Trieste, Monfalcone e Gorizia dal 18 settembre. Tre mostre d’autore, un concorso internazionale per le scuole e un ricco programma formativo
La 21ª edizione di Questa Volta Metti in Scena… si apre nel segno della creatività e della contaminazione tra arti e saperi. Il progetto transfrontaliero promosso dall’Associazione cultura Opera Viva, che da oltre vent’anni coniuga arte contemporanea, didattica e valorizzazione del talento giovanile, propone tre mostre d’autore con conferenze e incontri dedicati, un concorso artistico internazionale rivolto agli studenti degli Istituti Scolastici Superiori del Friuli Venezia Giulia ed esteri e una mostra conclusiva dei giovani autori.


“Il filo conduttore è HOMO FABER – L’Arte Ovunque” – sottolinea la Direttrice artistica Lorena Matic – “un percorso che indaga l’uomo come artefice del proprio futuro, capace di superare confini e discipline, trasformando con creatività la realtà che lo circonda. L’HOMO FABER è colui che crea ovunque, in ogni ambito e luogo – culturale, artistico e scientifico – contaminando linguaggi e tendenze. La sua attitudine al fare diventa un ponte tra pensiero, gesto e innovazione” – spiega Lorena Matic.
Il programma
Il progetto Questa Volta Metti in Scena…HOMO FABER si apre a Trieste, giovedì 18 settembre, alle ore 11.00 al Civico Museo Sartorio e alla Biblioteca Statale Stelio Crise, con l’evento “TOUCH” che prevede una conferenza introduttiva alla mostra, con il prof. Mathew Diamond, neuroscienziato della SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, e a seguire – alla Biblioteca Statale Stelio Crise – l’inaugurazione dell’esposizione (visitabile fino al 17 ottobre, con orario dal lunedì al giovedì 8.30-18.30 e il venerdì 8.30-13.30. Organizzata in collaborazione con la SISSA – Area Neuroscienze – la mostra propone una lettura scientifica del tema, per visualizzare attraverso le immagini l’attività cerebrale del tatto. Esperienza sensorialeche interessa una specifica area del cervello, capace di tradurre attraverso specifici codici ciò che tocchiamo. Il tatto si associa al fare/creare con le mani, che nell’arte diventa azione dopo il pensiero, mentre nella scienza, qui contraltare, si versa sul fronte della sensazione.

Il progetto proseguirà a Monfalcone, al MuCa Museo della Cantieristica, con l’inaugurazione venerdì 26 settembre, alle ore 11,00 (visitabile fino al 27 ottobre, con orario dal venerdì al lunedì 10.00-18.00), della mostra “BUILDING TO CREATE”: l’arte contemporanea qui si appropria di altri ambiti creativi e diviene eccellenza. Saranno esposte le opere di Matea Benedetti, costumista e stilista slovena, dalle creazioni etico-sostenibile dai grandi valori ambientali: tessuti creati dalla buccia della mela, dalla fibra di foglia dell’ananas, dall’alga marina…; Serena Bellini, artista e designer che dal “frammento” ri-composto crea opere che divengono vestizioni per luoghi da abitare; Luca Angelina, scultore non vedente che plasma visioni sulla precarietà di comunicazione della società moderna; Davide Salucci, regista pluripremiato, che propone un cortometraggio video animato che rivela complicate relazioni tra umani.

L’ultimo appuntamento espositivo è in programma a Gorizia, al Kulturni Dom, giovedì 23 ottobre, con l’inaugurazione alle ore 11.00 (visitabile fino al 7 novembre, con orario dal lunedì al venerdì 9.00-13.00 e 15.00-18.00 e durante le manifestazioni del Teatro) della mostra “PLATFORM” di fotografia d’autore, che mette in scena il rapporto tra uomo e macchina, tra natura e tecnica. Un nucleo storico – allestito in collaborazione con il CRAF Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo con immagini del Fondo Zanussi – e uno contemporaneo – con le opere di Enzo Tedeschi, che declina quel “Ovunque” nel sottotitolo in immagini narrative che raccontano l’HOMO FABER della produzione nell’industria, artigianato e agricoltura, in cui il fare diviene Arte Relazionale, tra realtà e capriccio dell’inconscio.

Il progetto ideato e diretto da Lorena Matic, prodotto da Opera Viva Associazione culturale si realizza con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con il contributo della SISSA, le Fondazioni Casali ETS, l’Unione Italiana, la CAN di Pirano e la ZKB, con la collaborazione del Comune di Trieste, del Comune di Monfalcone, la Biblioteca Statale Stelio Crise, il CRAF e il Kulturni dom di Gorizia.
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