Il dicembre di Autunno Musicale, il cartellone ideato da Musincantus in collaborazione con la Provincia di Treviso e il Comune di Treviso, si apre con due appuntamenti ravvicinati, accomunati dalla volontà di riscoprire il patrimonio musicale e i protagonisti del passato della città di Treviso.

Sabato 6 dicembre alle 10.00 all’Oratorio Oikos del Duomo di Treviso sarà presentato il volume “Musiche Ritrovate” di Michele Pozzobon (Diastema Studi e Ricerche), dedicato al recupero di alcune preziose partiture del repertorio profano, presenti in manoscritti distrutti dall’incendio dell’Archivio capitolare seguito al bombardamento americano del 7 aprile 1944, copiate in un codice anonimo della seconda metà dell’Ottocento conservato alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia e riscoperte di recente.

A seguire lo stesso Pozzobon, esperto componente della Commissione Diocesana per la Musica Sacra e maestro di cappella del Duomo di Treviso, condurrà la visita guidata ai tesori musicali della Biblioteca Capitolare, intitolata “Tra codici e manoscritti” (prenotazione obbligatoria su Eventbrite.it): dopo il successo dell’apertura straordinaria in occasione della festa della musica 2022, la Biblioteca Capitolare riapre le sue porte con una serie visite guidate per scoprire i manoscritti e codici musicali più antichi di Treviso, conservati nello straordinario archivio che dal 1135 custodisce alcuni fra i documenti più preziosi della città. I visitatori potranno ammirare i pezzi più pregevoli dei fondi musicali e ascoltare l’ensemble Ethos in un’esecuzione estemporanea con lettura dalle partiture originali di una selezione dei capolavori più pregiati qui custoditi. Un’occasione unica per riscoprire tesori inestimabili e ascoltare le note di antichi canti della tradizione trevigiana riportati alla luce per la prima volta.

Lunedì 8 dicembre alle 16.00 alla Chiesa di Sant’Agnese, invece, l’appuntamento è con il tradizionale “Concerto dell’Immacolata”, che celebrerà il cinquecentenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina, sommo esponente rinascimentale della scuola polifonica romana del Cinquecento: l’Ensemble Ut diretto da Lorenzo Donati interpreterà la Missa Papae Marcelli, caposaldo di musica polifonica scritta da Giovanni Pierluigi da Palestrina – compositore del quale la Biblioteca Capitolare di Treviso custodisce dei materiali a stampa di valore -, generando un suggestivo dialogo musicale tra la tradizione polifonica rinascimentale e la spiritualità minimalista contemporanea. La Missa Papae Marcelli si colloca storicamente nella seconda metà del Cinquecento, un periodo cruciale, segnato dalle riflessioni del Concilio di Trento: in un contesto di dibattito sul ruolo della musica liturgica, accusata da alcuni ecclesiastici di essere troppo complessa a scapito dell’intelligibilità del testo sacro, l’opera di Palestrina, composta per sei voci, diviene il modello di un contrappunto fluido e sereno. Il compositore garantisce la supremazia e la comprensione del testo, creando un tessuto polifonico di grande equilibrio, consolidando la Messa come simbolo di chiarezza e profonda spiritualità. L’esecuzione della Missa sarà arricchita dall’inserimento dei brani del compositore estone Arvo Pärt – Morning Star, Deer’s Cry, Bogoroditse Devo e Magnificat – e da Sicut Cervus di Lorenzo Donati, direttore dell’ensemble, stabilendo un ponte tra epoche diverse, nel segno di un’analoga ricerca di purezza espressiva. Se l’opera di Palestrina stabilisce l’ideale rinascimentale di perfezione formale, i brani di Pärt, composti con la tecnica del tintinnabuli, ne rappresentano un’ideale continuazione spirituale. Il minimalismo di Pärt si concentra sull’essenzialità del messaggio e sulla pura risonanza degli intervalli, cercando anch’esso una suprema chiarezza espressiva e devozionale, pur con un linguaggio radicalmente moderno. L’intersezione tra le due estetiche rivela una coerenza profonda: entrambe mirano a una spiritualità elevata, mettendo in primo piano l’elevazione del testo sacro attraverso la semplicità e la bellezza dell’armonia.

L’esecuzione sarà curata da UT insieme vocale – consonante, un gruppo vocale “modulare” sondriese che spazia dall’ensemble madrigalistico al coro da camera formato da componenti di varie parti d’Italia, tutti dalla consolidata esperienza vocale e musicale. Collabora con alcuni tra i più noti direttori e compositori a livello internazionale e ha all’attivo numerosi concerti, l’organizzazione di UTopia Festival e di “Scritto e… cantato!”, progetto per la promozione della musica corale contemporanea.Il concerto è sostenuto dalla Parrocchia di Sant’Agnese e dall’Associazione Artigiani e Commercianti per Borgo Cavour e Via Canova.L’appuntamento successivo. Per il penultimo appuntamento, sabato 13 dicembre alle 20.45 si sposta quindi alla Chiesa del Sacro Cuore: il concerto “Messa di requiem in Re minore K 626” unisce il celebre Requiem di Mozart al Te Deum di Antonio Salieri, di cui quest’anno ricorre il bicentenario della morte. Protagonisti saranno la celebre orchestra ravennate “La Corelli”, una formazione composta da solisti delle principali orchestre italiane, la soprano Federica Gasparella, la mezzosoprano Lilia Kolosova, il giovane tenore trevigiano Filippo Scanferlato al debutto come solista nella sua città, il basso Alberto Spadarotto e il Coro Kairos Vox diretto dal Maestro Alberto Pelosin. L’appuntamento è un omaggio a Paolo Trevisi, profondo conoscitore ed interprete del teatro veneto, a 10 anni dalla scomparsa.

Info: musincantus.it