Trieste si riconferma sempre più come protagonista nel panorama artistico internazionale: un punto d’incontro tra est ed ovest, crocevia di popoli, tradizioni, culture ed arti, oggi come ieri.
E proprio l’arte è l’elemento cardine attorno a cui gravita “Arte e Leggerezza – East Meets West” un progetto interessante quanto audace che vede protagonista un gruppo di artisti internazionali e locali coinvolti nella mostra permanente in allestimento a Trieste per opera di Laura Krainz-Leupoldt, collezionista di arte contemporanea della Baviera ma dalle radici triestine.
La storia ha visto Trieste crescere e svilupparsi come una città cosmopolita. Situata al centro dell’Europa è sempre stata una porta verso l’Oriente, un ponte tra il nord e il sud dell’Europa, sede e snodo di scambi commerciali e culturali con tutto il Mediterraneo che ha visto la convivenza di culture, etnie e religioni anche molto distanti tra loro.

Proprio per queste sue specifiche peculiarità, Trieste ben si inserisce come sede privilegiata per accogliere la mostra permanente “Arte e Leggerezza – East Meets West”, un racconto artistico che si snoda in tre ambiti ed altrettante sedi. Tre spazi all’interno di Palazzo Tergesteo che ospitano opere di artisti di fama internazionale, contemporanei e del passato, ognuna espressione di un diverso approccio alla leggerezza e allestite secondo tre concetti portanti: Arte e Vita, Arte e Musica, Arte e Filosofia.
“Il mondo ha bisogno di leggerezza come di aria – ha dichiarato Laura Krainz-Leupoldt – è un modo di vivere aperto alla trasformazione e alla creatività, che promuove spostamenti verso il bene e il bello. È una leggerezza che non significa superficialità, ma piuttosto capacità di cogliere ciò che è essenziale, semplice, autentico. L’arte può essere il linguaggio perfetto per comprendere la leggerezza e guidarci verso il benessere. Riconoscendo a Trieste il ruolo storico di Porta d’Oriente, vogliamo offrire un luogo di incontro tra culture attraverso la “leggerezza dell’arte”, dove le esperienze di artisti mediorientali e occidentali possano esprimersi insieme.”
Il progetto, che gode del patrocinio del Comune di Trieste e del Circolo della Stampa di Trieste, è stato presentato oggi in conferenza stampa alla presenza di Giorgio Rossi, assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo del Comune di Trieste, dell’ideatrice Laura Krainz-Leupoldt e di alcuni artisti che fanno parte del progetto come Marina Apollonio, Anne Blanchet, Rosa Hessling, Bim Koehler, Pfeifer & Kreutzer, Franz Riedl, Villibossi, Peter Weber, Reinhard Wöllmer e Rashid Al Khalifa, artista visivo interdisciplinare, membro della famiglia reale del Bahrain e presidente della RAK Art Foundation, realtà vicina alla KLK Foundation (Krainz-Leupoldt Kulturstiftung) con cui ne condivide gli intenti comuni nella promozione dell’arte come veicolo per la condivisione e lo scambio interculturale.
Al momento la visita è consentita a gruppi di persone su invito ma con l’obiettivo di aprire appena possibile gli spazi al pubblico, nella prospettiva di proporre delle visite guidate strutturate con l’intento di presentare questi spazi come una sorta di “Locus amoenus” in grado di stimolare la riflessione sull’arte e sul suo ruolo come rinnovato strumento di conoscenza, unione e pace.