Una città raccontata due volte: con le parole di Paul Auster e con l’obiettivo del fotografo Euro Rotelli, di origini toscane ma ormai friulano di adozione dopo anni di residenza a Fiume Veneto. Nasce così New York, Paul Auster and me, un racconto fotografico di circa 90 immagini in bianco e nero che conduce il pubblico a perdersi tra le strade di Manhattan, senza itinerari prestabiliti: un invito a vivere la città più che a visitarla che trasforma la metropoli americana in un intreccio di letteratura e immagini. Molto più di una mostra fotografica, il progetto si configura come un’esperienza che intreccia scrittura e immagini, memoria e sguardo, viaggio e narrazione. L’esposizione allestita a Palazzo Ragazzoni, a Sacile, sarà inaugurata venerdì 12 settembre alle 18.00 alla presenza dell’autore,della curatrice Elena Cantori di Start Cultura Trieste e di Ruggero Spagnol, Assessore alla Cultura del Comune di Sacile che sostiene la mostra assieme alla Regione Friuli Venezia Giulia.
Rotelli ha intrapreso questo percorso ispirandosi in particolare alla Trilogia di New York, dando forma visiva alle suggestioni dello scrittore recentemente scomparso. Centrale, in particolare, uno dei passaggi più celebri di Città di vetro, dove Auster descrive New York come un labirinto di passi senza fine, luogo in cui smarrirsi diventa condizione primaria. Su questa scia, Rotelli compone un racconto fotografico che non vuole dare certezze, ma aprire percorsi, restituendo la città come spazio di contraddizioni: luci e ombre, grattacieli scintillanti e pieghe di miseria, follie immaginate e vite reali. Il progetto è stato condiviso e approvato dallo stesso Auster, che aveva colto nella ricerca del fotografo un’affinità profonda con la propria scrittura.
Come scrive Auster, «Quasi ogni giorno, che facesse bello o brutto, caldo o freddo, lasciava l’appartamento e girava per la città – mai con un’autentica meta, andando semplicemente dove lo portavano le gambe. New York era un luogo inesauribile, un labirinto di passi senza fine…»: in queste parole, Rotelli ha trovato il filo conduttore della sua ricerca: trasformare il cammino senza meta in un atto di visione, facendo della fotografia una scrittura parallela.
Il percorso espositivo non presenta la New York da cartolina, ma un mosaico di sensazioni in bilico tra realtà e immaginazione. È la stessa ambivalenza che Auster ha reso protagonista dei suoi romanzi, dove il vagabondare diventa metodo di conoscenza e il perdersi condizione necessaria per ritrovarsi. La macchina fotografica diventa strumento di erranza e rivelazione, come la penna per Auster, regalando pagine di un romanzo urbano da leggere con gli occhi. A completare il progetto, il volume New York, Paul Auster and me (Postcart Edizioni, 2023), che sarà presentato durante l’inaugurazione insieme all’autore, all’editore e allo storico della fotografia Giancarlo Torresani.
Fotografo pubblicitario e artista, Euro Rotelli affianca al lavoro professionale una ricerca personale che intreccia sperimentazione tecnica e narrazione poetica. Le sue opere, esposte in Italia e all’estero, hanno ottenuto riconoscimenti e premi internazionali. La mostra è visitabile ad ingresso libero fino al 5 ottobre. Giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 19.30; sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Tutte le info sul sito startcultura.it