Martedì 30 settembre 2025, alle ore 17.30 presso la Camera di Commercio della Venezia Giulia in Piazza della Borsa 14 a Trieste avrà luogo il Convegno intitolato “Un secolo e mezzo di relazioni diplomatiche tra Italia e Serbia: convergenze storiche nell’Adriatico”
L’iniziativa, promossa dall’Unione dei Serbi in Italia, dall’Unione degli Istriani e dal Consolato Generale della Repubblica di Serbia a Trieste, e coorganizzata dalla Camera di Commercio Venezia Giulia, viene proposta nell’occasione dei 150 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Serbia.
Si tratta di un’importante occasione di confronto culturale e istituzionale, che vedrà la partecipazione dei seguenti relatori:
- Stefano Pilotto – docente di storia dell’integrazione europea
- Massimiliano Lacota – presidente dell’Unione degli Istriani
- Mila Mihajlovic – storica e giornalista
- On. Dimitri Coin – presidente del gruppo parlamentare di amicizia italo-serba
- On. Jovan Palalic – presidente del gruppo parlamentare di amicizia serbo-italiana
Modera Lidija Radovanovic – presidente dell’Unione dei Serbi in Italia
Sono attesi i seguenti indirizzi di saluto istituzionali:
- Serena Tonel – vicesindaco del Comune di Trieste
- Antonio Paoletti – presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia
- Nikola Paunovic – console gerente del Consolato generale della Repubblica di Serbia a Trieste
Al centro dell’incontro vi saranno i legami storici e diplomatici che, da secoli, uniscono Italia e Serbia. L’obiettivo è valorizzare tali relazioni, mettendo in luce i momenti salienti della storia condivisa e proiettandoli in una prospettiva di dialogo e cooperazione futura.
Un’attenzione particolare sarà rivolta alla costa adriatica, che nel XX secolo è stata teatro di eventi di grande rilievo storico Durante la Prima guerra mondiale fu luogo di cooperazione con la Regia Marina Militare italiana, che contribuì a salvare l’esercito serbo trasferendolo da Bari e Brindisi fino a Corfù. Alla fine della Seconda guerra mondiale visse il momento tragico dell’esodo istriano, fiumano e dalmata. Negli anni ’90 del Novecento fu infine scenario del doloroso esodo serbo.
Fare memoria di tutte le tragedie comuni del passato è qualche cosa di importante ed essenziale per costruire un futuro di rispetto e convivenza per tutti i popoli che oggi vivono lungo le coste dell’Adriatico e nelle regioni vicine.
