Questa mattina alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali, Massimo Tognolli, della responsabile di P.O. dei Servizi e politiche sociali, Annalisa Castellano e del consulente educativo e formatore per docenti, genitori e operatori socio-sanitari, Marco Maggi, di professionisti del settore, di famiglie affidatarie e di cittadini coinvolti nelle reti di supporto alla genitorialità, è stato presentato il nuovo manuale sull’affido familiare: manuale teorico, legislativo, esperienziale con percorsi filmici per formare alla cultura dell’accoglienza dei minori che vivono una situazione di difficoltà.

Il nuovo manuale dedicato all’affido familiare è un documento aggiornato e pensato per accompagnare famiglie, operatori e cittadini in un percorso di conoscenza e avvicinamento all’accoglienza temporanea di bambini e ragazzi. Uno strumento pratico e moderno per avvicinare le famiglie alla cultura dell’accoglienza.

“Oggi presentiamo un manuale, un volume che trova particolare significato in una città come la nostra, dove la lettura è ampiamente diffusa. Una recente notizia, infatti, conferma ancora una volta che Trieste si distingue a livello nazionale per l’elevato indice di lettura, risultando al primo posto in Italia per numero di libri letti dai cittadini. Un dato che non può che renderci orgogliosi e che testimonia come la scelta di questo strumento sia quanto mai appropriata”, ha esordito l’assessore alle Politiche sociali, Massimo Tognolli.

L’assessore Massimo Tognolli ha continuato sottolineando come il manuale “sia prezioso, non solo per i suoi contenuti, ma anche per la cura della veste grafica, che invita naturalmente alla lettura. Il volume assolve a una funzione ben precisa: avvicinare le famiglie alla cultura dell’accoglienza. Tra la cultura dell’accoglienza e le famiglie — e, più in generale, le persone — il punto di raccordo è la conoscenza, l’essere informati. Ed è esattamente questo il ruolo che il libro si propone di svolgere. È una giornata importante per la nostra città, che cresce ogni volta che dedica attenzione alle persone più fragili.”

La responsabile di P.O. dei Servizi e politiche sociali, Annalisa Castellano dopo aver ringraziato le colleghe e i colleghi ha precisato che “il manuale nasce da un percorso sviluppato qui a Trieste insieme alle famiglie affidatarie, ma non si rivolge esclusivamente al tema dell’affido: i suoi contenuti possono infatti rappresentare un valido supporto per tutte le famiglie. Il nostro obiettivo è proprio quello di sostenere i nuclei familiari attraverso il Centro per le Famiglie e di favorire una collaborazione sempre più stretta tra le Istituzioni e la cittadinanza”.

“Questo manuale vuole essere innanzitutto un gesto di cura, perché l’affido è una pratica delicata, che richiede attenzione a molti equilibri. Una famiglia che accoglie un bambino in situazione di fragilità accoglie, in qualche modo, anche la sua famiglia e le sue vulnerabilità. Occorre saper fare spazio a questa nuova realtà: una famiglia affidataria sostiene il disagio e accompagna il percorso del minore affinché possa, quando possibile, rientrare nella propria famiglia d’origine, contribuendo al tempo stesso alla costruzione di legami autentici e significativi.”

“Marco Maggi collabora con noi da molti anni: nato professionalmente come educatore di strada, porta con sé un’esperienza preziosa. La peculiarità di questa collaborazione risiede nella capacità di tradurre in modo concreto le sfide che le famiglie si trovano quotidianamente ad affrontare, offrendo strumenti utili, accessibili e talvolta anche divertenti”, ha concluso Annalisa Castellano.

Il manuale, curato da Marco Maggi, consulente educativo e formatore per docenti, genitori e operatori socio-sanitari, nasce dall’esperienza pluriennale dei servizi territoriali e dal lavoro quotidiano accanto a famiglie affidatarie, minori e reti educative. Con un linguaggio chiaro, immediato e accessibile, il testo offre una panoramica completa sugli aspetti emotivi, relazionali, organizzativi e giuridici dell’affido, proponendosi come strumento concreto per chi già accoglie e per chi si avvicina per la prima volta a questa importante realtà.

“Il manuale rappresenta un riconoscimento sia del lavoro dei colleghi che operano quotidianamente con discrezione, sia dell’impegno straordinario dei genitori affidatari, spesso poco valorizzato. Esso contribuisce a rendere visibile ciò che, troppo spesso, nel settore sociale rimane nell’ombra.”“L’obiettivo del manuale è duplice: valorizzare l’esperienza dei genitori affidatari e riconoscere il lavoro silenzioso degli operatori, lasciando una traccia tangibile di quanto realizzato. Nasce inoltre con l’intento di offrire un supporto operativo e formativo a operatori, famiglie e cittadini interessati a conoscere

Marco Maggi, ha poi parlato dell’utilizzo della cinematografia come strumento formativo, una scelta innovativa e significativa.Il cinema è come uno specchio che riflette la vita e la narrazione filmica non è altro che la rappresentazione di immaginari intrisi di sguardi e vissuti propri.

Un contributo alla comunità educanteL’affido familiare rappresenta una risorsa centrale per il benessere dei minori che, per motivi diversi, vivono momenti di fragilità all’interno del proprio nucleo d’origine.Grazie alla disponibilità e alla sensibilità delle famiglie affidatarie, è possibile garantire loro un ambiente stabile, accogliente e affettivo, in attesa del rientro nella propria famiglia o della definizione di un nuovo progetto di vita.

Il manuale offre una lettura moderna dell’affido, in linea con le più recenti riflessioni pedagogiche e sociali, valorizzando il ruolo della comunità come “contesto allargato” di sostegno e tutela. Vengono affrontate tematiche fondamentali quali:

• la collaborazione tra famiglia affidataria e famiglia d’origine;

• il lavoro di rete con i servizi;

• gli aspetti psicologici e affettivi dell’accoglienza;

• i passaggi amministrativi e organizzativi;

• le sfide quotidiane e le risorse attivabili.

Il volume include inoltre testimonianze, esempi pratici e una bibliografia utile ad approfondire ulteriormente il tema.

“Accogliere un bambino significa ampliare i confini della comunità: Ogni famiglia, ogni cittadino può diventare parte di questa rete di cura, in modi diversi e complementari, una risposta concreta della comunità.”

Con la pubblicazione del nuovo manuale, il Comune di Trieste rinnova il proprio impegno nella promozione dell’affido come risorsa viva del territorio, invitando la cittadinanza a informarsi, partecipare e contribuire a un futuro più inclusivo e condiviso.

Informazioni e contatti

Centro per l’Affido Familiare – Comune di Trieste Dipartimento Servizi e Politiche Sociali Via Rossetti, 27 Tel. 0406759740