Un legame celato per oltre sessant’anni, un dialogo epistolare delicato e potente, una storia d’amicizia e d’amore rimasta in silenzio fino a oggi. Sabato 10 maggio, San Vito al Tagliamento e Casarsa (Pordenone) diventano teatro di un doppio appuntamento che riporta alla luce una parte intima e poco nota della vita di Pier Paolo Pasolini, grazie alla prima presentazione del volume “Lettere a Maria Seccardi” e all’apertura della mostra documentale collegata, “Quel profumo di viole. Lettere di Pier Paolo Pasolini a Maria Seccardi”.
Sabato 10 maggio, alle 18, nel Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento, si terrà la prima presentazione pubblica del volume,alla presenza della curatrice Antonella Giordano, dello studioso Franco Zabagli (autore della prefazione) e di Valentina Marsoni. L’evento è promosso dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini in collaborazione con il Comune di San Vito al Tagliamento e la Società Filologica Friulana. La narrazione si arricchirà delle letture sceniche degli attori Rita Maffei e Massimo Somaglino, che daranno voce alle parole dello scrittore e di Maria, restituendo al pubblico l’intimità di una corrispondenza che attraversa le trasformazioni dell’Italia del dopoguerra, i turbamenti giovanili e la nascita di un Pasolini ancora radicato nel Friuli delle feste contadine e delle prime tensioni letterarie. Interverranno presidente del Centro Studi Pasolini, Marco Salvadori, e l’assessore alla vitalità del Comune di San Vito, Andrea Bruscia, che sottolineano come il doppio evento, inserito nelle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, “offre un’occasione unica per esplorare la sua dimensione più intima. E ci consegna una nuova figura femminile accanto a quelle ben note del suo universo, ampliando lo sguardo sulla complessa rete di relazioni che ha attraversato la vita e l’opera del grande poeta intellettuale e regista”.
Sempre da sabato 10 maggio nella sede del Centro Studi di Casarsa, sarà aperta la mostra collegata al libro, “Quel profumo di viole. Lettere di Pier Paolo Pasolini a Maria Seccardi”. un’esposizione documentale che accompagna e approfondisce il volume attraverso lettere originali, fotografie rare, libri con dediche autografe, scatti di Giuseppe Zigaina, immagini dai sopralluoghi di “Accattone”, e altri materiali inediti. Ogni documento esposto è una traccia viva del legame tra Pasolini e Seccardi, fatto di parole che sopravvivono al tempo, agli scandali, alla distanza, rivelando un Pasolini diverso: giovane, vulnerabile, affettuoso. La mostra è anche il frutto di un grande lavoro collettivo: oltre a Valentina Marsoni, che ha donato e condiviso con generosità questi materiali, hanno dato il loro contributo Angelo Battel, Flavia Leonarduzzi, Piero Colussi, Beppe Cantele, Luisa Maestrello e Graziella Chiarcossi, preziosi compagni di strada nel progetto editoriale ed espositivo.
Il libro, pubblicato da Ronzani Editore lo scorso 5 marzo e accolto con forte interesse dalla critica, raccoglie quindici lettere e un telegramma inviati da Pasolini tra il 1948 e il 1959 a Maria Seccardi, giovane di San Vito al Tagliamento con cui lo scrittore ebbe un rapporto intenso, profondo, segnato da tenerezza, fratture e un affetto che superò scandali e distanze. Un legame, il loro, vissuto all’ombra della grande storia letteraria e che ora trova finalmente spazio e voce, grazie alla volontà della figlia di Maria, Valentina Marsoni, che ha donato al Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia l’intero carteggio con l’intento di renderlo accessibile al pubblico e alla memoria collettiva.
Il carteggio, reso pubblico solo dopo la morte di Maria nel 2022 secondo sue precise volontà, restituisce la voce a una donna rimasta finora nell’ombra ma che visse accanto a Pasolini un sogno intenso e doloroso, segnato da una rottura e da una successiva rinascita in forma di parola scritta. Il ricordo di quell’amore giovanile fu per Maria una ferita silenziosa, ma mai cancellata, che ora illumina una parte dimenticata della vita e dell’anima di Pasolini.
La mostra è visitabile con ingresso libero dal 10 maggio nel Centro Studi Pasolini di Casarsa,
con i seguenti orari di apertura:
da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
Info: www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it, Fb,Instagtram, tel 0433 870593


