Con la sesta edizione della campagna #siamotuttinatiprematuri, la Fondazione Burlo Garofolo ha trasformato la Giornata Mondiale della Prematurità 2025 in un grande movimento collettivo, capace di unire istituzioni, sport, volontari e cittadini attorno alla “squadra viola” di Matteo. Ancora una volta, il 17 novembre, Trieste e molte altre città si sono colorate di viola per richiamare l’attenzione sulla nascita pretermine, un tema che la Fondazione promuove con costanza attraverso iniziative di sensibilizzazione e un sostegno concreto alle famiglie.
La campagna ha avuto come protagonista Matteo, nato nella Terapia Intensiva Neonatale dell’IRCCS Burlo Garofolo a sole 23 settimane e con un peso di 780 grammi. La sua storia, simbolo di coraggio e resilienza, ha guidato l’edizione 2025, ispirando migliaia di persone che, in tutta Italia e oltre i confini nazionali, hanno scelto di indossare o mostrare la t-shirt “MATTEO 780gr” e di condividere una foto per unirsi al messaggio della Fondazione. Fin dalle prime ore del mattino, immagini e messaggi di sostegno hanno iniziato a circolare sui social e sui siti istituzionali, trasformando la giornata in un racconto collettivo fatto di volti, luoghi e gesti di solidarietà.
La risposta alla campagna è stata sorprendente e, quest’anno, ha assunto una dimensione ancor più ampia: oltre a cittadini, famiglie, operatori sanitari, associazioni culturali, enti locali e realtà sportive, si sono uniti anche partner internazionali coinvolti direttamente dalla Fondazione Burlo. Tra le testimonianze più significative, quella dei vertici di DFDS e quella dell’Ospedale Pediatrico di Klagenfurt (Klinikum Klagenfurt am Wörthersee), che ha condiviso l’iniziativa con entusiasmo. Una partecipazione globale che ha contribuito a rafforzare il valore della campagna, rendendo ancora più evidente come la sensibilizzazione sulla prematurità sia un impegno che va oltre i confini territoriali e che trova nella Fondazione Burlo un punto di riferimento autorevole anche all’estero.
In questa grande mobilitazione, la Fondazione ha svolto un ruolo centrale, guidando il dialogo con la comunità e amplificando un messaggio che è arrivato lontano, grazie all’impegno nel coinvolgere partner, realtà imprenditoriali e istituzioni internazionali. Un lavoro che non solo accresce la visibilità della campagna, ma che apre nuove opportunità di collaborazione e fundraising, fondamentali per sostenere i progetti dedicati ai bambini nati troppo presto.
La Giornata Mondiale della Prematurità è stata anche un’occasione per ricordare l’impegno quotidiano della Terapia Intensiva Neonatale dell’IRCCS Burlo Garofolo, che ogni anno accoglie circa 300 piccoli pazienti. Come sottolinea la direttrice della TIN, dott.ssa Laura Travan, il reparto garantisce cure altamente specialistiche e un approccio centrato sul bambino e sulla famiglia, che prevede accesso libero 24 ore su 24 e un accompagnamento multidisciplinare lungo tutto il percorso di crescita. La tradizionale illuminazione in viola dei luoghi simbolici della città – dal Burlo ai palazzi istituzionali, fino alla fontana di Nettuno – ha rafforzato il messaggio della giornata, ricordando che dietro ogni nascita pretermine c’è una storia di forza, speranza e dedizione.
“Indossare una t-shirt può sembrare un gesto piccolo, ma insieme diventa un messaggio potente per tutti i bambini e le bambine nati prematuri”, ha affermato il dott. Gabriele Cont, presidente della Fondazione Burlo Garofolo. Le tantissime immagini arrivate da tutta Italia e dall’estero raccontano proprio questo: una comunità larga, aperta e solidale che si stringe attorno ai più piccoli, rinnovando il proprio impegno e trasformando un semplice gesto in una testimonianza collettiva di responsabilità e vicinanza.
La gallery completa delle foto inviate da tutta Italia e dall’estero è disponibile sul sito della Fondazione.