È un emozionante affresco sull’evoluzione culturale della città di Pordenone, e sul florilegio di energie umane, artistiche e culturali che, dagli anni Settanta ad oggi, hanno dato il proprio contribuito al suo riconoscimento quale Capitale Italiana della Cultura 2027, la mostra Grafica europea. Dalla donazione la roggia, che dal 13 settembre al 22 novembre sarà allestita alla Galleria Sagittaria del Centro culturale Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone. Un percorso espositivo che è frutto di una importante donazione, e prima ancora di una scelta: quella, da parte della storica Galleria la roggia, di siglare il compimento della propria attività, come spiega Giovanna Lisa, presidente dell’associazione culturale “la roggia”. «Era il 1965 e Pordenone stava per vivere la sua più grande rivoluzione, diventare una nuova Provincia. Il fermento era palpabile, anche nel campo della cultura. Mancavano però luoghi dedicati all’arte visiva; l’unico spazio esistente era la Casa dello Studente diretta da don Luciano Padovese. Il 7 marzo 1970 si inaugurò la “Contemporarte” che dopo poco, con un cambio di sede, si trasformò in una nuova galleria d’arte, “la roggia”. Cercavo di imparare il nuovo ruolo di gallerista e mi aiutarono non poco i miei studi artistici. Nel 1977, da Caserta arrivò Enzo di Grazia, critico d’arte, giornalista e insegnante di italiano e latino al Liceo Classico. Nacque un sodalizio che è durato tutta la vita». La Galleria, per cinque decenni, fu motore di importanti transiti e scambi artistici nazionali e internazionali, legati a Pordenone: arrivarono anche Achille Bonito Oliva e Filiberto Menna, l’attenzione per i giovani fu costante e nel 2010 persino la massima istituzione del Friuli Venezia Giulia riconobbe quell’impegno, con la mostra della Presidenza del Consiglio Regionale allestita a Trieste, poco dopo l’“Attestato di benemerenza” che “la roggia” aveva ricevuto per meriti dall’Associazione Nazionale degli Artisti Sloveni. Nel 2020 del covid, “la roggia” ha deciso che era tempo di concludere l’attività pubblica e ha scelto di donare parte del suo archivio con la Biblioteca al Comune, e oltre 400 opere del suo fondo grafico –  calcografie, serigrafie, fotografie, disegni, acquarelli e tempere, più qualche olioalla Fondazione Concordia Sette. Ecco dunque la mostra Grafica europea. Dalla donazione la roggia, che si apre sabato 13 settembre alla Galleria Sagittaria di Pordenone, dove resterà visitabile fino al 22 novembre con ingresso gratuito, dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00 (chiuso tutte le domeniche e sabato 1 novembre).

È questa la mostra numero 509 promossa alla Galleria Sagittaria, per iniziativa dell’associazione Centro Iniziative Culturali Pordenone, a cura di Giancarlo Pauletto e Giovanna Lisa, con il coordinamento di Fulvio Dell’Agnese. Sono un’ottantina le opere grafiche in esposizione, estratte dal nucleo della donazione. In mostra il pubblico troverà opere che gravitano in una sorta di clima surreale, con declinazioni tra il fantastico, il fiabesco e il metafisico come quelle dello sloveno Klaudij Tutta, dello statunitense – pordenonese William Mc Cord, della slovena Klementina Golija e, nonostante l’evidente diversità di tono, quelle di Fausto de Marinis, Giovanni Simione e Gennaro Tito, dello sloveno Martin Avsenik, del praghese Jirt Mikeska. Tra l’ironico e il giocoso le tavole di Giuliano Ghelli, Angelo Casciello, Bruno Donzelli, Oreste Zevola, Mario Persico, ma anche quelle di Gianni D’Adda, dell’artista trevigiano Santorossi, di Peppe Ferraro. A un lirismo purificato e teso appartengono le composizioni di un grande Luigi Spacal e di Ines Gonzales, Boge Dimovski e, per altro verso, di Franco Vecchiet. E il pubblico in mostra troverà anche opere della spagnola Concha Avila, del ceco Micolas Axmann, dello sloveno Janco Orac, del greco Manolis Thomakakis, dei napoletani Sergio Fermariello e Pasquale Coppola, di Gino Scagnetti che ha lavorato lungamente a Milano, di Giuseppe Maraniello, della trentina Silvana Zambanini e dell’artista triestino Bruno Chersicla.

«Sono oltre 400 le “voci d’inventario” che identificano l’archivio grafico della Galleria pordenonese “la roggia” – spiega il curatore Giancarlo Pauletto – donate alla Fondazione Concordia Sette da Giovanna Lisa, in accordo con Enzo di Grazia, purtroppo recentemente scomparso. Ciò a memoria della cinquantennale attività di una galleria d’arte che molto ha significato per Pordenone, sia per le innumerevoli attività espositive che hanno coinvolto tanti artisti giovani e molti altri già noti anche a livello internazionale, sia per i rapporti che ha saputo creare con la realtà artistica di altri paesi europei, in virtù dei quali autori sloveni, spagnoli, greci, cechi e di altre nazioni sono passati in città, e molti autori del territorio, ma anche di altre regioni italiane, sono stati presenti all’estero in luoghi importanti e prestigiosi. La mostra e il relativo catalogo sono una prima esplorazione delle opere donate: con quest’ultima donazione le opere ora custodite dalla Fondazione Concordia Sette salgono al numero di oltre 2300, un imponente materiale d’arte che costituisce un imponente patrimonio culturale». «Nelle Gallerie, a Pordenone – osservano il presidente CICP Fulvio Dell’Agnese e la presidente della Fondazione Concordia Sette Francesca Ferrarol’arte per molti anni aveva un sapore tutto diverso da quello nei musei. Fra queste, la roggia è stata una delle presenze indubbiamente più longeve e significative; divenuta nel tempo associazione culturale, accentuando così una propensione fin dagli inizi presente ad affiancare giovani artisti ed espressioni di decisa sperimentazione. La mostra che la Galleria Sagittaria dedica alla Galleria/Associazione la roggia si propone quale naturale attestato di amicizia: perché anche il Centro Iniziative Cultural nell’allestire esposizioni ha sempre inteso, anzitutto, costruire spazi di discussione».