Alla sala Bobi Bazlen due incontri di approfondimento nell’ambito della mostra “Il tempo di Omero. Voce, corpo, sguardo di Antonutti”: giovedì 25 settembre con il fotografo di scena Umberto Montiroli sul tema “Omero Antonutti e il cinema dei fratelli Taviani”, e sabato 27 settembre con il direttore del museo Biblioteca dell’attore su “Il teatro di Omero Antonutti”.

Trieste – Nell’ambito della mostra “Il Tempo di Omero. Voce, corpo, sguardo di Antonutti”, allestita a Trieste negli spazi della Sala Selva al piano terra di Palazzo Gopcevich (via Rossini 4), sono in programma nell’ultima settimana di settembre due incontri di approfondimento.

Giovedì 25 settembre alle ore 17.30 nella Sala “Bobi Bazlen” si svolgerà l’incontro con il fotografo di scena Umberto Montiroli sul tema “Omero Antonutti e il cinema dei Fratelli Taviani”, organizzato dalla Casa del Cinema di Trieste in collaborazione con il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. Umberto Montiroli (Roma, 1942) è tra i più importanti fotografi di scena del cinema italiano. Storico collaboratore di Paolo e Vittorio Taviani – di cui ha documentato tutti i film da “Padre padrone” (1977) a “Leonora addio” (2022) – ha lavorato con grandi registi come Nanni Moretti, Gianni Amelio e David Lynch (“Velluto blu”). Nel corso della sua carriera ha ritratto attori e attrici di fama internazionale, tra cui Isabella Rossellini, Denis Hopper, Peter O’Toole, Gian Maria Volonté, Alberto Sordi, Harvey Keitel, Helena Bonham Carter, Nastassja Kinski, Ben Gazzara, Penelope Cruz e Charlotte Rampling.

Sabato 27 settembre alle ore 17.30 nella Sala “Bobi Bazlen” si svolgerà l’incontro “Il Teatro di Omero Antonutti”: una conversazione con Alessandro Tinterri, docente di Storia del Teatro all’Università degli Studi di Perugia e Direttore del Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, moderata da Paolo Quazzolo, docente di Storia del Teatro dell’Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Studi Umanistici. L’incontro è realizzato dall’Università degli Studi di Trieste in collaborazione con la Casa del Cinema di Trieste e il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. Alessandro Tinterri è professore associato di Storia del teatro e dello spettacolo all’Università di Perugia, dove insegna dal 1999. Ha tenuto corsi e lezioni anche a Napoli, Genova, Milano, Firenze, Torino, Trento, Bari, Siena, Venezia e Bergamo. Dal 1978 al 2004 ha lavorato al Museo Biblioteca dell’Attore, di cui oggi è Direttore, ed è stato redattore della rivista “Teatro Archivio” (1979-1990). Ha partecipato a convegni e congressi internazionali sulla documentazione teatrale e collabora come “Special Advisor” all’International Bibliography of Theatre. Autore di numerosi saggi, ha scritto per quotidiani e riviste come “la Repubblica”, “Il Secolo XIX”, “L’Indice” e “l’Unità”, oltre a collaborare con programmi culturali di Rai Radio3.

L’esposizione “Il Tempo di Omero. Voce, corpo, sguardo di Antonutti”, visitabile a Palazzo Gopcevich fino al 12 ottobre, è realizzata in omaggio alla carriera di Omero Antonutti (1935-2019), attore di teatro, cinema, televisione e celebre doppiatore, friulano di origini e triestino d’adozione, nella ricorrenza del 90esimo anniversario della nascita. Realizzata dalla associazione Casa del Cinema di Trieste, in co-organizzazione con il Comune di Trieste e in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste e con l’Associazione Culturale Omero Antonutti, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Nata da un’idea di Franco Però, curata dal Prof. Paolo Quazzolo e dal Prof. Massimiliano Spanu dell’Università degli Studi di Trieste – DiSU, l’iniziativa si avvale della consulenza scientifica del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl e della partecipazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, del Teatro Nazionale di Genova, di Mittelfest, delle Teche Rai. Gli allestimenti sono opera dello studio Basiq di Trieste.

La mostra sarà visitabile da mercoledì a domenica con ingresso libero in orario 10-18.
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a [email protected] e a [email protected].

Biografia di Umberto Montiroli

Umberto Montiroli (Roma 1942) è uno dei grandi fotografi di scena del cinema italiano. Da “Padre padrone” (1977) ha documentato i set di tutti i film di Paolo e Vittorio Taviani (eccetto “La notte di San Lorenzo”), compreso l’ultimo “Leonora addio” (2022), diventando il fotografo di fiducia per i due registi toscani. La sua carriera inizia nel 1959, con l’agenzia di G.B. Poletto, fotografo esclusivo della casa cinematografica Titanus. Dal 1977 inizia a lavorare come fotografo di scena: nel corso degli anni ha collaborato, tra gli altri, con Nanni Moretti (“Aprile”, “La stanza del figlio”), Gianni Amelio (“Porte aperte”), Luigi Magni (“In nome del popolo sovrano”), Giovanni Veronesi (“Per amore solo per amore”), Sergio Citti (“Vipera”, “Fratella e sorello”), Michele Soavi (“Arrivederci amore ciao”). Nel suo curriculum, anche il cult movie di David Lynch “Velluto blu”. Ha inoltre fotografato attori e attrici del calibro di Isabella Rossellini, Denis Hopper, Peter O’Toole, Gian Maria Volontè, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Harvey Keitel, Giancarlo Giannini, Helena Bonham Carter, Mariangela Melato,  Nastassja Kinski, Ben Gazzarra, Sergio Rubini, Penelope Cruz, Diego Abatantuono, Charlotte Rampling, Michele Placido, Riccardo Scamarcio, Kyle MacLachlan, Sabrina Ferilli, Antonio Albanese.

Biografia Alessandro Tinterri

Alessandro Tinterri, dal 1999, prima a contratto e dal 2005 come professore associato, insegna Storia del teatro e dello spettacolo all’Università di Perugia, Dipartimento di Lettere-Lingue e Storia delle civiltà antiche e moderne. È stato inoltre professore a contratto presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, Facoltà di Lettere e Filosofia, e presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Genova. Ha inoltre tenuto lezioni al Politecnico di Milano e nelle Università di Firenze, Genova, Torino, Trento, Bari, Siena, Venezia e Bergamo. Tra il 1975 e il 1978 ha lavorato al Teatro Stabile di Genova. È attualmente Direttore del Museo Biblioteca dell’Attore, dove ha precedentemente lavorato dal 1978 al 2004 dirigendo il settore Biblioteca. Ha preso parte a convegni di studi teatrali o specialmente dedicati al tema della documentazione e della conservazione dei materiali bibliografici e archivistici. In quest’ultimo ambito è intervenuto ai Congressi della Société Internationale des Bibliothèques et des Musées des Arts du Spectacle, tenutisi a Belgrado (1980), Londra (1985 e 1998), Mannheim (1988), Helsinki (1996). Dal 1979 al 1990 ha fatto parte del comitato di redazione della rivista “Teatro Archivio”. Dal 1983 collabora come “Special Advisor” all’International Bibliography of Theatre. Ha collaborato con giornali e riviste (“Il Secolo XIX”, “la Repubblica”, “Lettera dall’Italia”, “L’Indice”, “l’Unità”, “Diario”, “Bellitalia”, “Film D.O.C.”) e con i programmi culturali della terza rete radiofonica della RAI.