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REMO ANZOVINO CHIUDE L’ATELIER TOUR AL TEATRO VERDI DI PORDENONE, UNICA DATA IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Inserito da Paolo Bencich | Apr 9, 2025 | Spettacoli ed Eventi | 0 |

REMO ANZOVINO CHIUDE L’ATELIER TOUR AL TEATRO VERDI DI PORDENONE, UNICA DATA IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Remo Anzovino aggiunge a sorpresa Pordenone come data di chiusura dell’Atelier Tour che, da Torino a Palermo, passando per Milano, Padova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania, lo sta portando a suonare nelle più importanti città italiane. E sarà il Teatro Verdi, il prossimo 4 giugno ad essere il luogo della festa per i 20 anni di carriera discografica del compositore e pianista pordenonese. I biglietti per il concerto saranno disponibili in prevendita a partire dalle ore 12:00 di giovedì 10 aprile sui siti ufficiali Ticketone.it e Eilo.it e in tutti i punti vendita autorizzati.

L’annuncio del concerto è arrivato proprio dal palco del Teatro Verdi domenica scorsa, durante la festa per Pordenone Capitale Italiana della Cultura 2027, a cui Anzovino non ha voluto mancare, regalando la magia di tre sue hit: Following Light, Tabù e Galilei.

“In questi due decenni – afferma Anzovino – la musica mi ha fatto conoscere il mondo, facendomi suonare in luoghi straordinari. È giusto restituire e per questo concludo il tour nella mia amata Pordenone, da cui tutto è partito. Sarà speciale rivivere insieme, a casa, le emozioni di questi 20 anni e guardare al futuro con nuova ispirazione. Vi aspetto con il cuore colmo di gratitudine.”

Il disco “Atelier”, pubblicato per la prestigiosa Decca, ha esordito al 7° posto della classifica FIMI dei CD e Vinili più venduti in Italia, album strumentale più venduto in assoluto, così superando i risultati ottenuti del precedente “Don’t Forget to Fly”, primo suo album completamente piano solo. Il disco “Atelier” è stato registrato in due irripetibili serate nello studio del grande artista Giorgio Celiberti, a rimarcare il rapporto che da sempre lega il pianista e compositore all’Arte in ogni sua espressione. Le scenografie del tour, anche al Teatro Verdi, saranno proprio i grandi fondali dipinti a mano dal Maestro Celiberti. Aperto dal brano Chaplin, composto 20 anni fa per la sonorizzazione dal vivo del capolavoro “Il Circo” di Charlie Chaplin e mai pubblicato, questo album dal vivo, inciso in un luogo così magico, risponde a un’esigenza artistica che l’autore sentiva da tempo e che fissa molti dei brani storici di Anzovino nella loro trasposizione – o si potrebbe dire ri-composizione – per solo piano, rendendoli, per molti versi, “inediti”.

A questa pubblicazione sta seguendo una tournée primaverile nelle principali città italiane con l’idea di fissare un punto anche dal vivo, dopo centinaia di concerti negli ultimi anni, una costante crescita che lo ha portato ad esibirsi dal Giappone, agli Stati Uniti, a mezza Europa, ogni volta creando un immediato scambio di emozioni con il pubblico attraverso il suo linguaggio universale, contemporaneo e, nell’unicità della sua melodia, profondamente italiano.

Autorevolmente definito “portatore sano di bellezza”, “seduttore sonoro”, “colto one man band” il suo concerto piano solo è una vera e propria esperienza nelle mille possibilità espressive del pianoforte, un viaggio in 20 anni di musica e altrettanti dischi, attraverso le sue pagine pianistiche più rappresentative, vere gemme del suo repertorio come Nocturne in Tokyo, Tabù, Metropolitan, Igloo, Istanbul, senza tralasciare alcuni dei temi più celebri composti per i più importanti film d’Arte: Van Gogh, Frida Kahlo, Monet, Gauguin, Borromini e Bernini, Pompei e il Museo Egizio, colonne sonore che nel 2019 gli sono valse il Nastro d’Argento – Musica dell’Arte.

L’evento al Teatro Verdi, segna il ritorno dell’artista in piano solo a Pordenone dopo 13 anni, quando scrisse una pagina storica della città con il suo concerto all’alba sulle rive del Noncello, capace di attirare 2.500 persone alle 5 del mattino e divenuto ormai parte della memoria collettiva pordenonese.

BIO

Classe ’76, nato a Pordenone da genitori napoletani, Remo Anzovino è oggi uno dei compositori e pianisti più importanti della scena musicale strumentale contemporanea. Ha iniziato giovanissimo scrivendo per il teatro di burattini e musicando dal vivo i più grandi capolavori del cinema muto.

Ha pubblicato, tra dischi di studio e colonne sonore per il cinema, 21 album ufficiali. Solo sulle piattaforme digitali i suoi brani hanno totalizzato oltre 30 milioni di streaming. Il suo ultimo disco di studio “Don’t Forget to Fly”, uscito nel maggio 2023, è entrato immediatamente nelle principali playlist mondiali di musica classica e per diverse settimane è stato il disco di musica strumentale più venduto in Italia seguito da un lungo tour di successo.

Come compositore, attraverso i dischi e colonne sonore cinematografiche, ha legato il suo nome a: Regina Elisabetta II, Frida Kahlo, Napoleone, Pompei, Van Gogh, Monet, Gauguin, Muhammed Ali, Pasolini, Peter Handke, “L’infinito” di Leopardi, l’ossessione nazista per l’arte degenerata, Buster Keaton, Galileo Galilei, Tina Modotti e la Concattedrale di Taranto disegnata da Gio Ponti. Considerato il “Musicista dell’Arte”, ha firmato le musiche dei più importanti film realizzati per la serie “La Grande Arte al Cinema”, vincendo nel 2019 il Nastro D’Argento, riconoscimento che quest’anno è stato attribuito come miglior film d’Arte a “Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione” di cui Anzovino è autore della colonna sonora originale. Nel 2024 ha firmato anche la colonna sonora di “Uomini e Dei. Le Meraviglie del Museo Egizio” con Jeremy Irons e le musiche dell’allestimento teatrale di e con Marco Goldin “Ungaretti. Poeta e Soldato” componendo, su versi di Goldin, le canzoni interpretate in scena da Antonella Ruggiero.

Le sue musiche sono state sincronizzate da importanti brand commerciali per le proprie campagne pubblicitarie e da celebri trasmissioni televisive come Ulisse e I Dieci Comandamenti. Tante le collaborazioni: da Franz Di Cioccio a Lo Stato Sociale e Tre Allegri Ragazzi Morti, da Giuliano Sangiorgi a Roy Paci, da Oliviero Toscani a Fabrizio Ferri, da Lino Capolicchio a Gianmarco Tognazzi passando per Gino Paoli, Mauro Ermanno Giovanardi, Dargen D’Amico e poi Simone Cristicchi, Enzo Gragnaniello, Flavio Boltro, Francesco Bearzatti, Enzo Pietropaoli e Gabriele Mirabassi, Danilo Rossi e Quartetto Indaco. E tanti altri.

Da sempre sensibile alle tematiche sociali e umanitarie, è l’autore della celebre “9 ottobre 1963 – Suite for Vajont”, ha tenuto un concerto nel carcere di Opera e nel carcere di Poggioreale, ha firmato la colonna sonora del documentario “Respiro di Inverno”, realizzato dalla Croce Rossa Italiana per il primo anno della guerra in Ucraina. Il Comune di Genova gli ha commissionato la colonna sonora originale per l’installazione del Memoriale Permanente Ponte Morandi, su progetto e direzione artistica dell’architetto Stefano Boeri che sarà inaugurato il 15 dicembre.

Parallelamente al percorso discografico ha sviluppato un’intensa carriera concertistica in Italia e in tutto il mondo, affermandosi come un eccezionale performer live: dall’Arena di Verona e Caracalla con i 2Cellos, dal Southbank Centre per il London Jazz Festival il The Cutting Room a New York, da Bvlgari Tower a Tokyo all’Ankara Jazz Festival, passando per Palazzo Reale di Napoli, Castello Sforzesco di Milano, Teatro Romano di Fiesole, Auditorium Parco della Musica a Roma.

Mercoledì 4 giugno – Teatro Verdi, Pordenone 

Biglietti in vendita dalle ore 12:00 di giovedì 10 aprile su Ticketone.it e Eilo.it e in tutti i punti vendita autorizzati

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