Si è svolta oggi a Villa Nachini Cabassi, la conferenza finale del progetto IRRIGAVIT, iniziativa transfrontaliera Italia–Slovenia dedicata allo sviluppo di strategie innovative per una gestione razionale dell’irrigazione e del suolo in viticoltura. L’evento ha riunito partner scientifici, istituzionali e rappresentanti del mondo produttivo, culminando con la firma del Memorandum of Understanding (MoU), un accordo che sancisce l’adozione condivisa delle linee guida tecniche elaborate nel corso dei due anni di lavoro.Il progetto, coordinato dal Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (Di4A) dell’Università di Udine, ha coinvolto aree pilota nei Colli Orientali del Friuli e nel territorio sloveno del Brda, sviluppando modelli e strumenti per incrementare la resilienza dei vigneti ai cambiamenti climatici, migliorare la gestione della risorsa idrica e promuovere pratiche di suolo più sostenibili.

I risultati del progetto
IRRIGAVIT ha prodotto evidenze scientifiche e applicazioni operative che rappresentano un significativo progresso per la viticoltura dell’area transfrontaliera.
Tra i principali risultati:Utilizzo del potenziale idrico fogliare come parametro cardine per valutare lo stato idrico della vite e definire l’irrigazione di soccorso.
Modelli di gestione idrica basati sulle fasi fenologiche della vite, capaci di ottimizzare qualità e resa in funzione dello stile enologico.
Introduzione di pratiche di inerbimento e sovescio, grazie alla selezione strategica di essenze (graminacee, leguminose, brassicacee) che incrementano la ritenzione idrica, riducono l’erosione, migliorano la fertilità del suolo e aumentano la resilienza del vigneto.
Impiego di tecnologie di remote sensing (multispettrali, iperspettrali, NDVI, GNDVI, PSSR), integrate con piattaforme GIS e strumenti DSS (come Vintel®), per monitorare lo stress idrico in modo puntuale.
Formazione di oltre 400 persone tra viticoltori, tecnici, studenti e ricercatori, diffondendo conoscenze e competenze innovative a livello transfrontaliero.
I quattro punti dell’accordo firmato
Il Memorandum of Understanding siglato oggi impegna i partner a:
1. Promuovere e applicare le linee guida IRRIGAVIT con particolare attenzione a:utilizzo del potenziale idrico fogliare;adozione di tecnologie di telerilevamento e della piattaforma IRRIGAVIT.EU;modelli idrici basati sulle fasi fenologiche;gestione del suolo tramite inerbimento e sovescio.
2. Mantenere e diffondere le linee guida riguardanti:irrigazione di soccorso;uso di colture di copertura e la gestione del suolo;strumenti digitali a supporto decisionale in materia di irrigazione e di strumenti di telerilevamento.
3. Istituire un gruppo di lavoro istituzionale Italia–Slovenia con produttori, ricercatori ed enti pubblici, per integrare le linee guida nelle politiche agricole e nel settore vitivinicolo.
4. Promuovere il trasferimento di conoscenze verso viticoltori, tecnici, imprese, università e stakeholder a livello regionale, nazionale e internazionale.
Dichiarazioni
Stefano Zannier, Assessore alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione Friuli Venezia Giulia“Il progetto Interreg Irrigavit ci restituisce risultati di straordinario interesse che ci consentono di applicare in vigneto un approccio scientifico all’irrigazione di precisione, per un uso più consapevole della risorsa idrica. Una pianificazione basata su dati e conoscenza offre ai produttori certezze sugli interventi da compiere, permette di ridurre i consumi, valorizza le nuove tecnologie e garantisce produzioni di qualità, rispondendo alle richieste del mercato e alle sfide poste dai cambiamenti climatici”. (Dichiarazioni complete da ARC)
Paolo Sivilotti, coordinatore del progetto IRRIGAVIT
“Il progetto si conclude in un momento di fragilità del territorio, segnato da eventi estremi come le recenti alluvioni che hanno colpito i Colli Orientali del Friuli e il Brda. Studiare l’acqua a 360 gradi – dalla siccità all’abbondanza – significa aiutare la viticoltura ad affrontare un futuro sempre più complesso. L’inerbimento e la gestione del suolo aumentano la resilienza dei vigneti, mentre l’irrigazione mirata, anche in anni piovosi, mantiene la vite in uno stato fisiologico stabile. Una viticoltura più oculata riduce l’impronta di CO₂, limita gli effetti estremi del clima e contribuisce alla sostenibilità economica ed ecologica del settore”.
I partner del progetto
IRRIGAVIT è stato realizzato da sei partner principali:Università di Udine – Di4A (capofila)Consorzio tutela vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo Kmetijski inštitut Slovenije Geodetski inštitut Slovenije RRA Severne Primorske d.o.o. Nova Gorica Università Ca’ Foscari Venezia
Con il supporto dei partner associati:ERSA, ARPA FVG, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Veneto Agricoltura, Consorzio Tutela Prosecco DOC, Università degli Studi di Padova, Consorzio Brda, Agenzia regionale dello sviluppo di Podravje – Maribor, Regione di coesione Slovenia Orientale, Centro di supporto alle imprese per lo sviluppo di tecnologie verdi, Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e dell’Alimentazione della Slovenia.