Pordenone – Praga, si consolida il filo rosso alimentato nelle ultime stagioni grazie a pordenonelegge, Festa del libro e della libertà, che ha scelto la capitale ceca come suo riferimento per molti eventi di anteprima e che nella giornata di oggi – 6 novembre 2025 – ha nuovamente fatto tappa nel cuore della città per incontri culturali e istituzionali, culminati nell’evento pubblico all’Istituto Italiano di Cultura. «Siamo innanzitutto grati all’Ambasciatore italiano a Praga Mauro Marsili di averci incontrato oggi nella residenza ufficiale di Mala Strana – spiega il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo AgrustiUn passo importante per suggellare i legami fra Praga e Pordenone, consolidati in questi anni nel segno di pordenonelegge e dei valori che ci appartengono: primi fra tutti quelli legati alla cultura e alla libertà, un tratto fortemente accomunante con la capitale ceca e la sua storia. Insieme al sindaco Alessandro Basso e alla delegazione pordenonese in visita abbiamo ribadito l’importanza di coltivare e rinnovare le relazioni fra il mondo della cultura della nostra città e quello praghese: un impegno concreto che rilanceremo nel prossimo incontro con la Municipalità di Praga, nel gennaio 2026, con l’obiettivo di elevare i rapporti culturali a livello istituzionale. E sono felice di annunciare che l’Ambasciatore Marsili parteciperà alla prossima edizione di pordenonelegge, nel settembre 2026». Aggiunge il sindaco di Pordenone Alessandro Basso che «nel corso del colloquio sono state poste le basi per il futuro incontro di gennaio, con il Sindaco di Praga e con i rappresentanti della nuova amministrazione governativa. Il percorso strutturato di scambio culturale tra le due città prevediamo possa coinvolgere scuole, giovani e realtà culturali del territorio, in vista del progetto Pordenone Capitale della Cultura 2027. Il legame tra Italia e Praga è storico e profondo, e pordenonelegge negli anni lo ha saputo coltivare con sensibilità e lungimiranza. Ora vogliamo consolidarlo ulteriormente, creando opportunità di dialogo, crescita e collaborazione tra le nostre città. Costruire relazioni culturali significa costruire futuro, sarà una grande opportunità per Pordenone e per le nuove generazioni, chiamate a essere protagoniste di una comunità sempre più europea, consapevole e aperta al mondo»- All’incontro nell’Ambasciata italiana a Praga sono intervenuti anche la direttrice di Fondazione Pordenonelegge.it Michela Zin, il Direttore Generale di Confindustria Alto Adriatico Massimiliano Ciarrocchi, il Segretario Generale del Comune di Pordenone Cristiana Rigo e Lucia Renzetti, consulente ITS Academy.

Di rilievo anche il gemellaggio che si è rinnovato oggi fra gli studenti dell’ITS Pordenone e del Liceo Bilingue Ustvani, dove il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta ha tenuto una lezione sul tema “Anche Dante faceva l’autofiction?”, accompagnato dalla direttrice ITS Barbara Comini. Nel pomeriggio gli studenti dell’Università Karlova di Praga sono stati fra gli ospiti dell’evento culminante della trasferta praghese, l’incontro pubblico nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura, per il dialogo dedicato alle “Tendenze del romanzo e proposte editoriali oggi in Italia” realizzato con il sostegno di Banca 360, Camera di Commercio Pordenone-Udine e Confindustria Alto Adriatico. Si sono confrontati la scrittrice Federica Manzon, Premio Campiello 2024 e direttrice editoriale Guanda, e lo scrittore e poeta Gian Mario Villalta direttore artistico di pordenonelegge, introdotti dalla direttrice IIC Praga Marialuisa Pappalardo e dal saluto del presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti, presente il sindaco di Pordenone Alessandro Basso. «L’indagine intorno all’attuale situazione della narrativa italiana – ha osservato Gian Mario Villalta – prende le mosse dall’esaurimento di generi come l’autofiction, a favore di altri in grande ascesa, come il romance. Motore centrale è ovviamente l’irruzione dell’Intelligenza artificiale e il ruolo che può giocare rispetto alla letteratura, soprattutto quella di intrattenimento e di “consumo’”. La grande questione è cosa possa fare AI per rendere più veloce, efficace e profilata sull’utente la letteratura di intrattenimento, e cosa possa implicare a diversi livelli questo passaggio. Ancora più radicale l’interrogativo legato al ruolo del narratore rispetto al personaggio, laddove una parte importante della comunicazione passa attraverso la macchina e non più l’uomo, e stante il confine sempre più labile e sempre meno percepito, soprattutto dalle giovani generazioni, tra reale e virtuale». Si delinea così un mercato della narrativa italiana di grande vivacità e diversificazione dei generi, e un grande tema su cui tutti dovremo confrontarci, legato all’Intelligenza Artificiale, capace di innovare, di aprire nuove strade, di farci arrivare più profondamente a contatto con l’esistenza. Certamente AI diventerà una risorsa importante e un futuro molto interessante si apre: tante le domande ancora senza risposta, ma sono questioni ingaggianti che ci sfidano ad aprire nuovi orizzonti.