Trieste, la littérature pour territoire [Trieste, la letteratura come territorio] propone un’esplorazione del campo letterario triestino inteso come arte del fare territorio, svelando una città che non compare su nessuna carta e la complessità triestina come spazio al tempo stesso « singolare plurale », libero e aperto al futuro. Trieste è la sua letteratura. Per inoltrarsi in questa poetica dello spazio, un reticolo di testi invita in primo luogo a scoprire nel territorio triestino un tessuto costituito dagli scritti di Bobi Bazlen, Carolus L. Cergoly, Fery Fölkel, Anita Pittoni, Umberto Saba e Italo Svevo. Nella seconda parte, la cartografia dello spazio assume la forma di una costellazione di fotografie e saggi, i quali offrono uno sguardo inedito sulle pratiche letterarie del territorio intraprese da Boris Pahor, Biagio Marin, Scipio Slataper, Giani Stuparich e Paolo Rumiz. Tramite un accostamento testi e fotografie – progetti artistici realizzati da Marion Wulz, Mario Magajna, Laura Marocco, Anja Čop e Wanda Wulz danno inoltre corpo a un territorio che ognuno può fare suo.

Il libro vera presentato a Parigi il 5 di novembre e a Nova Gorica il 8 novembre nel ambito di Go! 2025 Nova Gorica Gorizia al X center.