Domenica 16 novembre finissage della mostra di Spilimbergo con il concerto del pianista Alessandro Del Gobbo. Per visitare le due esposizioni pordenonesi c’è tempo fino a sabato 15 novembre

Ultimi giorni per approfondire la figura e l’attività di Ado Furlan, scultore pordenonese che ha segnato il Novecento friulano e non solo, grazie all’omaggio pensato a 120 anni dalla sua nascita dalla Fondazione a lui intitolata, che ha organizzato un trittico di mostre, inserite nel programma 1905-2025 Ado Furlan scultore tra Pordenone e Spilimbergo.

A Pordenone, il cuore pulsante delle attività è proprio Casa Furlan dove, fino a sabato 15 novembre, si potrà ammirare la doppia esposizione Lo scultore e gli amici del Nord-Est e Una famiglia, una casa, una strada (via Mazzini 51-53, da martedì a venerdì 17-19.30, sabato 10-12.30 e 17-19.30), che permettono di contestualizzare, da un lato, l’ambiente culturale e, dall’altro, la storia della famiglia Furlan, ma anche le trasformazioni architettonico – urbanistiche che hanno interessato via Mazzini da metà ‘800 fino ai giorni nostri.

Si chiuderà ufficialmente domenica 16 novembre, invece, Le sculture ultime, allestita a Palazzo Tadea, a Spilimbergo (orario: sabato e domenica 10-13 e 15-19), occasione per ammirare, per la prima volta in Friuli, una serie di nudi femminili ai quali l’artista stava ancora lavorando quando morì, nel giugno del 1971. In questo caso, il finissage è in programma domenica alle 18, con un concerto del giovane ma già affermato pianista Alessandro Del Gobbo, che eseguirà musiche di Debussy, Beethoven e Chopin. L’iniziativa, in collaborazione con il Comune di Spilimbergo, vuole sottolineare un altro degli interessi nutriti dall’artista, quello per la musica.

Fino al 16 novembre, sempre a Palazzo Tadea, è visitabile anche la permanente Percorsi nella scultura italiana (aperta sabato e domenica, ore: 10-12.30/17-19.30) dall’Ottocento ai primi anni Duemila, che include opere dello stesso Furlan.

“Sono molto soddisfatta per il riscontro che le varie iniziative hanno riscosso a livello di pubblico e di stampa”, sono le parole di Caterina Furlan, figlia dell’artista e presidente della Fondazione Ado Furlan. “In particolare la mostra di Spilimbergo, grazie anche all’apporto dei soggetti partner, ha fatto breccia nelle più giovani generazioni, come dimostrano le visite guidate delle quali sono stati protagonisti gli allievi dell’Istituto superiore Il Tagliamento. Non solo: è proprio di questi giorni la richiesta, da parte di alcuni docenti della scuola secondaria di primo grado Bernardino Partenio, sempre di Spilimbergo, di poter visitare, in tre momenti diversi e con altrettante classi, l’esposizione dedicata alle sculture ultime. Auspico, dunque, che questa esperienza possa costituire per gli alunni una porta aperta verso la cultura artistica del territorio”.

Le tre mostre sono state rese possibili grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura. Alla buona riuscita delle stesse hanno contribuito i partner: Comune di Spilimbergo, Comune di Pordenone, Università degli Studi di Udine, CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, Istituto d’Istruzione Superiore Il Tagliamento di Spilimbergo e Associazione Tetra-Paraplegici FVG ODV – Udine. Le mostre sono patrocinate dai Comuni di Pordenone e di Spilimbergo, dall’Università degli Studi di Udine e dall’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Pordenone.