Sabato 18 e domenica 19 ottobre la quarta edizione in tantissimi hanno partecipato alle oltre 180 esperienze delle cento Ville Venete aderenti, lasciandosi coinvolgere in visite guidate, degustazioni, momenti musicali, tradizionali attività della “civiltà di villa” e molto altro.

Tra passato e presente, adulti e bambini hanno così potuto conoscere e assaporare un contesto unico, viva testimonianza della nostra identità.

Numeri da record per la quarta edizione della GVV – Giornata delle Ville Venete, primo evento diffuso di turismo esperienziale che quest’anno ha invitato il pubblico a vivere oltre 180 esperienze in più di un centinaio di splendide Ville Venete: sono stati ben 18.000 i visitatori che durante il weekend (sabato 18 e domenica 19 ottobre) hanno scelto di varcare i cancelli di una Villa Veneta, immergendosi in un’atmosfera di maestosa eleganza e cimentandosi in numerose e variegate attività.Numerose esperienze erano a numero chiuso e in molte è stato registrato il sold out.

Dal sondaggio che è stato svolto, inoltre, emerge che il 50% delle persone già conosceva le Ville Venete, il 20% ne ha sentito parlare ma non le aveva mai visitate prima, il 30% che non aveva mai visitato le Ville Venete e ha colto l’occasione della Giornata delle Ville Venete per farlo. Le esperienze più quotate sono state quelle all’interno del cluster Vita di Villa, Heritage e Family.

La Giornata delle Ville Venete, promossa dall’Associazione per le Ville Venete APS con IRVV – Istituto Regionale Ville Venete e patrocinata da Ministero della Cultura, ENIT, Regione Veneto e Rai Veneto, ha rappresentato un’occasione unica per esplorare l’entroterra, scoprendo la storia e l’eredità della Serenissima Repubblica di Venezia, custodite nelle magnifiche Ville che, a partire dal Cinquecento, hanno costellato il territorio.

Le 180 esperienze, raggruppate in sette cluster – Heritage, Green, Family, Wine&Food, Dream, Wellbeing, Vita di Villa -, hanno saputo appagare ogni aspettativa e stupire anche gli ospiti più esigenti: tra le attività più originali le vibrazioni dei Gong Planetari a Villa degli Azzoni Avogadro (Belluno), la scoperta dei piatti che si consumavano in villa a Villa Venier Contarini (Venezia), il laboratorio delle orchidee a Villa Brandolini D’Adda (Pordenone), l’aperitivo al tramonto a Villa Nichesola Conforti (Verona), la visita all’Orto sociale “I frutti di Marta” a Villa Zileri Motterle (Vicenza), la possibilità di accedere al Castello di San Salvatore (Treviso) guidati dalla voce della Principessa Isabella Collalto De Croy, la raccolta delle mele cotogne a Villa De Gleria (Udine), l’esperienza di scrittura creativa a tu per tu con Beatrice I D’Este a Villa Beatrice D’Este (Padova), la visita al giardino e alla villa, la degustazione e l’escursione in barca sul delta del Po alla Tenuta Ca’ Zen (Rovigo).

Qualsiasi esperienza si sia scelto di assaporare, il messaggio con cui adulti e bambini sono tornati a casa è che le Ville Venete sono un elemento identitario del nostro passato, ma anche un bene comune da tutelare e far vivere nel presente e nel futuro, simbolo del legame tra natura e uomo, tra humus e humanitas (tema approfondito nel corso del convegno che ha preceduto la Giornata delle Ville Venete venerdì 17 ottobre a Villa Zileri Motterle, intitolato “Orizzonti Oltre i Confini: un futuro tra Humus Sostenibile e Humanitas Consapevole”).

Il punto di vista dei partecipanti. La Giornata delle Ville Venete ha sviluppato anche quest’anno la campagna di comunicazione attorno a una domanda diretta al visitatore: “Che cosa stai cercando?”. Al termine del week end, grazie alla costumer satisfaction, il visitatore si è visto chiedere se avesse trovato quello che stava cercando e che cosa abbia provato nel visitare una Villa Veneta. Ecco i feedback più frequenti: bellezza, ammirazione, sorpresa, entusiasmo, benessere e condivisione oltre a“mi sono rifatto gli occhi”, “un tuffo nel passato”;l’accoglienza e calore dei proprietari è stata molto apprezzata.

“Questa quarta edizione della Giornata delle Ville Venete – spiega Isabella Collalto De Croy, presidente dell’Associazione per le Ville Venete APS – non può concludersi senza un sentito ringraziamento ai tantissimi visitatori che hanno voluto conoscere e apprezzare la Villa Veneta, fulcro di un sistema turistico-culturale sostenibile che intreccia in modo armonico ‘Humus’ e ‘Humanitas’.La cosa per noi imprescindibile è stata la volontà di cambiare il paradigma del visitatore: non puntare sulla quantità, ma avere visitatori più consapevoli di ciò che stavano scoprendo. Questo risultato è merito di tutti i proprietari, pubblici e privati, che si sono impegnati a divulgare il messaggio, grazie anche agli strumenti come la Linea del Tempo: un’infografica che spiega la storia delle Ville Venete dalla fondazione della Repubblica di Venezia. Lo scopo è stato quello di coinvolgerli non solo all’interno della singola Villa, ma di far comprendere loro che la propria dimora fa parte di un sistema più grande: la Civiltà di Villa, un patrimonio che conta oltre 4300 ville tra Veneto e Friuli.Infine,

un ringraziamento speciale va ai volontari, che ci hanno aiutato a diffondere questo messaggio all’interno delle Ville.Personalmente, anch’io quest’anno ho visitato due Ville, Villa Verecondi Scortecci e Villa Morosini Lucheschi, e mi sono immersa nell’esperienza, confermando la magia unica che questi luoghi sanno offrire”