Presentata la pubblicazione celebrativa e annunciata la costituzione di un’associazione di ex allievi, docenti e amici. Successivamente sarà realizzata anche una mostra dedicata alla figura dello storico direttore Giovanni Cesca.
Settant’anni di formazione, di giovani e adulti che hanno trovato la loro strada, di formatori che hanno trasmesso saperi e valori.
Civiform, punto di riferimento regionale per la formazione professionale, ha celebrato nel 2025 il suo 70° anniversario con una giornata di festa e riflessione che si è tenuta oggi,giovedì 23 ottobre a Cividale del Friuli.
L’evento, dal titolo “I 70 anni di Civiform: tra storia, attualità e futuro”, costituiva un momento di incontro tra chi ha contribuito alla crescita dell’ente e chi ne rappresenta il presente e il domani. Un’occasione per ripercorrere insieme un cammino iniziato nel 1955 con la nascita del Centro di Addestramento Professionale – quando la sede di Rubignacco ospitava corsi per elettricisti, falegnami e tipografi destinati ai giovani – poi evoluto nel 1995 nella Cooperativa Sociale sempre su iniziativa dell’E.F.A e divenuto, nel 2001, Civiform. La storia di Civiform affonda però le sue radici in un passato ancora più lontano: nasceva infatti oltre 120 anni fa l’Istituto Friulano Orfani di Guerra con l’istituzione di scuole professionali interne. Nel tempo ha formato generazioni di studenti, contribuendo alla crescita del territorio e del mondo del lavoro friulano.
La giornata si è aperta con la Santa messa officiata da S.E. Mons. Riccardo Lamba, Arcivescovo di Udine al Duomo di Cividale, ed è poi proseguita con un evento pubblico al Teatro Ristori, dove si è assistito a una narrazione corale tra passato, presente e futuro da parte di ex allievi, docenti storici e rappresentanti del mondo dell’impresa, dell’educazione e della società civile, che sono intervenuti portando la loro personale testimonianza.
Nell’occasione è stata anche presentata la pubblicazione celebrativa dedicata ai 70 anni di Civiform. È seguito un pranzo a cura degli allievi di ristorazione e panetteria pasticceria di Civiform, seguito da una visita ai laboratori didattici.
Un legame profondo con il territorio
Civiform nasce da una lunga tradizione di formazione e solidarietà ed ha saputo evolversi senza perdere le proprie radici. Negli ultimi decenni Civiform ha affiancato ai percorsi di formazione per ragazzi anche corsi per adulti e numerosi programmi di inclusione sociale ed è inoltre impegnato a rafforzare la propria azione sul territorio, a promuovere l’internazionalizzazione e a sviluppare nuove forme di cooperazione transfrontaliera, in linea con i mutamenti sociali ed economici, mantenendo sempre saldo il legame con il mondo delle imprese e delle istituzioni. Oggi è una realtà educativa e sociale con sedi a Cividale del Friuli e Trieste, e corsi che spaziano dalla ristorazione alla panificazione, dalla grafica al turismo, fino ai percorsi di accoglienza per i più fragili. Conta oltre 180 dipendenti, 200 collaboratori; 650 allievi dai 14 ai 18 anni e oltre 2000 adulti in formazione continua ogni anno. La cooperativa promuove un’azione formativa sempre più aperta e orientata al bene comune e al futuro delle giovani generazioni.
“Continuità e innovazione sono i nostri capisaldi” – ha ricordato il Presidente di Civiform Roberto Molinaro. “Guardiamo al futuro con fiducia – ha proseguito Molinaro -, consapevoli che i valori, le esperienze di ieri e in particolare e le persone sono la base solida su cui costruire il domani di Civiform”. “Gli ex allievi sono il primo riferimento per il collegamento con il territorio e sono portatori di valori e saperi che l’Istituto ha messo a disposizione dell’intera comunità” ha sottolineato Molinaro annunciando la costituzione di un’associazione di ex allievi, docenti e amici di Civiform e, successivamente, la creazione di una mostra dedicata alla figura dello storico direttore Giovanni Cesca.
“Il 70° anniversario rappresenta non solo una ricorrenza, ma una tappa di passaggio verso il futuro, per continuare a formare con passione, competenza e umanità le nuove generazioni” ha sottolineato nel suo intervento la Direttrice Generale di Civiform, Chiara Franceschini.
Il Sindaco di Cividale Daniela Bernardi ha portato i saluti dell’amministrazione comunale sottolineando come l’operato dell’Ente sia“parte integrante dell’identità, del patrimonio umano e dei valori fondanti della città, quali accoglienza, dialogo e crescita attraverso la conoscenza e il lavoro”.Alessia Rosolen, Assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione e Ricerca, Università e Famiglia è intervenuta ricordando come il Centro Civiform sia “rimasto nei decenni fedele allo scopo per cui è stato fondato, ovvero promuovere una formazione che non solo trasmetta competenze tecniche, ma anche principi di solidarietà, giustizia sociale e senso di comunità. Questo è stato l’obiettivo di settant’anni anni di Civiform che ha messo, e continuerà a farlo, al centro la persona e i suoi talenti”.
La giornata ha rappresentato un momento di incontro e memoria condivisa, rivolto in particolare agli ex allievi– intervenuti numerosi –che hanno vissuto la scuola nei suoi primi decenni di vita, quando ancora era conosciuto come “CAP” e poi come “CFP”. Sul palco si sono succeduti numerosi ospiti, tra cui Matteo Bortuzzo, classe 1939, ex istruttore nei corsi per Falegnami e Mobilieri e Guerrino Poiana e Giovanni Bordignon, che hanno dedicato più di 30 anni all’insegnamento e all’orientamento scolastico. Assieme a loro, Renata Purpura, Direttrice Formazione permanente continua e superiore di Civiform, Gianfranco Cassin, Presidente di Etica del Gusto, Mondi Selimi, giunto in Italia giovanissimo, non accompagnato, oggi libero professionista con una carriera di alto livello nel mondo degli impianti elettrici, Cristian Sedran manager del Distretto del Turismo Corte Natisonis assieme a due ex allievi, Gianfranco Csorba che dopo la qualifica ha lavorato al Ritz di Londra e ora è restaurant manager in un prestigioso hotel e Giada Zambella, ex allieva pasticcera, oggi impegnata in un corso di laurea magistrale. Nel corso della mattinata hanno portato i loro saluti anche Federica Sacenti, presidente di Scuola Centrale Formazione, una delle principali reti nazionali di formazione professionale di cui Civiform è socio fin dai primi anni Duemila e Serena Mizzan, presidente di Confcooperative Alpe Adria, che ha donato una targa celebrativa a Civiform in quanto cooperativa associata a Confcooperative Alpe Adria che proprio quest’anno festeggia il traguardo di 30 anni di cooperazione.
LA STORIA
La sede di Rubignacco di Cividale sin dall’immediato dopoguerra (1921) ospitava l’Istituto Friulano Orfani di Guerra con la istituzione di scuole professionali interne (disegno, sartoria maschile e femminile, falegnameria, officina fabbrile, un laboratorio cestai e un forno per il pane).Ma è dopo la seconda guerra mondiale che nasce ciò che oggi è conosciuto come CIVIFORM. Ci sono due date che non possono essere dimenticare.Il 24 maggio 1946 a Udine, con riconoscimento prefettizio e del Governo Militare alleato,è costituito l’Ente Friulano di Assistenza, per iniziativa dell’allora Arcivescovo Mons. Raffaele Nogara.
L’8 aprile 1948 l’allora Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi firma il Decreto Legislativo n.421 con il quale tutti gli immobili siti a Rubignacco di Cividale sono destinati all’E.F. A ” ..per l’educazione e l’istruzione degli orfani del Friuli e degli orfani dei profughi del confine orientale italiano”.
La struttura ospitava, in continuità, corsi di qualifica per elettricisti, meccanici e falegnami e dopo la istituzione del Centro Addestramento Professionale (CAP) anche per edili, tipografi e saldatori (1956-1957). Dal 1974-1975 sono attivi i corsi per panettieri e pasticcieri.Con l’intervento della Camera di Commercio, vennero attivati corsi per scalpellini, per la lavorazione del marmo e della pietra piasentina.
Nel 1995 EFA decide di innovare la gestione, con la costituzione di una cooperativa sociale, con il coinvolgimento delle associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale friulano, di alcune istituzioni del mondo cattolico, il Comune di Cividale del Friuli e l’allora Banca Popolare di Cividale.
Il nuovo assetto, cooperativo denominato dal 2001 Civiform, amplia ulteriormente l’attività: nel 1998 è avviato il settore ristorazione (cuochi e personale di sala); dal 2002 è attivata presso il Convitto l’ospitalità dei MSNA; dal 2009 sono avviati i corsi per l’area benessere (parrucchieri/estetiste).Dal 2016 è attivata la sede di Trieste-Opicina, acquisita dall’Opera Villaggio del Fanciullo. dove nel dicembre 2024 è stato inaugurato un nuovo e avveniristico laboratorio di cucina.Negli ultimi dieci anni, infine, è avviata e gradualmente intensificata l’attività di formazione per gli adulti.
CIVIFORM OGGI
Per brevità alcuni dati: 80.000 metri quadrati di superficie occupate dalle due sedi, 50 aule didattiche, 48 laboratori,150 posti letto nelle sedi convittuali; 180 dipendenti; 200 collaboratori a contratto. Oltre 650 allievi in prima formazione e più di 2000 adulti in formazione continua, per complessive 85.000 ore di formazione anno erogate. A ciò si aggiunge l’impegno in numerosi programmi regionali, tra cui, a puro titolo esemplificativo, AttivaScuola, di cui l’Ente è capofila.
LA VISIONE DEL FUTURO
La cooperativa è impegnata ad accrescere la ricaduta di ciò che fa nel territorio, con tutte le necessarie azioni e protagonismi sinergici con l’attività formativa. Per questo per concorrere ad una valorizzazione delle produzioni del territorio fa da poco parte del Distretto del Commercio “Corte Natisonis” e stringe partnership e relazioni con istituzioni e realtà del territorio.
Gli scenari economici e sociali stanno rapidamente mutando, con l’internazionalità che rappresenta oggi un ingrediente trasversale dell’azione formativa a tutti i livelli. Da ciò, ad esempio, le esperienze di cooperazione nell’ambito di Interreg Italia – Slovenia e di Italia-Croazia e la definizione di nuovi partenariati di collaborazione nel territorio di riferimento.
L’obiettivo dell’Ente è collaborare per l’affermazione del bene comune e costruire il futuro per le giovani generazioni e per le persone adulte. Questi primi settanta anni sono solo una importante tappa di un lungo cammino.