Progettualità strategiche sul futuro sostenibile del Pinot Grigio DOC Delle Venezie: il Consorzio presenta il proprio contributo al dibattito sulla transizione ecologica e generazionale del settore, tra innovazione varietale, formazione e responsabilità territoriale
Il Consorzio di Tutela Vini delle Venezie DOC ha portato la propria visione e progettualità alla 13a edizione del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale presso l’Università Bocconi di Milano – principale evento in Italia dedicato alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa – partecipando alla tavola rotonda “Custodi del territorio: i Consorzi di tutela del vino tra qualità, criticità e sostenibilità” che si è tenuta lo scorso 9 ottobre.
Nel suo intervento, Stefano Sequino, Direttore del Consorzio DOC Delle Venezie, ha messo in luce il ruolo determinante dei Consorzi rispetto alla gestione territoriale e ha presentato due progettualità strategiche: il Pinot Grigio DOC a bassa gradazione alcolica e l’utilizzabilità di varietà resistenti, c.d. PIWI, nella quota complementare del disciplinare di produzione della DOC Delle Venezie, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e rafforzare la sostenibilità economica delle imprese vitivinicole della filiera del Pinot Grigio DOC nordestina, e il progetto “Impresa-Giovani-Futuro”, condiviso con la Re.N.Is.A (Rete degli Istituti Tecnici Agrari italiani), dedicato all’inserimento e alla formazione delle nuove generazioni nel settore vitivinicolo.
“Sono lieto di aver partecipato al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, un contesto strategico e qualificato che rappresenta un’importante occasione di confronto e condivisione sui temi centrali per il futuro del nostro settore – ha dichiarato Stefano Sequino, che ha poi aggiunto – Nello specifico, i progetti che stiamo portando avanti come Consorzio, e che ho illustrato in questa sede, offriranno strumenti concreti di programmazione e rafforzeranno la capacità delle imprese di affrontare le nuove sfide, adattarsi ai modelli emergenti e mitigare criticità, come ad esempio il ricambio generazionale. In uno scenario complesso come quello attuale, riteniamo fondamentale partecipare attivamente all’analisi della congiuntura, interpretando le variabili economiche, politiche, normative e di mercato, per fornire strumenti e riflessioni utili a definire nuovi spazi di competitività e tracciare il futuro del settore vitivinicolo”.
Il Direttore ha inoltre evidenziato la rilevanza del Reg. (UE) 2024/1143 di riforma delle Indicazioni Geografiche, che riconosce ai Consorzi un ruolo potenziato nella gestione del territorio viticolo e nella definizione di pratiche di sostenibilità integrate nei tre pilastri – economico, sociale e ambientale – rafforzando così la funzione dei Consorzi come veri e propri attori di sviluppo territoriale.
L’incontro – moderato da Laura Ricci, Founder & Senior Sustainability Advisor di Linfa Consulting – ha riunito i rappresentanti di altri tre importanti Consorzi di tutela vino – Sicilia DOC, Vini del Trentino e Prosecco DOC – oltre al CREA, Centro di Ricerca in Viticoltura ed Enologia.
Al centro del confronto, l’idea che la tutela e la responsabilità non possano più essere intesa solo in termini ambientali, ma debbano comprendere l’intero ecosistema economico e sociale che ruota attorno ai territori vitivinicoli. Così come, le testimonianze dei Consorzi hanno evidenziato l’impegno crescente verso modelli di gestione sostenibile che integrano ricerca, formazione e tracciabilità, con l’obiettivo di conciliare la tutela ambientale con la redditività delle imprese e la valorizzazione delle comunità locali.
Il CREA-VE, rappresentato dal Direttore Riccardo Velasco, ha infine portato il punto di vista della ricerca scientifica, illustrando strumenti concreti per una viticoltura più resiliente: varietà resistenti, gestione integrata delle risorse idriche, modelli digitali per il monitoraggio e, soprattutto, la diffusione della conoscenza come chiave per rendere l’innovazione patrimonio accessibile alle imprese. “La ricerca – ha sottolineato Riccardo Velasco – è oggi uno strumento chiave per condurre una viticoltura responsabile e sana, non solo con soluzioni tecniche, ma anche come veicolo per trasferire conoscenza alle imprese e rendere l’innovazione accessibile”.
L’appuntamento ha confermato come i Consorzi di tutela vino rappresentino oggi un punto di convergenza tra territori, imprese e ricerca, con un ruolo crescente nel guidare il cambiamento verso un modello di sviluppo equilibrato e lungimirante. Un percorso nel quale il Consorzio Delle Venezie DOC intende continuare a essere protagonista, con azioni concrete, visione strategica e attenzione alle nuove generazioni.
I dati del Consorzio Pinot Grigio DOC Delle Venezie
Il Consorzio Tutela Vini DOC Delle Venezie viene costituito nel 2017 dalla comune volontà dell’intera filiera vitivinicola del Nordest d’Italia di creare il più grande modello di integrazione interregionale, includendo in un’unica grande denominazione di origine la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento ed il Veneto.
Con una superficie produttiva di 27.000 ettari ed una quantità pari a 230 milioni di bottiglie – nel contesto di una filiera produttiva composta da 6.141 viticultori, 575 aziende di vinificazione e 371 aziende di imbottigliamento – la DOC Delle Venezie rappresenta oggi l’85% del Pinot Grigio italiano ed il 43% di quello mondiale.
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