UN PALCOSCENICO VIVO E CREATIVO, CON I PROTAGONISTI DELLA SCENA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

Il Teatro Verdi di Pordenone ha svelato oggi – venerdì 5 settembre – nel corso di una conferenza stampa la programmazione 2025/2026, un viaggio che intreccia musica, teatro, danza e lirica in un mosaico di emozioni e visioni. Presenti il Presidente del Teatro Giovanni Lessio, l’Assessore regionale Cristina Amirante, l’Assessore comunale alla Cultura Alberto Parigi e i consulenti artistici Alessandro Taverna (musica e danza) e Claudia Cannella (prosa).

Non un semplice cartellone, ma un’“architettura del sentire” che costruisce percorsi, ponti, tensioni drammatiche tra i generi, in un continuo dialogo tra classico e contemporaneo – come spiega il consulente di Musica e Danza Alessandro Taverna – un programma all’insegna delle contaminazioni, un prisma dalle molteplici facce per illuminare la scena pordenonese con le produzioni più attese della stagione teatrale italiana, la nuova drammaturgia, il teatro civile e i grandi classici immortali, ha raccontato la consulente Prosa Claudia Cannella

«Con questa nuova programmazione, il Verdi conferma la sua vocazione di palcoscenico vitale e creativo, capace di dar forma a progetti artistici e culturali unici e di respiro nazionale e internazionale», rileva il Presidente Giovanni Lessio «Siamo reduci da un’estate di grande successo, in cui il nostro Teatro ha animato ogni spazio dell’edificio, fatto vibrare il cuore del centro storico di Pordenone e portata la sua voce artistica fino alle vallate montane. Il Verdi vuole affermarsi sempre più come crocevia culturale in cui una comunità intera si ritrova: un presidio aperto dodici mesi l’anno, capace di accogliere il pubblico locale, nazionale e internazionale, con una sensibilità particolare verso le nuove generazioni. Un luogo dove tradizione e innovazione si intrecciano, generando percorsi inediti e occasioni di incontro. Con costanza e visione, nella convinzione che la cultura sia il motore di una città viva, aperta e in dialogo con il mondo, il Teatro Verdi lavora per contribuire al successo di Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027».

La musica inaugura il cartellone il 25 ottobre con il grande pianista e direttore Alexander Lonquich che guida la Münchener Kammerorchester in un dittico beethoveniano doveBeethoven diventa specchio di intimità e eroismo. Pochi giorni dopo (13 novembre), la potenza sacra e teatrale della monumentale Messa da Requiem di Verdi, guidata dall’astro nascente Emmanuel Tjeknavorian, promette un’esperienza che oltrepassa i confini tra rito e spettacolo. Dalle atmosfere del crossover colto con l’omaggio della violista Anna Tifu a Piazzolla (27 novembre), agli orizzonti afro-contemporanei del violoncello di Abel Selaocoe, fino alla leggerezza visionaria dei 12 Violoncelli dei Berliner Philharmoniker, ogni appuntamento è una tappa di un viaggio che mette in dialogo radici e futuro.

Il linguaggio della danza riscrive la musica: le colonne sonore di Ennio Morricone diventano corpo e gesto con Aterballetto, mentre l’OperaBallet Maribor contrappone la spiritualità dello Stabat Mater all’energia travolgente dei Carmina Burana. Zappalà Danza incontri, infine, i tamburi giapponesi per un incontro magnetico tra Sicilia e Giappone. Sul fronte lirico, la regia di Pier Luigi Pizzi dona nuova vita a due classici immortali: Le nozze di Figaro e Il barbiere di Siviglia.

La Prosa, che accoglie contaminazioni, domande urgenti del presente e grandi classici, apre con un evento dal respiro europeo: Riccardo III di Shakespeare diretto da Antonio Latella e interpretato da Vinicio Marchioni in un’incisiva rilettura politica. Seguono appuntamenti di grande richiamo, come Brokeback Mountain con la voce di Malika Ayane a scandire la struggente vicenda dei due cowboy, e Sherlock Holmes – Il musical, con Neri Marcorè nel ruolo del celebre detective tra ironia e mistero. Arturo Brachetti dirige Giovanni Storti e Stefano Mancuso in Alberi, un sorprendente viaggio tra scienza e comicità, mentre Amadeus di Peter Shaffer illumina il contrasto tra genio e mediocrità nella di Francesco Frongia e Ferdinando Bruni, quest’ultimo anche protagonista in scena, con i magnifici costumi di Antonio Marras. Leonardo Lidi affronta Tennessee Williams con La gatta sul tetto che scotta, con Valentina Picello, mentre Kepler-452 porta sul palco il dramma delle migrazioni con A Place of Safety. Tra le produzioni più attese anche L’assaggiatrice di Hitler dal romanzo di Rosella Postorino, I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni con Arianna Scommegna e Giuseppe Cederna, e la Lisistrata di Aristofane, affidata a una magnetica Lella Costa.

Un evento speciale fuori abbonamento è fissato per martedì 14 ottobre, in collaborazione con il Comune di Pordenone, in scena Trieste 1954 di e con Simone Cristicchi, autore insieme a Simona Orlando. Una produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia diretta da Paolo Valerio e con la direzione, gli arrangiamenti e le musiche originali di Valter Sivilotti.

Accanto a queste grandi produzioni, lo sguardo al futuro si apre ai bambini e alle famiglie con il ciclo Anni Verdi e i laboratori Happy Kids mentre la nuova App ufficiale del Teatro renderà ancora più semplice vivere da vicino ogni spettacolo. Quest’anno anche il nuovo percorso di accessibilità: il Verdi, infatti, aderisce al progetto Teatro No Limits del Centro Diego Fabbri di Forlì, che consente alle persone non vedenti e ipovedenti di seguire la messa in scena accompagnati da una voce narrante.

La stagione 2025/26 conferma il Verdi come crocevia culturale vivo e creativo, un luogo in cui tradizione e innovazione si incontrano, e dove Pordenone prosegue il suo cammino verso l’orizzonte di Capitale Italiana della Cultura 2027.

Aperte le prevendite dei biglietti (online e in biglietteria) per gli eventi fuori abbonamento dove spicca il 14 ottobre lo spettacolo Trieste 1954 di Simone Cristicchi, proposto in collaborazione con il Comune di Pordenone: una produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia diretta da Paolo Valerio e con la direzione, gli arrangiamenti e le musiche originali di Valter Sivilotti.

A ribadire la grande collaborazione tra il Teatro e il Comune di Pordenone l’assessore alla cultura Alberto Parigi che si è soffermato sulla qualità e l’originalità di una proposta artistica appassionata, sempre attenta al dialogo tra generazioni e dallo sguardo alto che abbraccia una dimensione nazionale e internazionale, cosa non scontata per un teatro cittadino che oltre a dialogare con l’intero territorio – come nel caso delle proposte in montagna – ha un dialogo con il mondo. Da sottolineare, poi, la grande accessibilità che il Teatro offre, tanto sul fronte delle agevolazioni per i giovani e gli per over, sia tramite la nuova app, ma anche nei confronti della disabilità. Uno degli obiettivi della Capitale della Cultura 2027 è proprio quello dell’accessibilità culturale per tutti, ha concluso Parigi.

Intervenuta in conferenza stampa anche l’assessore Cristina Amirante che ha anche portato saluti del governatore della Regione e della Giunta: «Il Teatro Verdi di Pordenone è un punto di riferimento culturale fondamentale per la città, la provincia e l’intera regione» ha sottolineato. «La Regione Friuli Venezia Giulia è orgogliosa di sostenerlo, perché investire nella cultura significa investire nella crescita, nella coesione sociale e nello sviluppo del nostro territorio». L’assessore Amirante ha anche letto il messaggio del vicegovernatore e assessore regionale alla Cultura, Mario Anzil: “Il cartellone del Teatro Verdi è frutto di un lavoro artistico di altissimo livello, capace di attrarre grandi nomi della scena nazionale e internazionale, ma anche di valorizzare percorsi di ricerca e nuove espressioni. Una proposta che parla a pubblici diversi e che trova riscontro in un successo costante di presenze e abbonamenti”.

Molte le novità, nel segno dell’attenzione verso il proprio pubblico, nelle formule di abbonamento: con pacchetti diversificati a turno fisso e libero e promozioni per i giovani under26 e per gli over 65. Al via anche le conferme degli Abbonamenti con lo stesso tipo e stesso posto (fino al 17 settembre) mentre cambi posto o tipologia dal 19 al 23 settembre (solo in Biglietteria) e da mercoledì 24 settembre le nuove sottoscrizioni (online e in Biglietteria). Le vendite dei biglietti per i singoli spettacoli saranno attive online e in Biglietteria dal 1. Ottobre.