Dopo i saluti istituzionali previsti alle ore 10.00 nella corte interna del castello, la giornata del 4 ottobre prende il via con la presentazione, stavolta aperta al pubblico, del libro Te lo Prometto di Agnese Franceschini. Un libro scritto a quattro mani con Gabriele Clima, scrittore, illustratore, autore anche di molti libri per l’infanzia dedicati ai temi della diversità, dell’intercultura e dell’integrazione. “Te lo prometto” è una storia vera. Quando Agnese entra in ospedale per la prima volta, nel maggio del 2013, ha sette anni, due sorelle e una leucemia linfoblastica acuta. Ma soprattutto ha voglia di vivere, un desiderio incontenibile che supera ogni confine. Lo sanno bene Miriam, Titti ed Ester, che si prenderanno cura di tutto il suo iter ospedaliero. Con loro Agnese imparerà la bellezza delle piccole cose e quando, all’età di tredici anni, lascerà per sempre gli ospedali, sentirà di amare la vita ancora più di prima.
Si passa quindi alla sala dei castelli con la premiazione del concorso di poesia “Paesaggi e Passaggi – spazio, tempo, spirito”, che valorizza voci giovani e adulte.
Mentre alle ore 11.00 in Municipio visita guidata alla mostra d’arte contemporanea “Paesaggi – Passaggi”. Protagonisti gli artisti: Tobia Ravà, Laura Villani, Stefano Reolon ed Elisabetta Vignato.

Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30 LIC offre un ricco calendario di incontri.
Nella sala dei castelli Alice Gualandi presenta Sapevo solo disobbedire (Maschietto Editore), diario poetico-illustrato di una generazione in cerca di senso. Alice Gualandi è una giovanissima illustratrice. Racconta di un Pinocchio smarrito, che si interroga sulla propria esistenza, alla ricerca di un’identità che continua a sfuggirgli. Un viaggio profondo tra identità, libertà e ribellione, pensato per giovani adulti, adulti curiosi e per tutti gli appassionati del burattino più celebre di sempre. Poetessa e illustratrice, Gualandi intreccia versi e immagini per raccontare il difficile cammino di una generazione in bilico. Il suo lavoro esplora inquietudini e fragilità con un linguaggio delicato e potente, trasformando il burattino in un simbolo universale della ricerca di sé. Le sue illustrazioni, evocative e oniriche, trasmettono emozioni più delle parole, immergendo il lettore in un viaggio interiore.
Alle 15.30 in sala dei castelli avremo Giulia Depentor (Immemoriam, Feltrinelli). L’autrice indaga la memoria dei cimiteri come luoghi fondativi di civiltà. Dall’autrice del podcast di successo Camposanti, un grand tour noir che conduce alla scoperta di tombe e luoghi di sepoltura illustri o dimenticati, seguendo la traccia di misteri, leggende, delitti e delle infinite storie grandi e piccole, impresse sulle lapidi. Visitare i campisanti, leggere le lapidi, osservare le foto dei defunti sono attività piene di sorprese e un modo per conoscere culture e popoli. Spiega l’autrice: “In questo libro, una sorta di atlante cimiteriale, vi porterò con me in giro per l’Italia a visitare cimiteri e luoghi legati alla morte, e ve ne racconterò storie, misteri, aneddoti e tradizioni. Andremo di fronte alle tombe di personaggi famosi, esploreremo cimiteri abbandonati su cui circolano strane leggende, ripercorreremo eventi della storia italiana, indagheremo su delitti rimasti senza colpevoli e racconteremo vicende quasi dimenticate.”
Segue a ruota alle 16.30 in sala dei castelli Beatrice Bandiera che, con le parole di Daniele Mencarelli, ha illustrato C’era questa donna (Orecchio Acerbo).
L’abbiamo ammirata da poco sulla copertina di Internazionale: Beatrice Bandiera è giovanissima ma il suo talento è già grande. Nasce a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, nel 1995 e a diciannove anni si trasferisce a Bologna. In questo libro, la protagonista è una donna nera. Corre per strada chiedendo aiuto. Purtroppo, nessuno la capisce, nessuno si ferma, tutti la allontanano. La credono pazza. Non cerca cibo o denaro, vuole soltanto che qualcuno la segua. Una storia di rinascita inattesa, di parole pensate e profonde, di immagini suggestive; una storia di speranza che indica la strada verso l’unico possibile futuro.
Alle 18.30 in sala dei castelli avremo come ospite speciale l’attrice Roberta Biagiarelli con una riflessione che abbiamo voluto titolare “Srebrenica chiama Gaza”, un potente incontro sui difficili paesaggi di guerra oltre il Mediterraneo. Roberta Biagiarelli è attrice, autrice, documentarista. È esperta di Balcani con una particolare attenzione rivolta al genocidio di Srebrenica cui ha dedicato 20 anni della propria attività (non solo teatrale). Ha recentemente pubblicato un interessante podcast per Choramedia, con Paolo Rumiz, “Ascolta Srebrenica” per ricordare il trentennale di questa tragedia. Dal 2018 è ideatrice e curatrice del ciclo di incontri “Balcani d’Europa-lo Specchio di Noi” e della rassegna “Vista sull’Europa”. Forse solo l’arte può parlare della guerra oltre l’odio, oltre l’ideologia, oltre le fazioni, dentro il dramma. Cosa accade se il diritto e le organizzazioni internazionali non sono riconosciute o sono depotenziate? lo abbiamo visto a Srebrenica senza piena consapevolezza…. Lo vediamo oggi a Gaza. Il linguaggio del teatro e della memoria sarà quello giusto, forse l’unico possibile, per parlare di Gaza a ridosso del 7 ottobre.
La giornata del 4 ottobre propone passeggiate filosofiche e letterarie con partenza dalla cantina Conte Collalto e previste verso il borgo di Collalto. Le passeggiate sono realizzate da La Chiave di Sophia, e accompagnate da musica e letture.
In serata, convivialità e musica dal vivo con il Glitter Show anni ’80 alla Cantina Collalto.
Durante il weekend della manifestazione si potrà visitare, sempre negli spazi del Municipio, anche un’antologica dedicata al paesaggista suseganese Elio Poloni, firma celebre nel Quartier del Piave. Tra i suoi soggetti principali, gli innumerevoli scorci del paesaggio di Susegana.In parallelo, allestimenti artistici del Ceod di Ponte della Priula e le esposizioni di Archeosusegana arricchiranno il percorso legato alle arti visive.
Molte le presentazioni con gli autori organizzate dalle case editrici. Si segnala tra le tante proposte anche la presentazione alle ore 11.00 del primo saggio su Banksy edito in Italia da ZeL Edizioni e scritto da Alessandra Orefice
“Accanto al verde dei paesaggi protagonisti di questa edizione- afferma l’assessore alla cultura Daniele Chiesurin– emerge con forza il colore rosa dello spazio dedicato alle voci femminili e in particolare alle giovani autrici che stanno segnando con decisione nuove traiettorie letterarie e artistiche: Alice Gualandi, Beatrice Bandiera e Alice Franceschini offrono sguardi inediti su rinascita, inclusione e disobbedienza creativa; Roberta Biagiarelli porta a Susegana la memoria viva dei conflitti e delle tragedie del Mediterraneo. Un festival che guarda alle giovani donne, alle loro parole e visioni, confermando la capacità della piccola editoria di aprire sempre strade nuove”.
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