Il party show che ha rivoluzionato il revival anni ’90, nato da un’idea tutta veneta, conquista gli oscar nazionali del clubbing. Una vittoria che celebra il valore della memoria collettiva e la nostalgia canaglia. Già confermate sessanta date per la prossima stagione, nei 18 anni di attività organizzati quasi duemila eventi in oltre cento città italiane. Gli organizzatori: “Ora andiamo anche all’estero, prima data a Malta”
È ufficiale: 90 Wonderland è il “Miglior Format Evento Italiano” ai Dance Music Awards, gli Oscar della musica elettronica e del clubbing. Un trionfo che consacra il successo di un progetto nato quasi per gioco, 18 anni fa, dall’energia condivisa di tre professionisti veneti, residenti tra il Padovano e il Vicentino, con la passione per gli anni Novanta e la visione lucida di chi sa trasformare l’intrattenimento in cultura pop. Una macchina del tempo in grado di far ballare tutta Italia con la stessa intensità e lo stesso entusiasmo di trent’anni fa, grazie a una formula capace di reinventarsi senza mai tradire l’autenticità. Dopo tre edizioni nelle quali 90 Wonderland aveva vinto come miglior format anni Novanta ai Dance Music Awards, adesso è arrivato anche l’Oscar come miglior format evento generalista: è ufficialmente il miglior modo di divertirsi in Italia, la più bella serata a cui si possa partecipare.
Un riconoscimento che premia una lunga storia, iniziata nel 2008. Allora i tre ideatori – il padovano Willy Bergamin e i vicentini Francesco Ciconte e Davide Menegazzo – avevano poco più di trent’anni e un’idea ben chiara: trasformare il revival anni ’90 in un’esperienza immersiva, non solo una scaletta di successi ma uno show a 360 gradi. Oggi quella visione è diventata realtà e ha raggiunto numeri impressionanti.
Nell’ultimo anno solare, tra tutti i progetti firmati dal gruppo, sono stati organizzati oltre 300 eventi. Il solo format Wonderland – declinato in versione anni ’90 e Duemila – ha toccato quota 180 date, in club, piazze, spiagge e location di ogni tipo. Dall’inizio della loro storia hanno realizzato quasi duemila eventi (nei primi anni il ritmo era inferiore, da una decina d’anni a questa parte la media è di oltre duecento all’anno), che si sono sviluppati in oltre cento città italiane facendo ballare centinaia di migliaia di persone, probabilmente più di un milione. Accanto a 90 Wonderland, il gruppo ha sviluppato anche Duemila Wonderland, dedicato al decennio successivo, e It’s 90 Time, il “fratellino minore” del format principale, pensato per contesti più intimi ma altrettanto esplosivi.
Francesco Ciconte, vicentino project manager e responsabile marketing e commerciale dell’evento, è il primo a sottolineare l’importanza del riconoscimento: “Questo premio ci riempie d’orgoglio. È il risultato di un lavoro costante, fatto di passione, intuizioni e ascolto del pubblico. Ma soprattutto è la dimostrazione che gli anni Novanta non sono soltanto un ricordo: sono ancora vivi, travolgenti, e parlano anche a chi quegli anni non li ha vissuti. Non celebriamo solo un decennio, ma creiamo un ponte tra generazioni, dove ogni serata diventa un rito collettivo di musica e memoria. La stagione estiva appena iniziata parte già con oltre 60 date confermate. Dopo il successo nazionale, adesso porteremo l’evento anche all’estero, la prima tappa è a Malta”.
Willy Bergamin, padovano direttore artistico e mente visiva del progetto, racconta così l’evoluzione del format: “Abbiamo sempre cercato di dare al nostro pubblico molto più di un semplice DJ set. Ogni evento è costruito come uno spettacolo: ci sono effetti speciali, sigle video, costumi, momenti scenici, tutto pensato per immergere le persone in un’atmosfera totale. Gli anni Novanta non sono solo la musica: sono un’estetica, un immaginario, una forma di libertà e leggerezza che oggi forse manca. La nostra sfida è ricreare quell’energia, ma con la professionalità e le tecnologie di oggi”.
Davide Menegazzo, vicentino responsabile logistico e amministrativo dell’evento, sottolinea un aspetto fondamentale del successo organizzativo: “Dietro ogni data ci sono mesi di pianificazione, permessi, trasporti, contratti, briefing tecnici. Il nostro è un meccanismo complesso ma ben oliato, che funziona perché c’è coesione tra di noi. Siamo cresciuti insieme, come team e come amici. Questo premio è anche il riconoscimento a un modo di lavorare che coniuga passione e metodo, sogno e concretezza.”
90 Wonderland ha saputo imporsi come fenomeno nazionale anche grazie alla capacità di parlare trasversalmente a pubblici diversi. Giovani che scoprono per la prima volta le hit del passato e adulti che rievocano la colonna sonora della loro giovinezza si incontrano sotto lo stesso palco, uniti dal desiderio di cantare, ballare e condividere emozioni senza filtri. Il repertorio è una celebrazione continua della musica che ha segnato un’epoca: da The Rhythm of the Night di Corona a Smells Like Teen Spirit dei Nirvana, passando per Eiffel 65, Haddaway, Gigi D’Agostino, Backstreet Boys, Aqua, Alexia, Red Hot Chili Peppers, Spice Girls, Blur, Robert Miles e 883, solo per citarne alcuni. Brani iconici che ancora oggi fanno alzare le mani al cielo e intonare cori spontanei.
Il premio ai Dance Music Awards arriva come un sigillo su un percorso costruito con determinazione, visione e spirito di squadra. E l’entusiasmo, oggi più che mai, è alle stelle. “Torniamo in giro per tutta l’Italia per farvi divertire senza inibizioni con il ciclo di eventi più fresco e positivo di sempre, abbiamo già una sessantina di date confermate”, conclude Ciconte. “Siete pronti a vivere un’esperienza che vi lascerà senza fiato? Lasciatevi trasportare in un viaggio senza precedenti, dove il divertimento assume una nuova dimensione. Non sarà solo un semplice tour, ma un viaggio nel tempo attraverso la nostra incredibile storia. Un’opportunità unica per rivivere i momenti più memorabili, le serate indimenticabili e i ricordi che hanno trasformato 90 Wonderland in quello che è diventato oggi”.