
Rinnovate le vie che fiancheggiano l’omonima chiesa, il Comune di Trieste prosegue con la riqualificazione complessiva di piazza Sant’Antonio, grazie anche a un nuovo finanziamento regionale.
Questa mattina hanno fatto il punto con la stampa sul posto il sindaco Roberto Dipiazza; l’assessore comunale alle Politiche del Patrimonio Immobiliare Elisa Lodi; in rappresentanza dell’assessore comunale alle Politiche del Territorio Michele Babuder, il consigliere comunale Alberto Polacco e i dirigenti dei Lavori Pubblici; l’assessore regionale Pierpaolo Roberti.
“Oggi celebriamo il completamento di una parte di un’importante opera pubblica”, ha dichiarato il sindaco Roberto Dipiazza: “A nome della città ringrazio la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, nella persona dell’assessore Pierpaolo Roberti, per l’attenzione dedicata a Trieste. Sono molto soddisfatto per la scelta di posare questo tipo di pietre, a testimonianza della continuità rispetto a piazza della Borsa, piazza Verdi, via Cassa di Risparmio e via Torino. Proseguiremo la riqualificazione di piazza Sant’Antonio ponendo la massima attenzione alla scelta della pavimentazione per ogni specifica zona”.

“Ringrazio la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia perché in sede di concertazione quest’estate ha compreso le necessità di Trieste e le ha calate nella realtà”, ha detto l’assessore Elisa Lodi: “L’area di Sant’Antonio rappresentava una delle ultime piazze cittadine ancora da riqualificare. Quello che presentiamo oggi è un risultato molto soddisfacente per i commercianti e per tutti i triestini, con interventi in continuità rispetto al passato sulle rinnovate vie laterali Ponchielli e Paganini, per un valore pari a oltre 780 mila euro. I lavori proseguiranno con la riqualificazione della zona antistante il sagrato, grazie a un ulteriore milione di euro accantonato dalla Giunta comunale, e si estenderanno quindi a tutta la piazza, grazie al nuovo finanziamento regionale di 2,3 milioni di euro”.

“Sono risorse importanti, che testimoniano l’importanza di mantenere un dialogo costante con gli Enti sovraordinati, per realizzare progetti ambiziosi”, ha continuato l’assessore Elisa Lodi: “In piazza Sant’Antonio l’Amministrazione comunale, in particolare il mio assessorato e quello guidato dal collega Michele Babuder, di cui porto i saluti, attuerà una riqualificazione conservativa, senza stravolgere la piazza, nel rispetto del desiderio della cittadinanza e in stretto coordinamento con la Soprintendenza. Ringrazio ancora la Regione perché il finanziamento destinato a questa piazza si inserisce in un più ampio contesto di risorse dedicate al nostro territorio che ci permettono di intervenire in diversi ambiti, non solo nel centro cittadino. Penso ad esempio alle strutture sportive. Stiamo lavorando a 360 gradi”.
Le risorse a supporto dell’opera sono:
- 780.560 euro (risorse comunali per la realizzazione del primo lotto);
- 1 milione di euro (accantonamento di fondi comunali per il secondo lotto);
- 2,3 milioni di euro (finanziamento regionale per il completamento del progetto).
Il progetto generale

Il progetto generale di riqualificazione mira a ricomporre la scena urbana che va dal Canal Grande alla chiesa di Sant’Antonio, passando attraverso la centralissima piazza: quest’ultima è coinvolta in una soluzione tecnico-progettuale complessiva assieme al giardino centrale, alle vie Paganini, Ponchielli e (in parte) della Zonta.
Tale soluzione prevede la creazione di uno spazio altimetricamente omogeneo e senza gradini; la proposizione della successione dei diversi assetti temporali dell’area; la riproposizione del disegno delle sponde originarie del canale secondo quanto rinvenuto nella documentazione storica e iconografica; la risistemazione della parte centrale conservando la componente a verde.

Primo lotto: vie Paganini e Ponchielli
Il primo lotto funzionale dell’intervento si è concentrato sulle vie laterali Paganini e Ponchielli, tramite il rifacimento della pavimentazione di pregio con lastre di arenaria nuova, delle dimensioni lineari analoghe ai masegni storici esistenti.
Non è stato possibile riposizionare i vecchi masegni in quanto quelli reperibili lungo l’area di intervento si sono stimati in quantità insufficiente e, contrariamente a quanto accaduto per la sistemazione delle sponde qualche anno fa, non è stato possibile attingere ai masegni depositati in Porto Vecchio-Porto Vivo, in quanto già prenotati per quell’area.
Sono stati inseriti manufatti idonei allo smaltimento delle acque meteoriche costituiti una feritoia corrente lungo i marciapiedi per sversare l’acqua di pioggia nelle cassette delle caditoie esistenti e quindi nei relativi allacciamenti.
L’intervento dopo l’esecuzione dei sottoservizi da parte di AcegasApsAmga Spa con risorse proprie e con fondi del PNRR è partito da via Paganini nell’autunno 2024 con l’obiettivo di giungere a termine entro l’estate 2025.

Secondo lotto: il sagrato
Il secondo lotto funzionale dell’intervento si concentra sull’area del sagrato antistante la chiesa di Sant’Antonio Nuovo.
I vecchi masegni reperiti nel corso dei lavori sui sottoservizi nell’area saranno posizionati nella porzione di sagrato individuata come centrale dalle direttrici della prosecuzione del Canale di Ponterosso nonché degli edifici dell’asse ortogonale via Dante-via Trenta Ottobre.
Nelle parti laterali laterali che rappresentanto la prosecuzione delle vie Paganini e Ponchielli, invece, si opterà per la continuità, quindi per la pavimentazione di pregio con lastre di arenaria nuova delle dimensioni lineari analoghe ai masegni storici esistenti (come nel primo lotto).
Al termine della pavimentazione in masegno si trova la fascia di bordura in lastre di arenaria di grandi dimensioni, che simulano le pietre di banchina riproponendo l’impronta dell’antico canale di Ponterosso, come già realizzato in via San Spiridione-via Filzi al termine del primo intervento di riqualificazione delle Sponde del Canale.
Per l’area all’interno della sagoma del canale, la Soprintendenza (parere dd. 28.03.2023) ha imposto un materiale lapideo difforme, come ad esempio pietra di aurusina bocciardata, in modo da evidenziare inequivocabilmente la diversa natura del sedime.
Terzo lotto: giardino e fontana
Ovviamente questa tipologia e finitura verranno riproposte nel terzo lotto di riqualificazione che si concentrerà sul giardino centrale e sulla fontana.
Verranno infine inseriti manufatti idonei allo smaltimento delle acque meteoriche: una feritoia corrente lungo i marciapiedi sverserà l’acqua di pioggia nelle cassette delle caditoie esistenti e quindi nei relativi allacciamenti, che saranno sottoposti ad apposite verifiche ed eventuale rifacimento qualora necessario.