Trieste rende omaggio a una delle sue figure culturali più significative con l’appuntamento “Danilo Soli: una vita per l’Operetta”, in programma lunedì 7 aprile 2025 alle ore 17.30 presso la Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (Via Rossini 4). L’evento è parte del ciclo “I Lunedì dello Schmidl”, storica rassegna di incontri promossa dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, che da quasi vent’anni propone approfondimenti dedicati alla musica e al teatro, con particolare attenzione alle collezioni museali.

L’iniziativa, a cura dell’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG, intende celebrare Danilo Soli nel decimo anniversario della sua scomparsa, ricordandone la passione, la competenza e l’instancabile impegno nel promuovere la cultura musicale, e in particolare il genere dell’operetta, a Trieste e non solo.

Durante l’incontro, saranno condivisi ricordi personali e professionali da parte di chi ha lavorato e collaborato con lui negli ultimi anni della sua vita. Le testimonianze saranno arricchite da esecuzioni musicali dal vivo, tratte dal repertorio che Soli amava particolarmente.

L’Associazione Internazionale dell’Operetta lo ricorda come un uomo profondamente contemporaneo, capace di cogliere e interpretare i cambiamenti sociali senza mai perdere lo slancio ottimistico e la determinazione che lo caratterizzavano. Fu giornalista di grande valore, caporedattore del Messaggero Veneto a Trieste e presidente dell’Assostampa, prima di dedicarsi completamente, una volta in pensione, alla promozione dell’operetta, sua grande passione.

Soli fu tra gli artefici del salvataggio del Festival Internazionale dell’Operetta organizzato dal Teatro Verdi sin dal 1950, contribuendo alla fondazione dell’Associazione Internazionale dell’Operetta, grazie alla quale riuscì a canalizzare risorse e sostegni fondamentali per la sopravvivenza del festival. Fu promotore instancabile di iniziative culturali e didattiche, tra cui la mostra storica “Tu che m’hai preso il cuor – L’Operetta da Trieste all’Europa”, che nel 1994 – in collaborazione con il Museo Schmidl – fece tappa in diverse città italiane e raggiunse anche Bruxelles.

Negli anni ’90, rilanciò il Premio Internazionale dell’Operetta, portando a Trieste grandi nomi come Marcel Prawy, Raina Kabaivanska, Johnny Dorelli, Paolo Limiti, Tim Rice, tra molti altri. Considerando il musical come naturale erede dell’operetta, ideò anche il Premio Sandro Massimini, dedicato ai giovani artisti emergenti.

Con Danilo Soli, si chiude simbolicamente una pagina della storia culturale triestina: una storia fatta di passione, visione e profondo amore per una città che sa guardare avanti senza dimenticare le proprie radici.

L’ingresso alla manifestazione è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Un’occasione preziosa per riscoprire, attraverso il ricordo, l’eredità di un uomo che ha contribuito a scrivere una parte importante della storia culturale di Trieste.