Dopo Udine e Gorizia, mercoledì 8 ottobre “Le Giornate della Mostra del Cinema di Venezia” proseguono al Cinema Ariston di Trieste con le proiezioni della 40° Settimana Internazionale della Critica.
L’iniziativa, promossa da AGIS, ANEC e FICE delle Tre Venezie con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, porta nelle sale del territorio le opere prime selezionate dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), che da quarant’anni scopre e sostiene gli autori emergenti.
Un percorso che valorizza il cinema d’autore e le nuove voci, offrendo al pubblico l’occasione di vivere la sala come luogo di incontro e condivisione e di lasciarsi sorprendere da storie e linguaggi che arricchiscono lo sguardo sul presente.
Le proiezioni iniziano alle 18.00 con “Festa in famiglia” (Italia, 2024, 19’) di Nadir Taji, vincitore del Premio Miglior Regiadella SIC@SIC. Un giorno di festa si trasforma in dramma quando l’atmosfera serena di una famiglia marocchina viene spezzata da un episodio scioccante: Hassan molesta di nascosto la cugina di soli dodici anni. La scoperta costringe gli adulti a scegliere tra proteggere l’unità familiare o affrontare la verità, in un conflitto senza vie d’uscita che mette in crisi legami e responsabilità. Nato a Cremona nel 2000 e formatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, il regista italo-marocchino ha iniziato la sua carriera sui set televisivi per poi dedicarsi a cortometraggi e documentari, con un interesse costante per temi legati alla verità, ai legami familiari e ai cortocircuiti culturali e generazionali.
Subito a seguire verrà proiettato “A Dance in Vain” (Cina, 2024) di Lee Hong-chi, Proiezione speciale, fuori concorso alla SIC 2025. Monkeylavora dietro le quinte di una compagnia teatrale, portando avanti giornate sempre uguali in una grande città che le appare improvvisamente estranea. Da quando il suo compagno Leo ha scelto di togliersi la vita, la sua assenza aleggia come un fantasma che si insinua in ogni gesto, mentre il mondo intorno sembra incapace di ascoltare il suo dolore e le restituisce soltanto frasi vuote: “Dovresti essere grata, sei già così fortunata”. Lee Hong-chi, attore taiwanese classe 1990 è premiato al Golden Horse Awards e al Taipei Film Festival per “Thanatos, Drunk”. Dopo il Leone del Futuro vinto alla Mostra di Venezia con l’esordio “Love Is a Gun” (SIC 2023), torna dietro la macchina da presa trasformando quell’alienazione personale in un racconto intimo e poetico, dove lutto e memoria si intrecciano con il bisogno universale di sentirsi visti.
Le proiezioni riprenderanno poi alle 20.30 con “La moto” (Italia, 2024, 20’) cortometraggio a firma di Matteo Giampetruzzi. In una torrida estate tra le montagne del Sud Italia, il giovane e timido Luca scopre un’attrazione segreta per Valerio, più grande di lui e appassionato di motociclette. Nella quiete della campagna i due si incontrano di nascosto, rincorrendo un desiderio che lentamente si trasforma in ossessione e mette Luca di fronte al sottile confine tra piacere e violenza. Giampetruzzi, classe 1999, si è formato tra Roma e San Sebastián; i suoi cortometraggi, presentati in festival internazionali, indagano sessualità, crescita e memoria.
Ultimo evento in cartellone è la visione di “Gorgonà” (Grecia/Francia, 2024, 95’) di Evi Kalogiropoulou, regista e artista visiva che nei suoi progetti ha sempre esplorato temi legati all’inclusione e all’esclusione, alle identità transculturali e alle figure femminili della mitologia greca. Ambientato in una piccola città-stato greca dominata da una raffineria di petrolio, il film racconta l’ascesa di Maria, giovane donna scelta dal leader malato Nikos come possibile erede in un sistema di potere governato dagli uomini. L’arrivo di Eleni, cantante del bar del paese, innesca una trasformazione che intreccia desiderio, rivelazioni familiari e ribellione. Ispirata dal mito di Medusa e dall’antica Eleusi, un tempo luogo di culti che celebravano la forza femminile, Kalogiropoulou costruisce un film distopico che fonde western, azione e vendetta con un impeto femminista e sovversivo: una lettera d’amore al cinema di genere e, insieme, un racconto di emancipazione che fa della rabbia e della metamorfosi un atto di liberazione.
L’appuntamento successivo al Cinema Ariston di Trieste con la rassegna “Le Giornate della Mostra del Cinema di Venezia” sarà mercoledì 15 ottobre.
Tutte le proiezioni sono a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.
Il calendario completo è disponibile su www.agistriveneto.it e sulla pagina Facebook @agis.trevenezie.
Per informazioni
Unione Interregionale Triveneta Agis
tel. 049 8750851 – [email protected] – www.agistriveneto.it