Sono 55 a Udine, 24 a Pordenone, 24 a Trieste, 17 a Gorizia
il racconto dei neoassunti Giovan Battista Lala a Pordenone, Roberto Ajello e Giulia Pandolfi a Udine, Paolo Midolo a Trieste
Sono 120 i portalettere recentemente entrati in servizio con un contratto a tempo indeterminato in Friuli Venezia Giulia: 55 a Udine, 24 a Pordenone, 24 a Trieste e 17 a Gorizia. Quello in Poste Italiane si rivela essere sempre più un posto di lavoro ambito. Molti neoassunti sono infatti giovani o anche giovanissimi che inserendosi stabilmente nel mondo del lavoro hanno la possibilità di iniziare a progettare il proprio futuro.
Oltre alla tradizionale corrispondenza, i portalettere consegnano nelle case e nelle aziende del Friuli Venezia Giulia sempre più pacchi, raggiungendo i centri più grandi così come i borghi montani più lontani. Ad oggi, circa un terzo dei pacchi consegnati in tutta Italia è affidato ai portalettere di Poste Italiane e, nei primi sei mesi del 2024 l’Azienda ha consegnato oltre 140 milioni di pacchi, registrando un incremento del 23,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita dei volumi gestiti dai portalettere vicina al 50%; in regione a ottobre 2024 si è registrato un incremento medio del 51% con picchi a Gorizia (+78%) e Pordenone (+76%) seguite da Udine (+41%) e Trieste (+34%). Un risultato consolidato anche nei primi tre mesi del 2025 durante i quali il Gruppo ha consegnato a livello Italia 77 milioni di pacchi registrando un aumento del 8,7% rispetto allo stesso periodo del 2024 che in Friuli Venezia Giulia si attesta al 20%.
Un risultato reso possibile grazie all’efficienza della rete di distribuzione di Poste Italiane che in Friuli Venezia Giulia può contare su un modello di recapito innovativo composto da 16 Centri di Distribuzione e una flotta su una flotta di mezzi, di cui 311 veicoli a basse emissioni (si aggiungono ai 63 tricicli e quadricicli elettrici e ai 70 ibridi già presenti sul territorio per la consegna dei pacchi e della corrispondenza.
LE TESTIMONIANZE DEI NEOSSUNTI
Il mirato programma di politiche attive, che include le recenti assunzioni nel settore del recapito della regione Friuli Venezia Giulia, garantisce una presenza costante e qualificata sul territorio, dimostrando concretamente la vicinanza dell’Azienda alle comunità locali e alle esigenze dei cittadini.
PORDENONE
GIOVAN BATTISTA LALA «Qualche anno fa ho deciso di cambiare lavoro, perché ero affascinato dai racconti della mia compagna Giulia Bozzo che stava lavorando come portalettere nel Pordenonese, dove Poste Italiane stava cercando ancora personale – spiega Giovan Battista Lala, 26 anni, portalettere ad Aviano – vivevo a Palermo e questa scelta ha stravolto la mia vita, perché ho lasciato la mia città e la professione che avevo allora per tuffarmi in una nuova avventura che, se ci penso, mi ha dato e mi ha cambiato tanto. Non è stato sempre tutto facile, ma avevo voglia di imparare e rendermi autonomo in fretta: l’esperienza e l’aiuto dei colleghi, capi squadra e responsabili sono stati importanti così come la formazione continua. Questo lavoro mi ha consentito di realizzare un sogno, l’acquisto, assieme alla mia compagna, della prima casa e mi ha cambiato caratterialmente: il contatto con il pubblico mi ha reso una persona più espansiva, empatica; non ultimo, la flessibilità oraria mi consente di coltivare le mie passioni e occuparmi adeguatamente del mio adorato cane Lauti».
UDINE
ROBERTO AJELLO. «Lavoravo nel settore meccanico industriale, ma non ero soddisfatto perché mi sembrava sempre che mancasse qualcosa – racconta Roberto Ajello, 28 anni, portalettere a San Daniele del Friuli – esser diventato padre giovane, all’età di 25 anni, ha fatto scattare la molla: vedevo mia figlia crescere e volevo qualcosa di meglio per lei, ma anche per me. La sua crescita è andata di pari passo con la mia. Quando ho letto sul sito di Poste Italiane che stavano cercando portalettere non ci ho pensato due volte e ho inviato il mio curriculum. Dopo un periodo di lavoro a tempo determinato e una breve pausa, sono stato assunto a tempo indeterminato. Non esisteva persona più contenta al mondo: un lavoro vicino casa, che mi faceva stare all’aria aperta e soprattutto al servizio della “mia” gente: sono originario di Palermo, ma vivo a San Daniele del Friuli dall’età di 3 anni e mi sento decisamente più friulano che siciliano. Con un lavoro stabile ho potuto compiere passi importanti: comprare una casa e avere un secondo figlio».
GIULIA PANDOLFI. «Ho iniziato a lavorare come portalettere a Rieti, la mia città natale e sono a Udine soltanto da un paio di mesi – spiega Giulia Pandolfi, 25 anni, portalettere a Udine – tutto è iniziato un po’ per caso tre anni fa: una amica aveva inviato il curriculum a Poste Italiane e io, che stavo cercando lavoro, ho fatto lo stesso. Non ho dovuto attendere troppo: una chiamata, una selezione e via a lavorare come portalettere. Mi è piaciuto subito: l’autonomia organizzativa, la vita all’aria aperta, il contatto con la gente, il sentirsi utili, ma anche valorizzati. Da quando lavoro in Poste Italiane ho capito il vero senso delle parole organizzazione e precisione, elementi fondamentali dell’impegno quotidiano che ti consentono di imparare e crescere. Adoro lavorare in Friuli: sul posto di lavoro, così fuori, tutti ti fanno sentire a casa».
TRIESTE
PAOLO MIDOLO. «Vivo da qualche mese a Trieste, dove mi sono trasferito per lavorare come portalettere assunto con contratto a tempo indeterminato – racconta Paolo Midolo, 29 anni – dopo aver conseguito il diploma di maturità classica ed essermi laureato in Economia aziendale (laurea triennale) e aver completato il percorso con la laurea magistrale in Scienze Economiche, avevo lavorato per alcuni periodi come portalettere a Gela a pochi chilometri da casa: sono originario di Vittoria (Ragusa). La stabilizzazione è arrivata da poco e mi ha consentito di lasciare il lavoro che stavo svolgendo in quel momento e che non mi rendeva felice. Sono trascorsi 4 mesi e sono sempre più contento e convinto della scelta che ho fatto di cambiare vita, lasciare la mia Sicilia, la mia famiglia nonostante la solitudine e le difficoltà iniziali a trovare casa o fare conoscenza con i nuovi colleghi. Lavorare come portalettere offre diversi vantaggi, tra cui la possibilità di svolgere un’attività dinamica all’aria aperta, orari regolari che favoriscono un equilibrio tra vita lavorativa e privata, l’opportunità di conoscere il territorio e interagire con le persone, rendendo il lavoro più vario e stimolante. Il fatto che questo lavoro mi consenta di coltivare le mie passioni è davvero importante per me».



