La rosa dei finalisti nelle categorie narrativa, saggistica e bambini/ragazzi, selezionati tra i 134 titoli a concorso. Premio alla carriera all’antropologo Gian Paolo Gri per il saggio “Cose dall’altro mondo” (Forum Editrice)
Da oltre vent’anni punto di riferimento per chi racconta le terre alte, Leggimontagna torna a Malborghetto per premiare le migliori opere che hanno partecipato alla 23esima edizione del concorso letterario.
Un’edizione che ha riscosso molto successo nel panorama editoriale dedicato alla montagna e alla sua cultura: sono stati ben 134 i titoli iscritti, suddivisi nelle categorie narrativa, saggistica e la nuova, rivolta ai lettori più giovani, bambini/ragazzi.
Sabato 8 novembre, a Palazzo Veneziano, insieme agli autori e agli editori si scopriranno le classifiche tra riflessioni, letture e note, con le incursioni letterarie di Carlo Tolazzi, i commenti musicali di Denis Biason e la conduzione della giornalista Francesca Spangaro (ore 17, ingresso libero).
In collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco, anche quest’anno verrà assegnato il premio Dolomiti Unesco al saggio che maggiormente esprima i valori universali del patrimonio mondiale.
Sempre nell’ambito della saggistica, verrà inoltre attribuito il premio alla carriera all’antropologo Gian Paolo Gri.
Per la giuria il riconoscimento racchiude in sé due premi: un omaggio alla carriera, ma anche a un’opera letteraria di grande spessore. Gri, per anni componente fondamentale della giuria di saggistica, ha conseguito una carriera accademica nel campo dell’antropologia culturale preziosissima nel far capire la natura e l’origine di molte delle tradizioni montane, e nel sensibilizzare su molti problemi che hanno investito e investono le terre alte. Nel saggio a concorso, “Cose dall’altro mondo” (Forum Editrice), Gri riunisce dodici frammenti della cultura materiale del mondo contadino friulano e svela la natura di cose in cui si fondono materiale e immateriale, azioni pratiche e rituali, credenze e tradizioni, grazie alle quali riprende forma un mondo che si rischia di dimenticare.
A ricevere il riconoscimento di Amico alpinista sarà in questa edizione Luciano De Crignis: carnico, maestro di sci alpino e sci alpinismo, guida alpina, è stato un pioniere dello sci estremo sulle montagne di casa e non solo, dove ha disegnato vie impensabili su pendenze incredibili. Per De Crignis “lo sci non è solo un fatto tecnico, è gioia di leggere la neve come un libro”.
I LIBRI FINALISTI
Nella categoria narrativa, con la giuria composta da Luciano Santin, Riccarda de Eccher, Fulvio ‘Marko’ Mosetti e Carlo Tolazzi: “Là dove nasce il silenzio” di Giuseppe Murtas (Nota), “Galel” di Fanny Desarzens (Gabriele Capelli Editore), “Manes. Tombe di alpinisti e pensatori” di Mirco Gasparetto (Idea Montagna).
Nella categoria saggistica, che ha visto in giuria Gianpaolo Carbonetto, Claudio Lorenzini, Giuseppe Muscio e Andrea Zannini: “No fall lines. Una storia dello sci dove è vietato cadere” di Giorgio Daidola (Mulatero), “Vaia. La tempesta nella memoria” di Daniela Perco, Iolanda Da Deppo, Michele Trentini (Cierre Edizioni), “La montagna che vogliamo. Un manifesto” di Marco Albino Ferrari (Einaudi), “Paul Preuss. Il signore dei precipizi” di David Smart (Corbaccio).
Nella categoria bambini/ragazzi, con Paola Cosolo Marangon, Paola Bordignon, Laura Candotti e Omar Gubeila in giuria: “La montagna” di Andrea Antinori (Fatatrac), “Amico. L’estate che cambiò tutto” di Massimiliano Ossini (Salani), “Un sasso è una storia” di Leslie Barnard Booth e Marc Martin (Lapis Edizioni), “La mia montagna” di François Aubineau e Jérôme Peyrat (MIMebù).
Leggimontagna 2025 è organizzato dall’Associazione delle sezioni Cai di Carnia, Canal del Ferro e Val Canale (Asca), in collaborazione con la Comunità di montagna della Carnia, il Consorzio Bim Tagliamento, il Consorzio Boschi Carnici, la Comunità di montagna Canal del Ferro e Val Canale, il Comune di Malborghetto Valbruna; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, della Camera di Commercio di Udine-Pordenone, della Fondazione Dolomiti Unesco; con il patrocinio del Cai Fvg, della Città di Tolmezzo, della Cineteca del Friuli, del Gism, dell’Associazione Giornalisti di montagna; in partnership con vicino/lontano, Arrampicarnia e l’Associazione culturale Cortolezzis.