DAL VIAGGIO SENSORIALE NEL MUSEO DELLE COLTELLERIE ALL’INDAGINE DI ANITA LANDI CHE PORTA L’ISPETTRICE ANCHE A MANIAGO, FINO ALL’OMAGGIO SERALE AI TRENT’ANNI DELL’ALLIGATORE CON MASSIMO CARLOTTO E ANDREA PENNACCHI. LA DOMENICA SI APRE CON CECILIA SCERBANENCO E PAOLO BACILIERI.

La terza giornata di Lama e Trama 2025 accende Maniago, sabato 22 novembre, con un programma fitto di appuntamenti che intrecciano storia locale, letteratura noir e omaggi alla città che da secoli forgia lame divenute simbolo d’ingegno e maestria. Il festival, promosso da Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Maniago e curato dall’Associazione Thesis con la direzione di Emanuela Furlan, entra così nel vivo del suo fine settimana più denso e atteso.

La mattina si apre alle 10 con la Passeggiata con mistero, un percorso che guida il pubblico fra vie, scorci e memorie della città, ricostruendo antichi crimini realmente avvenuti grazie a un autentico atto processuale. Un modo per restituire alla comunità storie sepolte dal tempo e riportarle in vita attraverso il racconto.

Il pomeriggio vira verso l’esperienza sensoriale con A fil di lama, alle 15 al Museo dell’Arte fabbrile e delle coltellerie: una visita “diabolika” al buio, aperta a tutti, curata dal Museo e dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, impreziosita da interventi sonori dell’Associazione Teatro Maniago e dal coordinamento dell’attore Luciano Roman. Un dialogo fra tatto, immaginazione e suggestioni ispirate a Diabolik, che trasforma il buio in possibilità di scoperta e inclusione.

Alle 15.30, nel Ridotto del Teatro Verdi, torna a Maniago lo scrirttore Domenico Wanderlingh con L’ultima estate a Villa Domus, intervistato da Claudio Cattaruzza. L’autore aveva già partecipato al festival lo scorso anno e proprio quell’esperienza lo ha spinto a dedicare nel nuovo romanzo un intero capitolo a Maniago: un omaggio alla Città delle Coltellerie e all’atmosfera che lo aveva conquistato. Le indagini della sua ispettrice Anita Landi, stavolta, condurranno il lettore anche fra le vie e i silenzi del territorio friulano, rendendo la città non solo sfondo ma protagonista narrativa.

Il testimone passa alle 17.30 a Massimo Carlotto, che dialoga con il giornalista Oscar d’Agostino in Parole affilate, un incontro che ripercorre oltre trent’anni di carriera e di noir civile, sempre attento alle contraddizioni del presente. La giornata culmina alle 21 al Teatro Verdi con 30 anni da Alligatore, spettacolo che celebra tre decenni del suo personaggio più iconico. Carlotto sarà in scena con Andrea Pennacchi/Pojana, Maurizio Camardi, Sergio Marchesini e Ricky Bizzarro per un viaggio fra musica, racconti e blues che promette emozioni forti e un teatro gremito.

Il festival riparte la domenica mattina, il 23 novembre, con Noir a colazione alle 10.30 al Museo: protagonista Cecilia Scerbanenco insieme al fumettista Paolo Bacilieri, moderati da Riccardo Pasqual. Un dialogo fra la scrittura di Giorgio Scerbanenco e l’interpretazione visiva contemporanea, accompagnato dalla presentazione in anteprima della nuova graphic novel Traditori di tutti, secondo adattamento della saga dedicata al Duca Lamberti. Un incontro che unisce passato e presente del noir italiano, aprendo l’ultimo giorno del festival all’insegna della memoria e della reinvenzione artistica.

Gli incontri sono a ingresso libero, ad eccezione dello spettacolo 30 anni da Alligatore.
Programma completo su lamaetrama.it e sui canali social del festival.