzo Ferdinandeo, sede di MIB Trieste School of Management, si è tenuta oggi la solenne cerimonia di conferimento del Diploma MBA Honoris Causa a Philippe Donnet, Group CEO di Generali.

Questo prestigioso riconoscimento ha celebrato Donnet in quanto, come si legge nelle Laudatio Magistralis, rappresenta “un modello esemplare per gli studenti, per la comunità accademica e per il mondo manageriale“.

Il conferimento dell’Master of Business Administration Honoris Causa a Philippe Donnet segna la ripresa di una tradizione trentennale della Scuola, iniziata nel 1993 con Gianfranco Viezzoli, allora presidente di Enel. Nel corso degli anni questo riconoscimento è stato assegnato a personalità come Pietro Marzotto, Marco Tronchetti Provera, Leonardo del Vecchio, Gilberto Benetton, Mario Draghi, Alessandro Profumo, Paolo Scaroni, e più di recente nel 2018 e 2019 a Giuseppe Bono e Giampiero Benedetti.

Questa onorificenza – ha spiegato Vladimir Nanut, Amministratore Delegato e fondatore di MIB Trieste School of Managementcelebra un protagonista assoluto del comparto assicurativo e finanziario a livello globale. Gli MBA Honoris Causa hanno l’intento di offrire agli studenti modelli di riferimento che, con le loro rilevanti competenze e straordinarie capacità di leadership, hanno saputo raggiungere traguardi di eccellenza nel proprio ambito di attività. Non solo, ma attraverso iniziative come quella odierna, MIB Trieste vuole dare sostanza non solo al suo ruolo strategico di fattore di crescita e di sviluppo del capitale umano a disposizione del sistema economico, ma anche alla propria funzione di arricchimento della cultura d’impresa, in un Paese dove notoriamente tale aspetto presenta limiti e carenze storiche”.

La leadership di Donnet – ha aggiunto Andrea Tracogna, Dean della Scuolaè da sempre orientata alla costruzione, alla gestione della complessità senza semplificazioni e all’innovazione responsabile: è un punto di riferimento per ciò che vogliamo trasmettere nelle nostre aule e per il tipo di impatto che vogliamo generare attraverso la nostra azione formativa. Il focus del MIB è sulla eccellenza accademica e sulla rilevanza per il mondo del business, con la nostra specializzazione distintiva nel settore assicurativo e finanziario e l’impegno costante nella ricerca applicata e nell’innovazione, anche in relazione ai temi ESG e dell’Intelligenza Artificiale. Modelli di leadership come quello che Philippe Donnet rappresenta sono punti di riferimento per ciò che vogliamo trasmettere nelle nostre aulee per il tipo di impatto che vogliamo generare”.

IL CURRICULUM VITAE

Philippe Donnet, manager di spicco con doppia cittadinanza francese e italiana, ricopre la carica di Group CEO di Generali dal marzo 2016. La sua formazione accademica è di altissimo profilo: laureato in Ingegneria presso l’École Polytechnique di Parigi nel 1983, è diventato attuario nel 1986 e ha conseguito il titolo di agrégé presso l’Institut des Actuaires Français (IFA) nel 1991. La sua carriera internazionale è stata costellata di ruoli di crescente responsabilità. Tra il 1985 e il 2007, ha ricoperto diverse posizioni chiave all’interno del Gruppo AXA, tra cui CEO di AXA Italia (1999–2001), Regional CEO Southern Europe, Middle East, Latin America and Canada (2001–2003), Presidente e CEO di AXA Re e AXA Corporate Solutions (2002–2003), CEO di AXA Japan (2003–2006) e Regional CEO Asia Pacific (2006–2007). Successivamente, è stato Managing Director Asia Pacific presso Wendel Investissement a Singapore nel 2007 e co-fondatore della società di investimento HLD a Parigi nel 2010. Nell’ottobre 2013, è entrato in Generali come Country Manager Italy e CEO di Generali Italia S.p.A., gestendo un complesso programma di integrazione dei cinque marchi della società attivi sul territorio nazionale. Dal marzo 2016, in qualità di Group CEO, ha guidato Generali attraverso un percorso di costante trasformazione e rafforzamento, supervisionando il successo di ben tre piani strategici che hanno ricevuto ampio apprezzamento dal mercato.  Un successo confermato dall’aver garantito un rendimento totale per gli azionisti pari quasi al 342 per cento, il più alto del settore assicurativo europeo, oltre all’aumento del dividendo per azione superiore circa dell’80 per cento. Inoltre, l’attuale strategia di Gruppo “Lifetime Partner 27: Driving Excellence”, mira a rafforzare ulteriormente la competitività globale di Generali. Le sue eccezionali qualità di leadership sono state riconosciute a livello internazionale: è stato nominato “Best CEO” del settore assicurativo in Europa per quattro anni consecutivi (settembre 2022, marzo 2023, settembre 2023, giugno 2025) da Institutional Investor ed Extel. Tra le sue onorificenze figurano il Chevalier de l’Ordre National du Mérite (2006), il Chevalier dans l’Ordre de la Légion d’honneur (2016) e il titolo di Cavaliere del Lavoro (2021). Si segnala, inoltre, la sua precedente carica di Presidente della MIB Trieste School of Management tra il 2015 e il 2018.

LE MOTIVAZIONI

Le motivazioni alla base del Conferimento sono state annunciate da Francesco Venier, Direttore Executive MBA e Dean for Executive Education, nella sua Laudatio Academica.

Il Conferimento dell’MBA Honoris Causa vuole riconoscere la leadership esemplare di Philippe Donnet, che ha non solo rafforzato la posizione competitiva di Generali nel mercato assicurativo e dell’asset management globale, ma ha anche posto la sostenibilità e i criteri ESG al centro di ogni decisione strategica, accelerando la trasformazione digitale e orientando l’organizzazione verso un approccio sempre più centrato sulle esigenze dei clienti. Un esempio chiaro della sua visione è la promozione e creazione nel 2017 di The Human Safety Net, una fondazione globale che opera in 26 paesi a supporto di persone in condizioni di vulnerabilità, e che ha già raggiunto quasi 800.000 beneficiari attraverso programmi per famiglie fragili e per rifugiati con doti imprenditoriali. La sua sensibilità verso il patrimonio culturale si è manifestata attraverso importanti interventi di recupero, come la riapertura al pubblico delle Procuratie Vecchie a Venezia e il restauro dei Giardini Reali, oltre al sostegno per l’acquisizione di Palazzo Carciotti a Trieste e la costituzione della Fondazione Agorai, una piattaforma innovativa per il dialogo tra accademia e mondo economico nel campo dell’intelligenza artificiale. Sotto la sua guida, Generali ha inoltre rafforzato significativamente la propria influenza presso le istituzioni europee, assumendo un ruolo proattivo nei dibattiti chiave sulla ripresa economica post-pandemica e sul Green Deal europeo, dimostrando come l’impresa privata possa contribuire costruttivamente alle grandi sfide contemporanee.

LA LECTIO MAGISTRALIS

Nella sua Lectio Magistralis Philippe Donnet ha illustrato la propria visione di leadership umana, sviluppata nel corso della sua carriera nel settore privato e in ruoli istituzionali, e plasmata anche dalla sua formazione ingegneristica all’École Polytechnique, dalla pratica del rugby e dalla disciplina militare. Un leader, secondo Donnet, deve possedere innanzitutto la consapevolezza di non poter avere successo da solo, coltivando un forte senso di squadra e una grande empatia verso i collaboratori. L’esperienza nel rugby in particolare, insegna che neppure i fuoriclasse possono vincere le partite da soli, rendendo indispensabile lavorare con i compagni e fidarsi di loro. Per questo, è fondamentale circondarsi di persone capaci, con mente brillante e forte conoscenza tecnica, dalle quali si possa continuamente imparare. Un leader è chiamato a creare un ambiente in cui ognuno possa esprimersi al meglio, dimostrando fiducia nei propri manager e colleghi, permettendo loro di essere pienamente responsabilizzati, di prendere decisioni e di esprimere idee e dubbi con fiducia e senza timori. Questo approccio mira a stimolare l’intelligenza collettiva del gruppo, ovvero la capacità di cooperare e condividere informazioni e conoscenze per raggiungere obiettivi comuni. Inoltre, è cruciale saper implementare processi strutturati e definire responsabilità chiare, una lezione appresa dall’esperienza militare che insegna l’importanza di ruoli ben definiti e procedure formali. Altre qualità essenziali includono l’avere una mente aperta e coraggio nei momenti che contano, il saper mantenere alti livelli di energia – che influenza positivamente quella del team –, il rendere la multiculturalità e la diversitàassoluti punti di forza di un’organizzazione, e il guardare ben oltre l’immediato, sviluppando una visione che lasci un impatto a lungo termine. Infine, il leader deve essere capace di adattarsi rapidamente al contesto che cambia, anche uscendo dalla propria zona di comfort.

Donnet si è poi soffermato sulla responsabilità sociale del leader aziendale. In un contesto esterno sempre più complesso e in rapida evoluzione a causa di elementi quali la pandemia, le tensioni geopolitiche, il cambiamento climatico e la rivoluzione digitale, le grandi aziende private come Generali devono, a suo giudizio, unire le forze con governi, istituzioni pubbliche e realtà accademiche attraverso partenariati pubblico-privati per affrontare grandi temi di interesse generale. In questo senso, il manager ha fornito diversi esempi concreti di quanto fatto da Generali negli anni – come la collaborazione con il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite per lanciare soluzioni assicurative innovative volte a rafforzare la resilienza finanziaria e climatica nei paesi in via di sviluppo -, a dimostrazione del grande impegno del Gruppo a favore della sostenibilità, un ambito in cui la consistenza tra motivazioni, parole e azioni deve sempre essere massima.

Infine, Donnet ha posto un’enfasi particolare sulla responsabilità etica connessa alla leadership, sottolineando l’importanza di agire in modo retto e senza zone d’ombra e ricordando che le azioni e le parole di un leader possono avere conseguenze negative significative anche per l’intera organizzazione e per le persone che vi lavorano.

In conclusione, quello del leader è un ruolo molto complesso, che richiede di sviluppare continuamente capacità tecniche e soft skills. Sebbene garantire la buona gestione e la sostenibilità finanziaria e operativa dell’azienda rimanga fondamentale, sono cambiati i modi di farlo e gli stakeholder a cui rendere conto, includendo non solo gli azionisti, ma anche dipendenti, distributori, fornitori, operatori finanziari, decisori politici, e la società nel suo insieme. Nonostante la sua complessità, Donnet ha descritto la leadership come una sfida incredibilmente stimolante, che offre la gratificazione di creare valore reale per molte persone insieme al proprio team.

MIB TRIESTE SCHOOL OF MANAGEMENT

MIB Trieste School of Management è una realtà accademica indipendente, fortemente collegata al sistema universitario e al mondo delle imprese, attiva da oltre trent’anni nell’alta formazione manageriale. La Scuola si è sviluppata nell’ecosistema scientifico ed economico di Trieste, valorizzandone le peculiarità e mantenendo uno sguardo aperto al mondo grazie a una solida rete di relazioni internazionali. MIB Trieste si posiziona centro di eccellenza, concentrandosi sui Master post-laurea e post-esperienza, con una specializzazione distintiva nel settore assicurativo e finanziario. La Scuola è riconosciuta come un punto di riferimento in Italia per lo sviluppo delle competenze, la valorizzazione del talento e la formazione di manager e leader, che oggi operano in oltre 100 paesi. Sviluppa MBA, Master e Corsi specialistici, Corporate Master, Executive MBA, fondando le sue attività su un forte orientamento internazionale, un profondo impegno etico e una costante spinta verso l’innovazione.

MIB Trieste opera seguendo due principi fondativi: l’eccellenza accademica e la rilevanza per il business, e rafforza la propria offerta tramite la ricerca applicata, come il Centro di Ricerche Assicurative “Ermanno Pitacco”, sostenuto anche da Generali e Allianz.
La qualità dei suoi programmi è riconosciuta da prestigiosi accreditamenti internazionali quali ASFOR, EFMD e AMBA. In crescita non solo dimensionalmente ma anche in termini di impatto sociale, MIB ha costituito nel settembre 2024 la Fondazione MIB, un soggetto non profit volto a rafforzare la sua missione educativa e civica, promuovendo l’accesso allo studio e iniziative di valore sociale.